Esteri

Usa, la giudice preferita da Trump è cattolica, dogmatica e contro l’aborto.

di Daniele Rosa

Per i democratici è l’antitesi della Ginsburg, icona della sinistra

I suoi detrattori la accusano di mischiare la religione con la legge ma Amy Coney Barrett, giudice della Corte d’Appello degli Stati Uniti per il Settimo Circuito è il principale candidato per occupare il posto di Ruth Bader Ginsburg alla Corte Suprema degli Stati Uniti.

La Barret entusiasma i conservatori per la sua religiosità e spaventa i suoi detrattori perchè ritengono che la sua nomina possa spostare ancora più a destra, e a lungo, il massimo Tribunale.

Con appena 48 anni la Barret, nominata a vita, potrebbe infatti garantire una forte presenza conservatrice per decenni. Ma la sua nomina potrebbe creare forti tensioni, dato che il suo background è l’antitesi della Ginsburg, icona della sinistra e difensore dei diritti delle donne. 

Cattolica praticante, madre di sette figli, compresi due adottati da Haiti e un piccolo con la sindrome di Down,la Barrett si oppone all’aborto, uno dei temi più divisivi in questo momento negli Stati Uniti. 

Dopo un’infanzia a New Orleans, nel sud conservatore, la Barrett si convertì in uno dei migliori studenti della scuola di diritto di Notre Dame nell’Indiana, dove ha insegnato nei successivi 15 anni.

Una carriera da avvocato iniziata come segretaria del giudice conservatore della Corte Suprema Antonin Scalia di cui ha adottato la filosofia ‘originalità’ che intende la Costituzione come destinata ad essere letta in originale in contrapposizione ad una visione più progressista.

Ha fatto storia una frase contro di lei della giudice democratica Dianne Feinstein ‘ il dogma vive forte dentro di te’. Immediata la risposta della Barrett che disse di essere capace di distinguere tra la fede e i suoi doveri di giudice.

I suoi oppositori raccontano che nella Corte d’Appello di Chicago la giudice ha adottato posizioni a sostegno del diritto di portare armi, opporsi ai migranti e alle donne che chiedono di abortire e contro la legge di salute pubblica per tutti conosciuta come Obamacare.

Abbastanza per preparare un’altra battaglia tra dem e repubblicani. Gli ultimi la considerano brillante ed impressionante e sui social la dipingono vestita da ’Superwoman’. I dem la vedono come una delle peggiori scelte possibili.