Esteri
Usa, Trump al Monte Rushmore incurante del virus e delle proteste indiane
Un simbolo ‘razzista’ su terre rubate ai Sioux
Incurante del virus che sta riprendendo forza negli Stati Uniti Donald Trump, accompagnato da una ‘riluttante’ first lady celebrerà l’Indipendence Day al Mount Rushmore National Memorial. Sarà un evento che raggrupperà, senza obbligo di mascherina nè di social distancing, cigliai di persone.
E tutto questo nel bel mezzo di una generale protesta sui simboli americani legati al razzismo.
Nel commentare l’evento il Governatore repubblicano del South Dakota, Kristi Noem, ha detto qualcosa di veramente irresponsabile e cioè che’ noi abbiamo detto alle persone che hanno qualche timore di restare a casa, ma quelli che vorranno venire saranno liberi di indossare o meno la mascherina. Non obblighiamo alla ‘social distancing’.
Normalmente i biglietti venduti per l’evento al Mount Rushmore sarebbero oltre 30000 ma, nonostante il parco non sia mai stato chiuso, il virus non ha certamente favorito le visite.
Al momento i casi in South Dakota rimangono stabili, circa 7000 casi confermati 97 morti. Certo è che la visita al Mount Rushmore alimenta lo spirito divisivo del Presidente sui temi razzisti che stanno alimentando proteste in tutta l’America.
Il monumento naturale fu iniziato nel 1927 e terminato nel 1941. Le sculture rappresentate sono i volti di George Washington,Abraham Lincoln, Thomas Jefferson e Theodore Roosevelt.
Le Black Hills, ricche di immagini iconiche, erano, nella storia, abitate da 60 tribù Sioux fino a quando il Governo, dopo aver scoperto l’oro, le prese sotto la propria custodia. Nel 1980 la Corte Suprema decretò che la Nazione Sioux non aveva ricevuto il giusto indennizzo per l’esproprio.
Generazioni di indigeni Lakota si erano sempre opposte alla costruzione del Monumento poiché come conferma il portavoce’ dei Lakota 'generazioni di antenati hanno dato la vita per proteggere queste terre sacre e far saltare parte di una montagna per mettere quattro volti di bianchi che hanno commesso genocidi e colonizzato è ridicolo e soprattutto rappresenta un oltraggio’.
Gli indigeni di oggi vogliono avere quelle terre indietro e la chiusura del Monumento che, vale la pena ricordare, fu costruito da Gutzon Borglum, artista molto vicino al Ku Klux Klan. Persino due dei Presidenti raffigurati, Jefferson e Washington, erano proprietari di schiavi e lo stesso Lincoln è ritenuto un colonizzatore e responsabile di molte morti di indigeni.
Altro tema critico dell’evento sono i fuochi artificiali previsti. Il rischio di incendi è molto alto e le sostanze chimiche dei fuochi rischiano di uccidere alberi e vegetazione.
Ma alle critiche la risposta del Presidente è netta ‘ Andiamo a celebrare il grande monumento. Per vent’anni non è stato permesso fare fuochi e adesso si, in fondo è tutta pietra. Ed allora andiamo a fare grandi fuochi’.
Con buona pace dei sondaggi che danno il Presidente sempre più staccato rispetto al suo avversario 'silente' Joe Biden.