Usa, Trump presidente. Come cambia il mondo secondo Edward Luttwak
"Ue un fallimento, pronto a sostenere altre Brexit". Poi Corea, Libia, Medio Oriente, Cuba e...
Come cambieranno i rapporti tra gli Stati Uniti d'America e il resto del mondo con Donald Trump alla Casa Bianca? Affaritaliani.it lo ha chiesto al politologo a stelle e strisce Edward Luttwak che in un'intervista ad Affari dello scorso 24 luglio (clicca qui per leggerla) aveva previsto esattamente la sconfitta di Hillary Clinton.
L'ANALISI DI LUTTWAK PUNTO PER PUNTO:
Edward Luttwak
Miglioramento dei rapporti con la Russia di Vladimir Putin con eventuale anche se graduale eliminazione delle sanzioni economiche contro Mosca.
Cambiamento radicale dei rapporti all'interno della Nato. I paesi che ne fanno parte, se vorranno restare in questa sorta di 'club' militare, dovranno in proporzione pagare la loro quota, Italia compresa.
Europa. Trump ritiene l'Unione europea un esperimento fallito: infatti ha vivamente appoggiato la Brexit, ovvero l'uscita del Regno Unito. Il nuovo presidente americano ritiene che Londra starà meglio fuori dall'Ue e che tutti i paesi che soffrono per la crisi, compresa l'Italia, registrerebbero un miglioramento delle condizioni economiche fuori dall'euro e dall'Unione. D'altronde l'Italia è vincolata e bloccata dalle regole Ue e ha bisogno di avere le mani libere per poter essere concorrenziale dal punto di vista economico.
Medio Oriente. Trump non litigherà con i paesi arabi ma certamente non avrà con loro l'indulgenza che ha avuto in questi anni Barack Obama. Il nuovo presidente Usa si oppone all'accordo con l'Iran, non lo cambierà ma certamente i suoi uomini non andranno a "sbaciucchiare" i politici di Teheran. E tutto ciò non può che rendere felice l'80% dei paesi arabi, almeno quelli islamici sunniti, Arabia Saudita ed Egitto in testa. Ovviamente non l'Iraq che ormai è una "colonia" iraniana.
Libia. L'Amministrazione Trump certamente non metterà i 51mila militari che servono per evitare che le 100 tribù libiche si scannino tra loro. Il Paese ideale per inviare questi 51mila soldati è l'Italia, d'altronde la Libia non è altro che un'invenzione di Roma e il popolo libico alla fine sarebbe ben contento di tornare ad essere una colonia.
Con la Corea del Nord ci sarà il tentativo da parte di Washington, attraverso la Cina, di portare il regime di Pyongyang a più miti consigli sulla proliferazione nucleare. Ma il tentativo fallirà clamorosamente. Alla fine Trump non si impegnerà moltissimo, spetta alla Corea del Sud risolvere il problema senza pensare sempre di farsi proteggere dagli Stati Uniti.
Con l'America Latina non ci saranno sostanziali cambiamenti. Trump è contrario all'accordo con Cuba ma non lo cambierà, anche se i rapporti con L'Avana saranno certamente più freddi rispetto a quelli tra Castro e il presidente Obama.