Esteri
Ursula bis non è scontato, dubbi tra i filo Ue. Bruxelles, Orban sotto accusa
Corsa in salita verso il bis per la presidente designata della Commissione Ue von der Leyen. 'Verdi ed Ecr non saranno nella coalizione', dice la leader tedesca
Ursula bis non è scontato, dubbi tra i filo Ue. Bruxelles, Orban sotto accusa
Corsa in salita verso il bis per la presidente designata della Commissione Ue von der Leyen. Dubbi e veti incrociati tra i gruppi europeisti. 'Verdi ed Ecr non saranno nella coalizione', dice la leader tedesca, ma resta l'incognita del sostegno dei Socialisti all'ombra dei franchi tiratori. Il primo ministro ungherese Orban ancora sotto accusa nell'Ue per le misisoni non autorizzate a Mosca e Pechino. Budapest si difende: 'Avevamo informato Michel, nessuna proposta di sfilarci la presidenza'. Il caso sul tavolo degli ambasciatori al Coreper. In Francia, non decolla il dialogo con la Gauche, Macron guarda a destra.
Verdi Ue a von der Leyen, 'mai maggioranza con Ecr'
"Dev'essere chiaro che non ci può essere maggioranza" in Ue "con i Conservatori". Lo hanno detto i co-presidenti dei Verdi europei, Theresa Reintke e Bas Eickhout, durante un punto stampa dopo l'incontro con Ursula von der Leyen in vista del voto per il suo bis in programma la prossima settimana alla plenaria del Parlamento europeo. Con Ecr, hanno sottolineato, non deve esserci "alcuna forma di cooperazione strutturale", è necessaria una "maggioranza stabile".
Verdi Ue, 'su von der Leyen puntiamo a una scelta di gruppo'Verdi
"Vogliamo avere un documento scritto che sarà finalizzato la prossima settimana. Sulla base di questo poi ci sarà un'indicazione" di voto, anche se "gli eurodeputati possono decidere da soli cosa fare. Preferiamo e puntiamo a una decisione di gruppo". Lo hanno detto i co-presidenti dei Verdi Ue, Terry Reintke e Bas Eikhout, durante un punto stampa dopo l'incontro con Ursula von der Leyen in vista del voto per il suo bis in programma la prossima settimana alla plenaria del Parlamento europeo. "Puntiamo a mantenere la nostra coerenza" come gruppo "anche per questo voto", hanno sottolineato. (ANSA). 2024-07-10T18:39:00+02:00 ZVB-ESP ANSA per CAMERA01
Ucraina, 25 Paesi Ue bacchettano Orban ma nessuna decisione
'Ungheria, nel corso della discussione al Comitato dei rappresentanti permanenti presso l'Ue, ha sostenuto che le visite di Viktor Orban erano "strettamente bilaterali" e solo per "sondare la fattibilità e le condizioni per un cessate il fuoco". Ma 25 ambasciatori - a quanto si apprende - hanno detto molto chiaramente che tale argomentazione "non era credibile". Nessuno ha sollevato la questione della fine o della riduzione della durata della presidenza, né sono state presentate o adottate misure concrete, ma un messaggio "chiaro" è stato inviato, con "un consenso quasi unanime".
Bonelli, non saremo indifferenti a maggioranza senza destra
"Se si venisse a definire una maggioranza senza Meloni e i Patrioti, mettendo al centro le politiche sul clima, aumentando il fondo sociale per la transizione, un'alleanza che ribadisca i diritti umani e civili, la cosa non ci lascerà indifferenti. Serve un cordone sanitario a Bruxelles contro il gruppo dei Patrioti, con i quali Tajani in Italia governa, ma anche verso Meloni, che rappresenta una destra aggressiva e pericolosa ma camuffata". Lo ha detto il portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli, aprendo quindi a un sostegno al bis di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione europea: "Sì, posto che la delegazione italiana di Avs rimane ancorata ad una posizione chiara per la pace", ha sottolineato Bonelli in un'intervista a Repubblica. "Io parlo per i verdi - ha specificato Bonelli - ma è una riflessione che anche la sinistra classica italiana deve fare. Diamo un segnale sul come fermare la destra in Europa e in Italia". Guardando alle alleanze in Italia "dobbiamo costruire un fronte delle opposizioni partendo da autonomia differenziata e premierato, ma occorre un ampio confronto programmatico". E guardando ai centristi "non recupereremo un rapporto sentimentale con un pezzo di nostro elettorato che oggi non vota senza parole chiare, ad esempio sulla fiscalità: non è una bestemmia proporre una patrimoniale per finanziare la sanità pubblica, salvaguardando il ceto medio e proteggendo quello popolare. Se Calenda sul nucleare o sulla giustizia va dietro alla destra diventa difficile".