Violenza ad un disabile bianco da parte di neri in Usa
Disabile torturato a Chicago
Il recente caso del disabile bianco rapito e seviziato a Chicago negli Usa da quattro coetanei neri deve far riflettere.
La violenza e il razzismo non sono prerogative di una sola parte ma alligna indifferentemente ovunque perché retaggio atavico di istinti animali ancora non sufficientemente mediato e trasformato dal raziocinio umano.
Dunque non bianchi, gialli, neri, maschi, femmine, ma solo esseri umani.
Purtroppo invece si è formata nel tempo una crosta di retorica sorretta dal politically correct a senso unico e cioè quello propugnato da un certo tipo umani di establishment occidentale. La minoranza, in questo schema perverso e falso, ha comunque sempre ragione a prescindere; una specie di insana cupio dissolvi sembra aver colpito l’occidente che non perde occasione per (auto) denigrarsi, per sminuirsi, per colpevolizzarsi in un gioco al massacro che prosegue ormai da diversi decenni ed ha proprio nella democratica America la sua base di propagazione mondiale.
Come sempre accade in questi casi, i sostenitori del politically correct se la sono data a gambe e pochi o nessuno ha fatto notare che i quattro assatanati dileggiavano il Presidente eletto Usa Donald Trump.
Come dire, la violenza va bene se è dalla parte nostra.
Come si diceva una volta?
Ah sì…
Gott mitt uns…