Esteri

Virus cinese, caso grave in Francia: ponte aereo per rimpatrio di 350 europei

Pechino chiede di rinviare i viaggi all'estero

Virus Cina, Francia annuncia caso "grave" nuovo coronavirus

La Francia annuncia che è "grave" il il quarto caso di contagio da coronavirus: si tratta di un anziano turista cinese che è in rianimazione.

Virus Cina, Commissione Ue, 2 aerei per riportare 350 europei

La Francia annuncia che è "grave" il il quarto caso di contagio da coronavirus: si tratta di un anziano turista cinese che è in rianimazione.

Virus Cina, Francia chiede aiuto a Ue per rimpatrio cittadini 

​L'Unione europea ha attivato il meccanismo di protezione civile dopo una richiesta di assistenza da parte della Francia per fornire sostegno consolare ai cittadini dell'UE a Wuhan, in Cina. Lo fa sapere la Commissione Ue. L'Ue cofinanzierà i costi del trasporto dei cittadini. Il primo aereo dovrebbe partire dalla Francia domani mattina, mentre il secondo partirà nei prossimi giorni della settimana. I cittadini dell'UE presenti nella regione e che desiderano essere rimpatriati possono comunque richiederlo indipendentemente dalla loro nazionalità.
 

Secondo le cifre fornite dalla Commissione circa 250 cittadini francesi saranno trasportati sul primo aereo e oltre 100 cittadini dell'UE di altri paesi si uniranno al secondo aereo. Si tratta della prima richiesta di assistenza arrivata dagli stati membri, altre richieste potrebbero arrivare nei prossimi giorni. "Il nostro Centro di coordinamento per la risposta alle emergenze dell'UE lavora 24 ore su 24, 7 giorni su 7 ed è in costante contatto con gli Stati membri, le delegazioni dell'UE nella regione e l'ambasciata cinese a Bruxelles. Ulteriore supporto dell'UE può essere mobilitato se richiesto", ha detto Janez Lenarčič, Commissario per la gestione delle crisi. 

Stella Kyriakides, commissario responsabile per la salute e la sicurezza alimentare, ha aggiunto che la Ue è pronta "a sostenere gli Stati membri e garantire una risposta forte e coordinata dell'UE alla situazione in via di sviluppo del coronavirus, al di fuori e all'interno dell'Unione. Continueremo a monitorare da vicino la situazione con il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie e resteremo in stretto contatto con i nostri Stati membri".

Virus Cina: esperti HK, "misure draconiane, picco ad aprile"

Ricercatori di Hong Kong hanno esortato le autorita' dell'ex colonia britannica ad attuare "misure draconiane" contro la diffusione del nuovo coronavirus che, secondo loro, ha gia' infettato 44mila persone a Wuhan. Secondo gli esperti, citati dal South China Morning Post, il picco dell'epidemia verra' raggiunto in cinque megalopoli cinesi (Pechino, Shanghai, Guangzhou, Shenzhen e Chongqing) tra aprile e maggio. Le stime dei ricercatori, guidati dal preside della facolta' di Medicina Gabriel Leung, sono ben piu' alte di quelle ufficiali.

Virus Cina: Germania, 7 casi sospetti in clinica universitaria

"Abbiamo in questo momento sette persone sottoposte ad esami clinici relativi al coronavirus. Pero' partiamo dal presupposto che l'esito sara' negativo". Lo afferma, ripresa dalla Bild Zeitung, la portavoce della clinica universitaria di Heidelberg, Doris Ruebsam-Brodkorb, secondo la quale "i risultati saranno disponibili solo in serata". Al tempo stesso, la portavoce avverte che non e' il caso di farsi prendere dal panico: "C'e' un vero assalto alle cliniche, ma nella maggior parte dei casi si tratta di semplici influenze". La precisazione di Heidelberg arriva dopo la conferma di un paziente tedesco affetto dal coronavirus contagiato in Germania da una collega cinese della sua societa'.

Virus Cina: il bilancio dei morti sale a 106, oltre 4000 contagi

E' salito a 106 il bilancio dei morti per il nuovo virus di Wuhan mentre sono stati confermati 1.300 nuovi casi di contagio che portano il totale nazionale in Cina ad oltre 4000. Lo hanno reso noto le autorità di Pechino, precisando che dei 106 morti, 100 sono deceduti nella provincia di Hubei, focolaio dell'epidemia.

Virus Cina: Pechino rinvia inizio scuole,lezioni università

La Cina ha deciso di posticipare l'inizio delle scuole e delle lezioni universitarie per i timori legati al nuovo coronavirus mortale. Non è stata fissata una data per la ripresa dell'attività scolastica dopo le vacanze per il capodanno lunare perché sarà decisa caso per caso. 

Virus Cina: Pechino chiede di rinviare i viaggi all'estero

Le autorità cinesi hanno raccomandato i propri connazionali a evitare i viaggio all'estero, come parte della battaglia messa in atto per fermare la diffusione dell'epidemia da coronavirus. "Si raccomanda ai residenti" della Cina continentale "di posticipare la data prevista per viaggi non necessari", ha comunicato l'Amministrazione per l'immigrazione nazionale, secondo la quale "la riduzione dei movimenti trans-frontalieri può aiutare a prevenire e controllare l'epidemia".     ​La sospensione dei viaggi dei cinesi all'estero ha forti ripercussioni economiche in diversi Paesi, soprattutto asiatici, la cui economia beneficia in modo notevole del turismo dalla Cina.

Virus Cina: inviati quasi 6 mila medici nello Hubei

Le autorita' sanitarie cinesi hanno inviato finora quasi 6 mila membri del personale sanitario nella provincia dello Hubei, per contrastare l'epidemia di polmonite da coronavirus diffusasi dal capoluogo regionale, Wuhan. Oltre 4.100 medici si trovano gia' nella zona, mentre l'arrivo di altri 1.800 e' previsto in serata, secondo quanto dichiarato da Jiao Yahui, funzionario della commissione nazionale per la Sanita' cinese, citato dall'agenzia Xinhua. Lo Hubei e' l'epicentro dell'epidemia, con oltre 2.700 casi confermati su 4.515 a livello nazionale e le strutture ospedaliere sono sotto stress: secondo le stime provinciali, nella giornata di ieri si sono presentate quasi 32 mila persone (31.934 per l'esattezza) negli ospedali della provincia lamentando sintomi di febbre.

VIRUS CINA: ESPERTO SU SPRAY PROTETTIVO, 'POTREBBE RIDURRE CONTAGIOSITA''

Il Centro clinico di salute pubblica di Shanghai ha sviluppato uno spray antivirale contro il coronavirus, che può essere spruzzato in gola come scudo per proteggersi dal virus. "Ancora non si sa molto della sua efficacia ed è tutto da valutare, ma se fosse confermata l'efficacia da studi potrebbe aiutare a diminuire la contagiosità proteggendo la popolazione dal virus", commenta all'Adnkronos Salute Gianni Rezza, direttore del dipartimento malattie infettive dell'Istituto superiore di Sanità (Iss).

VIRUS CINA: VIGNETTA DANESE FA INFURIARE PECHINO, 'E' UN'OFFESA AL POPOLO CINESE'

Una bandiera cinese in cui, al posto delle cinque stelle gialle, vi sono cinque immagini di virus. E' questa la vignetta, pubblicata dal danese Jyllands-Posten, che ha fatto infuriare Pechino che, tramite una protesta della sua ambasciata, sta chiedendo le scuse del giornale satirico diventato famoso per aver pubblicato nel 2005 le caricature di Maometto che provocarono proteste violente in tutto il mondo. Scuse che il giornale danese non è disposto ad offrire affermando che nella vignetta non vi è "nessuna offesa o scherno". Nel comunicato dell'ambasciata cinese in Danimarca si afferma che la vignetta "è un'offesa alla Cina che ferisce i sentimenti del popolo cinese" colpito da un'epidemia che ha già provocato oltre 100 decessi. "Senza nessuna solidarietà o compassione" prosegue la dichiarazione secondo la quale la vignetta "travalica la linea di demarcazione della società civile ed i limiti morali della libertà di espressione, offendendo la coscienza". "Noi esprimiamo la nostre forte indignazione e chiediamo - conclude la nota - che il Jyllands-Posten ed il vignettista Niels Bo Bojesen si scusino pubblicamente con il popolo cinese". "Non possiamo scusarci per qualcosa che non riteniamo sbagliato - è stata la risposta del direttore del giornale Jacob Nybroe - non avevamo intenzione di svilire o disprezzare e non credo che la vignetta lo faccia". 

Virus Cina: anche Russia studia piano evacuazione suoi cittadini

Anche la Russia si unisce ai Paesi che stanno pianificando l'evacuazione dei propri cittadini da Wuhan, epicentro dell'epidemia del nuovo coronavirus cinese. A quanto riferisce l'agenzia Ria Novosti, l'ambasciata russa a Pechino sta discutendo con le autorita' cinesi il piani di rimpatrio di 140 russi presenti nella provincia dello Hubei, dove si trova Wuhan. Intanto il sindaco di Mosca, Serghei Sobyanin, ha annunciato l'introduzione di speciali misure di sicurezza nei luoghi turistici e negli alberghi della capitale russa. "Abbiamo introdotto controlli speciali degli hotel e di altri luoghi dove i turisti si riuniscono in massa", ha comunicato il primo cittadino, "quando vengono rilevati segnali allarmanti, una squadra di medici viene inviata subito sul posto per condurre esami". (

Virus Cina: Facebook impone limitazioni a viaggi dipendenti 

Facebook ha chiesto ai suoi dipendenti di sospendere i viaggi non necessari in Cina, per evitare la diffusione del nuovo coronavirus. Lo riporta Reuters, citando un portavoce della società, che ha anche chiesto agli impiegati che hanno viaggiato in Cina di lavorare da casa.   "Per precauzione, abbiamo preso misure per proteggere la salute e la sicurezza dei nostri dipendenti", ha riferito il portavoce.     Secondo fonti anonime dell'agenzia Bloomberg, lo stop di Facebook ai viaggi "non essenziali" verso la Repubblica popolare è in vigore da ieri. Se i dipendenti devono recarsi nel Paese, ora hanno bisogno di un'approvazione specifica dall'azienda.  

Virus Cina: confermato primo caso in Germania

In Germania è stato confermato il primo caso di coronavirus cinese. Lo riportano i media tedeschi citando il portavoce del ministero della Sanità della Baviera. Secondo quanto scrive il Suddeutsche Zeitung, è stato contagiato un uomo nel distretto bavarese di Starnberg, "risultato positivo al coronavirus di Wuhan". L'uomo, che è in buone condizioni, è stato messo in isolamento.

Virus Cina: esperti HK, "misure draconiane, picco ad aprile"

Ricercatori di Hong Kong hanno esortato le autorita'dell'ex colonia britannica ad attuare "misure draconiane" contro la diffusione del nuovo coronavirus che, secondo loro, ha gia' infettato 44mila persone a Wuhan. Secondo gli esperti, citati dal South ChinaMorning Post, il picco dell'epidemia verra' raggiunto in cinquemegalopoli cinesi (Pechino, Shanghai, Guangzhou, Shenzhen e Chongqing) tra aprile e maggio. Le stime dei ricercatori, guidati dal preside della facolta' di Medicina Gabriel Leung, sono ben piu' alte di quelle ufficiali che indicano finora circa 2.800 pazienti in Cina e 82 decessi.

VIRUS CINA: LANCET, MERCATO WUHAN POTREBBE ESSERE 'SCAGIONATO'

Il mercato di Wuhan potrebbe essere scagionato come origine dell'epidemia di coronavirus in atto in Cina. A ipotizzarlo è una descrizione dei primi casi clinici pubblicata su 'The Lancet': l'articolo, scritto da un folto gruppo di ricercatori cinesi di diverse istituzioni, offre alcuni dettagli sui primi 41 pazienti ricoverati in ospedale con infezione confermata da 2019-nCoV. Addirittura nel primo caso, il paziente si è ammalato il 1 dicembre 2019 e non avrebbe riportato alcun collegamento con il mercato del pesce, secondo gli autori. Non solo: i dati mostrano anche che, in totale, sono 13 dei 41 pazienti a non aver alcun legame con il mercato. D'altro canto, i precedenti rapporti delle autorità sanitarie cinesi e dell'Organizzazione mondiale della sanità avevano affermato semplicemente che "la maggior parte" dei casi aveva collegamenti con il mercato del pesce, chiuso poi il primo gennaio scorso. Gli esperti affermano che se i nuovi dati sono accurati, le prime infezioni umane devono essere avvenute a novembre 2019 - se non prima - perché bisogna considerare un tempo di incubazione tra infezione e manifestazione dei sintomi. In tal caso, il virus potrebbe davvero essersi diffuso silenziosamente tra le persone a Wuhan - e forse altrove - prima che il gruppo di casi provenienti dall'ormai famigerato mercato fosse scoperto alla fine di dicembre.

I dati dello studio Lancet sollevano anche domande sull'accuratezza delle informazioni iniziali fornite dalla Cina. All'inizio dell'epidemia, la principale fonte ufficiale di informazioni pubbliche erano le comunicazioni della Commissione sanitaria municipale di Wuhan. L'11 gennaio le note hanno iniziato a riferirsi ai 41 pazienti come agli unici casi confermati, e il conteggio è rimasto invariato fino al 18 gennaio. Le comunicazioni non affermavano che il mercato di Wuhan fosse la fonte, ma hanno ripetutamente osservato che non vi erano prove di trasmissione da uomo a uomo e che la maggior parte dei casi era collegata a questo luogo. Poiché la commissione sanitaria municipale di Wuhan ha osservato che i test diagnostici avevano confermato questi 41 casi entro il 10 gennaio e presumibilmente i funzionari conoscevano i casi clinici di ciascun paziente, "la Cina deve aver allora capito che l'epidemia potrebbe non aver avuto origine nel mercato del pesce di Wuhan", secondo Daniel Lucey, infettivologo della Georgetown University. Kristian Andersen, una biologa evoluzionista dello Scripps Research Institute che ha analizzato le sequenze del 2019-nCoV per cercare di chiarirne l'origine - riporta il sito di 'Science' - afferma che "lo scenario in cui qualcuno viene infettato al di fuori del mercato e successivamente porta il virus nel mercato è uno dei tre ancora coerente con i dati", afferma. "È del tutto plausibile secondo i nostri dati e le nostre conoscenze attuali". Gli altri due scenari sono che l'origine del virus sia un gruppo di animali infetti o un singolo animale entrato in quel mercato.

Coronavirus, a Napoli caso sospetto: ricoverato 28enne cinese proveniente da Hubei

Dopo il falso allarme dei giorni scorsi, un 28enne cinese, proveniente dalla provincia di Hubei - quella il cui capoluogo è Wuhan - è stato ricoverato presso l'ospedale Pellegrini con sintomi sospetti. Subito è stato attivato il protocollo previsto dal Ministero della Salute, con il trasferimento del paziente alla struttura di Cotugno, ospedale specializzato in malattie infettive. In questi minuti si stanno effettuando al ragazzo tutti gli esami di rito per cercare di stabilire la presenza o meno del virus, a riportarlo è IlMessaggero.it