Esteri
Zaki in manette alla seconda udienza durata 2 minuti
Zaki, la legale chiede il rinvio e la copia del fascicolo
Zaki processo, la seconda udienza del processo a Patrick Zaki si è svolta presso il tribunale di Mansura. La legale Nasrallah ha chiesto un rinvio per studiare gli atti
L'udienza odierna è durata solo due minuti, hanno riferito fonti del collegio di difesa, il tempo per la legale di Patrick Zaki, Hoda Nasrallah, di chiedere il rinvio. La legale ha chiesto anche una copia autenticata del fascicolo dato che finora vi ha avuto accesso solo in consultazione presso uffici giudiziari, senza dunque poterlo studiare adeguatamente. Il giudice monocratico si è ritirato per decidere sulla richiesta, hanno precisato le fonti sintetizzando quanto detto da Nasrallah a ridosso del banco del giudice. Come la prima udienza del 14 settembre, anche quella di oggi si è svolta alla presenza della Corte di Sicurezza dello Stato per i reati minori (o d'emergenza) di Mansura, città natale di Patrick.
Zaki, il ministro egiziano: "Sul caso decide l'autorità giudiziaria"
"E' una questione che viene trattata in questo momento in tribunale dalle autorita' giudiziarie e come ministro non posso rilasciare commenti. Le nostre istituzioni sono indipendenti. Spero che vada a finire bene". Lo ha detto Tarek El Molla, ministro del Petrolio e delle risorse minerarie dell'Egitto a proposito del caso di Patrick George Zaki, intervistato dal TgR Emilia-Romagna a margine di Omc-Offshore Mediterranean Conference and Exhibition, il salone dell'energia al via oggi a Ravenna. Sul palco di Omc, nei saluti iniziali, è stato il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, a portare il caso Zaki all'attenzione della platea. "Come campus dell'Università di Bologna speriamo che Patrick Zaki possa tornare presto ai suoi studi. Sviluppo economico e tutela dei diritti umani sono per noi inscindibili", ha detto il sindaco che nella foto di rito dell'evento ha rifiutato il posto accanto al ministro egiziano.
Bologna in piazza, continua la lotta per Zaki libero
Bologna non si ferma nella lotta per la liberazione di Patrick, lo studente egiziano dell'ateneo bolognese che da oltre un anno e mezzo è in carcere. La mobilitaizone organizzata da Amnesty International Italia ha avuto luogo il 27 settembre, proprio alla vigilia della nuova udienza. “In Egitto in cinque minuti si può condannare. Se le cose andranno male – ha detto Riccardo Noury, presidente di Amnesty International da piazza Maggiore – il problema sarà politico e riguarderà Mario Draghi che dovrà pretendere da Al-Sisi la grazia per Patrick”.