Esteri
Zelensky torna regista, il video per raccontare un anno di guerra in Ucraina
Dopo un anno di guerra con la Russia, il presidente ucraino Zelensky posta un video in cui racconta questi dodici mesi
Il presidente Zelensky pubblica un video in cui racconta per immagini l'anno di guerra in Ucraina
Dopo un anno di guerra con la Russia, il presidente ucraino Zelensky posta un video in cui racconta questi dodici mesi. Il video si apre sui profughi in fuga dalla guerra: padri, mariti, fidanzati, figli che vedono partire su treni strapieni i loro bambini, le loro donne, i loro genitori, turbati all'idea che, probabilmente, non li rivedranno mai più.
La popolazione anziana ucraina, la più esposta a bombe e attacchi
Poi si vede la popolazione anziana dell'Ucraina, la più vulnerabile, la più esposta a bombe e attacchi. Quella che ha meno probabilità di sopravvivere alle operazioni di evacuazione.
Laura Mills di Amnesty International ha spiegato: "Rimangono indietro, spesso in aree che sono inesorabilmente sotto attacco russo. Non sono in grado di ripararsi in rifugi antiatomici e, quindi, spesso si rifugiano nei loro appartamenti, il che li espone a un rischio maggiore di morte e di rimanere feriti. Quando sono sfollati, faticano ad accedere a un alloggio, spesso vivono in condizioni di povertà, hanno disabilità. Tutto rende più difficile per loro trovare una sistemazione".
Un anno di guerra in Ucraina: gli attacchi aerei, le bombe, gli incendi, le fosse comuni
Il video continua con le immagini degli attacchi aerei, le bombe, gli incendi, le morti. A Bucha e Mariupol, in questi 12 mesi di guerra, si sono scoperti massacri e sepolture sommarie di civili, soldati e intere famiglie con bambini. Alcuni corpi con le mani legate o le orecchie mozzate, altri con un cappio al collo. In un bosco alla periferia di Izyum è stata trovata una fossa comune con oltre 440 cadaveri.
In quell'occasione, Zelensky aveva tuonato: "Il mondo deve vedere. La Russia lascia solo morte e sofferenza. Assassini. Torturatori. Senza più niente di umano", mostrando su Telegram alcune immagini delle sepolture di massa di Izyum, molte senza nome, alcune con un numero dipinto su croci improvvisate, affondate nella terra sabbiosa e umida.