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Vino, con la musica accesa il sapore cambia: gli esperimenti di Vessicchio

a cura della redazione

Il compositore d'orchestra svela i risultati dei suoi rivoluzionari studi, connettendo vino,cibo e musica

Beppe Vessicchio: il maestro della musica del vino

Beppe Vessicchio è una straordinaria testimonianza di versatilità e profondità nella sua ricerca di connessioni tra la musica e il mondo del vino. Quest'uomo poliedrico ha sfidato le definizioni tradizionali, dimostrando che la vita può essere valutata non solo per la sua lunghezza, ma anche per la sua "larghezza" tridimensionale, come spiega ai microfoni di Gamberosso.it. 

La sua passione per il vino è stata soprattutto accesa dal famoso Davide Rampello, che lo ha istruito nel mondo dell'enologia. Oggi, Vessicchio è diventato un punto di riferimento nel settore, esplorando il modo in cui il suono può influenzare la crescita delle piante e le molecole elettriche nel vino.

Il suono, afferma Vessicchio, è un linguaggio in grado di interagire con la materia, sia essa biologica o non. La sua ricerca lo ha portato a collaborare con il professor Stefano Mancuso dell'Università di Firenze, conducendo esperimenti su semi di favino. I risultati hanno dimostrato che le trame armoniche composte secondo il codice armonico naturale di Vessicchio favoriscono la crescita delle piante più dell'opera di Beethoven proposta dal professor Mancuso. L'approccio di Vessicchio, basato su Mozart, si è rivelato altrettanto efficace, poiché Mozart stesso era un prodigio della natura, un genio con un istinto innato per gli equilibri e le proporzioni.

Vessicchio ha portato avanti le sue ricerche anche nei vigneti, dimostrando che il suono può influenzare la crescita delle uve e persino la struttura della pelle. Il metodo di Vessicchio, chiamato "Freeman" (Frequenze e Musica Armonica Naturale), impiega musiche passepartout, composizioni che spaziano su più tonalità per massimizzare le possibilità di entrare in empatia con il sistema e aprire le cerniere elettriche. Il maestro della musica e Gamberorosso.it hanno condotto sperimentazioni interessanti, incluso un trattamento sonoro di 15 minuti per il Trento Extra Brut Blanc de Noirs 2019 di Pisoni. Il risultato sembra essere affascinante: le bollicine del vino trattato si sono rivelate più lente e ritmiche, i profumi risultavano più definiti e i toni fragranti di lieviti e agrumi dominavano l'esperienza sensoriale.

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Anche un broccolo appena raccolto è stato sottoposto al trattamento musicale di Vessicchio. Al momento della degustazione, senza conoscere quale fosse stato il vegetale trattato, è emerso che il broccolo trattato aveva una consistenza leggermente meno croccante e un sapore più morbido, meno pungente. Un altro test coinvolge un limone, e la differenza nella percezione dell'acidità tra il limone trattato con la musica e quello senza è stata sorprendente. 

Vessicchio ha condotto esperimenti anche sulla pasta, dividendo un pacco di rigatoni De Cecco in due piatti e trattandone solo uno con la sua musica. Dopo 15 minuti, la pasta trattata aveva leggere variazioni di colore e sembrava meno densa. Durante la cottura, la pasta non trattata ha prodotto bolle più grandi, forse a causa di una maggiore dispersione di amido. Tuttavia, le differenze nella consistenza e nel sapore tra la pasta trattata e quella non trattata sono risultate sottili ma percepibili.

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