Food
Boom bio, l'Italia è la prima in Europa per superficie e numero di produttori
Il settore cresce e nel 2022 i terreni coltivati a biologico rappresentano quasi il 19% del totale della superficie agricola utilizzabile, ma i consumi stentano
Il biologico italiano è infatti ormai lanciato verso il target del 25% di superfici investite a bio, previsto dalla Strategia Farm to Fork al 2030, con già sei regioni che hanno oltrepassato questo traguardo, Toscana, Marche, Lazio, Basilicata, Calabria e Sicilia. L'atteso Piano nazionale per la produzione biologica che guiderà il settore verso gli obiettivi di sviluppo richiesti dalla strategia europea Farm to Fork e ribaditi nella legge nazionale del 9 marzo 2022, è ormai in partenza, avendo concluso l'iter di ascolto delle parti coinvolte. "Il settore - spiegano dall'Ismea - potrà contare su uno strumento programmatico che punta a potenziare ulteriormente l'offerta e migliorare il posizionamento, facendo leva sull'innovazione, la digitalizzazione, l'aggregazione, la semplificazione amministrativa e la promozione".
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"Il biologico è un elemento portante della strategia che vede la sostenibilità ambientale viaggiare in parallelo con una strategia di sostenibilità produttiva e che tenga conto della necessità di mantenere l’equilibrio sociale" – ha dichiarato il ministro dell’agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobirigida. "Nel tempo abbiamo verificato in Italia un’attenzione crescente per il comparto del biologico. Dobbiamo continuare a sostenerlo sia in termini economici sia in termini culturali, valorizzando il legame tra il territorio, cibo e salute, attraverso un modello che dia attenzione al lavoro e che persegua sempre l’elemento della qualità. Quella stessa qualità che è messa in discussione da sistemi di etichettatura ideologici e non informativi".