Food
Chef in smocking, Mauro Improta e suo figlio Mattia modelli per un giorno
L'alta cucina partenopea si diverte con la fotografia e la sartorialità manuale di Patrizio Cacciapuoti. Un gioco per ritrovare il sorriso e guardare avanti
Sartoria, alta cucina partenopea e fotografia, tre settori colpiti duramente dalla crisi, si “sposano” per sostenersi l’un l’altro, divertendosi. Questo è lo spirito dello shooting realizzato presso l’atelier Sartoria Cacciapuoti di Patrizio Cacciapuoti, con la partecipazione dello chef Mauro Improta e suo figlio Mattia, tra i protagonisti del programma “È sempre Mezzogiorno” condotto da Antonella Clerici. La direzione artistica è firmata dal fotografo Salvatore Otranto:
“La chiave è il divertimento. Sembra paradossale in tempi di crisi, ma il gioco e l’ironia sono fondamentali nel trovare soluzioni. D’altronde, citando Nietzsche, la maturità di una persona consiste nell'aver trovato di nuovo la serietà che aveva da bambino quando giocava”, svela Patrizio Cacciapuoti.
Chef in smoking Nello shooting, i due chef indossano abiti della tradizione sartoriale napoletana rivisitati dagli artigiani dell’atelier Cacciapuoti: “Gli chef e i sarti lavorano con un obiettivo comune: rendere uniche le loro opere, facendole sposare perfettamente alle papille gustative e al corpo dei loro clienti”, spiega ancora Patrizio, tra gli ideatori dell’iniziativa.
Forchette, mestoli, coltelli , papillon e fasce di seta convivono negli scatti di Salvatore Otranto: “Gli chef sono diventati a tutti gli effetti delle star in televisione e sulla Rete ed è stata una sfida trasformarli in modelli per un giorno”.
Gli chef in smoking, Mauro Improta e suo figlio Mattia, si dicono entusiasti dell’iniziativa: “Speriamo siano venute fuori le due anime della nostra cucina, quella popolare che ne è la base, e l’eleganza che risiede nella cura dei dettagli e nella scelta degli ingredienti”.
Uniti contro la crisi L’iniziativa è anche un invito alle altre categorie di artigiani che rappresentano l’immagine del Made in Italy nel mondo, a mettersi insieme per aiutarsi l’un l’altro e aumentare la visibilità sulla Rete della loro arte:
“In un momento come questo se ne esce solo insieme. È sempre più utile guardare al di là del proprio naso, vedere cosa fanno gli altri per promuoversi anche in campi diversi e chiedere aiuto o consiglio. Le parole “trasformazione digitale” possono impaurire, ma fanno meno terrore se osservi cosa fanno gli altri e sai agganciarti al loro treno”, conclude Patrizio Cacciapuoti.