"Cibo? Rovinato dai masterchef". Ma poi Davide Paolini li invita ai suoi show - Affaritaliani.it

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"Cibo? Rovinato dai masterchef". Ma poi Davide Paolini li invita ai suoi show

DAVIDE PAOLINI E IL CRESPUSCOLO DEGLI CHEF

Il 7 ottobre arriva in libreria Il crepuscolo degli chef – Gli italiani e il cibo tra bolla mediatica e crisi dei consumi, un libro impietoso e divertente che farà aprire gli occhi su un tema oggi sempre più al centro dell’attenzione mediatica: il cibo e la cucina.

IL CIBO COME OSSESSIONE

Il cibo è diventato negli ultimi anni una vera e propria ossessione. Ha colonizzato internet (13 milioni di foto su Instagram, 25.000 blog, 1.000 siti web che raggiungono ogni mese oltre 35 milioni di persone), ammicca dalle vetrine di negozi e librerie e ogni giorno, a qualsiasi orario, assistiamo alla sua spettacolarizzazione in tv. A tutta questa attenzione non corrisponde però una crescita dei consumi alimentari familiari e fuori casa dal 2007, basti pensare che nel 2014 in Italia hanno chiuso i battenti 10 mila punti vendita di cibo (ristoranti, tavole calde, pizzerie ecc.) e circa 9 mila nel 2015; la spesa alimentare è tornata per quantità e qualità al livello di venticinque anni fa. Né d’altro canto corrisponde, per gran parte degli italiani, a un reale approfondimento della cultura gastronomica o a un miglioramento dei consumi alimentari.

DAVIDE PAOLINI: SCHEDA DELLO CHEF

Davide Paolini, esperto e cultore della buona tavola, affronta nel suo libro Il crepuscolo degli chef questo fenomeno apparentemente paradossale: una fruizione fantasmatica del cibo che prescinde dal suo consumo reale, affrontando i luoghi comuni legati all’industria gastronomica e svelando i falsi miti che si nascondono dietro questa bolla mediatica.

Secondo Paolini il Food sta morendo, forse è lui che si sente poco bene...

di Andrea Radic

Davide Paolini conosciuto come "Il Gastronauta" conduttore radiofonico, giornalista enogastronomico e conduttore di showcooking sponsorizzati si scaglia contro il mondo del food. La presentazione del volume tiene ad annunciare: "un libro impietoso e divertente che farà aprire gli occhi su un tema oggi sempre più al centro dell’attenzione mediatica: il cibo e la cucina Il cibo è diventato negli ultimi anni una vera e propria ossessione. Ha colonizzato internet (13 milioni di foto su Instagram, 25.000 blog, 1.000 siti web che raggiungono ogni mese oltre 35 milioni di persone), ammicca dalle vetrine di negozi e librerie e ogni giorno, a qualsiasi orario, assistiamo alla sua spettacolarizzazione in tv. Ma come, Paolini è attore e neanche tanto secondario, di quello stesso circo mediatico su cui annuncia strali nel libro in uscita. Libro che andrà a sommarsi in quelle "scandalose" vetrine di librerie, a guide, ricettari, racconti e aneddoti di altri narratori, giornalisti e testimonial di questo o quel prodotto, questo o quel territorio agroalimentare. Così come il sito web di Paolini-Gastronauta non è certo mesto e monacale, bensì nutrito di scintilanti messaggi pubblicitari di trama mangereccia. Senza tralasciare il profilo twitter del "fustigatore delle masse ignoranti" dove passano foto della stessa natura di quelle su altre centinaia di profili di addetti ai lavori. Paolini annuncia il "crepuscolo degli chef" definendo la fruizione del cibo fantasmatica e lontana dal consumo reale. Lui, paladino della filosofia del contro vuole sfatare il mito della sagra del cibo, della fiera del prodotto tipico. Però con l'altra mano scrive e chiama a raccolta il popolo dei foodlovers invitandoli a entrare a pagamento a "Milano Golosa" una delle tante manifestazioni dedicate al cibo, al vino, alla birra, con showcooking cui partecipano i cuochi della tv (quelli che Paolini vitupera con la penna con cui firma il libro). Da notare, Paolini è direttore di "Milano Golosa". La bolla mediatica di cui parla Paolini a proposito dell'attuale mondo della ristorazione, è la stessa nella quale nuota e si nutre lui, ben pagato per assaggiare un vino, commentare un prosciutto o aprire e chiudere un frigorifero. Non servono Savonarola dei fornelli, ma sempre più divulgatori e appassionati di quella grande ricchezza italiana che è l'enogastronomia capace di creare impresa, interesse e posti di lavoro. Nessun crepuscolo degli chef dunque, ma numerose nuove albe per un settore in crescita costante.