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Piper-Heidsieck, una storia d’amore per lo champagne che dura da 235 anni

ANDREA CIANFERONI

La storia di Piper-Heidsieck nasce nel 1785. Oggi la maison fa parte del gruppo EPI Européenne de Participation Industrielle, guidato dalla famiglia Descours

Nei suoi 235 anni di storia, lo champagne Piper-Heidsieck si è legato al mondo della case reali, della moda e del lusso. Sinonimo di eccellenza, audacia e splendore, Piper-Heidsieck fa parte del gruppo EPI della Famiglia Descours. In Italia Piper-Heidsieck è distribuito da Biondi-Santi International.

La maison Piper-Heidsieck fa parte del gruppo EPI Européenne de Participation Industrielle, guidato da Christopher Descourssinonimo di eccellenza in campo enologico non solo in Francia ma nel mondo intero. Infatti, dal 2017, la celebre casa vinicola toscana Biondi-Santi è entrata a far parte del gruppo Epi che ha investito ancora più risorse per un rilancio internazionale. La maison Piper-Heidsieck  è una delle più antiche case produttrici di champagne al mondo, fondata nel lontano 1785 da Florens-Louis Heidsieck a Reims, nella regione della Champagne-Ardenne. Dal 1838 ha aggiunto ad Heidsieck il cognome Piper dal cugino del fondatore, Henri-Guillaume Piper, che lo seguì insieme a Christian Heidsieck nella conduzione della maison Piper-Heidsieck utilizza tutte e tre le varietà di vitigno consentiti per lo champagne:  Chardonnay, Pinot Nero, Pinot Meunier,  in varie proporzioni a seconda dei vari prodotti. Dopo oltre 2 secoli di storia gli champagne Piper Heidsieck sono oggi tra i più famosi al mondo, in grado di conquistare i palati più nobili ed esigenti.

A guidare l'ultima degustazione a distanza, causa Coronavirus, ci ha pensato la responsabile marketing e comunicazione Lene Bucelli che ha raccolto, in un webinar, Giovanni Lai, direttore commerciale Biondi-Santi International che distribuisce in Italia Piper Heidsieck, Celine Machado, direttore commerciale Europa della Maison Piper-Heidsieck, e Emilian Boutillat, Chef de Cave maison Piper-Heidsieck che guida uno staff di alcune decine di persone che hanno il delicato compito di testare le vinificazioni nei terroir dello Champagne. La maison Piper Heidsieck – sottolinea Celine Machado - nasce nel 1785 da Florens-Louis Heidsieck, un giovane commerciante tedesco  di tessuti che nel corso di uno dei suoi viaggi nella regione dello Champagne si innamorò di una ragazza della Champagne. Decise pertanto di occuparsi di vinificazione fondando la società per il commercio di abbigliamento e vini Heidsieck & Co. I suoi vini furono subito molto apprezzati, diventando addirittura tra i preferiti della Corte Reale francese ed apprezzati dalla stessa regina Maria Antonietta. Dopo la sua morte nel 1828, il nipote di Florens-Louis, Christian Heidsieck, e l’uomo d'affari, Henri-Guillaume Piper, unirono le forze. Dopo la morte di Christian Heidsieck nel 1835, sua moglie risposò Henri-Guillaume Piper, dando così vita al marchio Piper-Heidsieck.

Una storia di 235 che ha avuto alti e bassi, fornendo champagne a 14 case imperiali e reali del mondo intero, e oggi protagonista del mondo del lusso e del jet set internazionale. Lo champagne Piper-Heidsieck è infatti il prodotto enologico di eccellenza preferito nel mondo del cinema, della moda e più in generale del jet set internazionale. Nel 1835 Piper-Heidsieck è stata la prima azienda europea ad aver aperto un ufficio commerciale a New York. La storia di Piper-Heidsieck è strettamente collegata alla storia del cinema mondiale. Infatti Marylin Monroe sosteneva di andare a letto con una goccia di Chanel 5 e si alzava con un flute di champagne Piper-Heidsieck perché riscaldava il suo cuore. Ancora oggi Piper-Heidsieck è strettamente collegata al mondo del cinema sponsorizzando il Festival di Cannes, i premi Oscar e il Pallone d’Oro. Lo stretto legame di Piper-Heidsieck con il mondo del cinema iniziò nel 1933 con la prima apparizione di una bottiglia di Champagne nel film ‘I figli del deserto’ della coppia comica di Stanlio e Ollio. Già negli anni ‘50 Piper-Heidsieck aveva conquistato il cast hollywoodiano del calibro di Ava Gardner, Humphrey Bogart, Clark Gable e Fred Astaire. Nel 1964, Piper-Heidsieck celebrava l’Oscar di Rex Harrison per il suo ruolo in My Fair Lady con una bottiglia da 48 litri alta quanto l’attore.

La storia di Piper-Heidsieck è strettamente collegata anche con il Proibizionismo americano. Proprio quest’anno ricorrono i 100 anni dal diciottesimo emendamento che vietò la vendita di alcolici negli Stati Uniti, ed è stata immessa nel mercato una Magnum in edizione limitata etichetta rossa e oro, replica di quella usata durante gli del Proibizionismo quando Piper-Heidsieck fu introdotto clandestinamente negli Stati Uniti dalla Francia. Piper-Heidsieck è stata la prima maison di Champagne a creare una collaborazione con i designer della moda quali Jean Paul Gautier, l’enfant terrible de la mode il quale creò un “abito” su misura per le bottiglie dell’annata 1999, Viktor&Rolf e Christian Louboutin. Più dell’88 percento della produzione della maison è diretto all’esportazione nel mondo. Piper-Heidsieck fa parte dei 10 principali marchi internazionali di champagne, il settimo più importante produttore al mondo. Ogni 8 secondi ne viene aperta una bottiglia nel mondo. L’enologo Emilian Boutillat sottolinea il fatto che Piper-Heidsieck non scende mai a compromessi con la qualità. Sei enologi lavorano insieme ad un team di alcune decine di persone, sia di sesso femminile che maschile, di differenti età e provenienza.

La volontà della Maison di operare nel rispetto dell’ambiente è attestata dal 2015 con la doppia certificazione HVE (High EnvironmentalValue) e VDC (SustainableViticulture in Champagne) dei vigneti Piper-Heidsieck. Per preservare la terra e la flora Piper-Heidsieck non fa uso di insetticidi e incoraggia i suoi partner coltivatori ad abbracciare questa pratica nei vigneti. I vigneti sono 100% inerbati e intorno ad essi sono stati collocati alveari e siepi per creare un habitat adeguato a uccelli e insetti, che partecipano a una lotta naturale contro alcuni parassiti delle viti. In vendemmia la raccolta, che coinvolge 100mila addetti, è rigorosamente manuale per salvaguardare il grappolo intero. Piper-Heidsieck organizza degustazioni con i suoi fornitori, per includerli nel processo di vinificazione e coinvolgerli in modo consapevole e responsabile sulla qualità dei vini prodotti dalla Maison. Questi sono solo alcuni esempi dell’ingente e costante impegno di Piper-Heidsieck nella salvaguardia della biodiversità, della terra e della qualità delle uve con molteplici sforzi, dalla coltivazione alla produzione e oltre. Tutto questo lavoro è stato ricompensato da centinaia di premi internazionali sia per la sostenibilità ambientale che per il livello enologico.

La vendemmia è rigorosamente manuale e la spremitura avviene in prossimità delle vigne per non far perdere le proprietà organolettiche alle uve. La fermentazione avviene solo in tini d’acciaio, non viene utilizzato il legno. I due champagne oggetto della degustazione guidata sono l’Essentiel (50-55% Pinot Noir 30-35% Pinot Meunier 15-20% Chardonnay 10-20% Vini di Riserva Dosaggio : 5-6 g/l)  che ha quattro anni di invecchiamento. Brillante e vigoroso, Essentiel vanta una purezza aromatica caratterizzata da note fruttate e ben definite di agrumi, frutta a polpa bianca e mandorla fresca. Seguono note intense e persistenti di torta di frutta e nocciole. Una squisita sensazione di dolcezza richiama il lungo periodo di riposo di cui questo champagne ha goduto. Questo Champagne Extra-Brut simboleggia l'essenza della Maison con la sua anima vigorosamente ardente, fragrante e franca. Con le schiette note di frutta fresca a polpa bianca ha un carattere vivace e festoso che si esprime con gioia e senza pudore nell’abbinamento con aragoste o ostriche.

L’altro champagne in degustaizone, Essentiel Blanc de Blancs  (100% Chardonnay 35% Vino di Riserva Dosaggio : 4 g/l) rappresenta l'essenza stessa degli champagne Piper-Heidsieck, la cui complessità e profilo soddisfano le esigenze degli amanti della cucina gourmet, intenditori e trend setter. La scelta di un invecchiamento prolungato e di un dosaggio Extra-Brut esprime la conferma di questa filosofia. È in questa stessa filosofia che Séverine Frerson ha lavorato alla creazione di Essentiel Blanc de Blancs, concentrando la sua attenzione sui terroir emblematici della Maison per elaborare un vino la cui eleganza, fruttuosità e struttura, dimostrano il legame indissolubile tra i vigneti dello Champagne e Piper- Heidsieck, la Maison di Champagne più premiata del secolo.  Il blend dei migliori cru racchiude un bouquet luminoso con note di scorza di limone ad evidenziare la freschezza minerale e la dolcezza della brioche. Dal perlage vivace, il palato è più corposo del naso, incantando il palato medio con sensazioni sensuali e vellutate. Note di uva passa, prugna e pera, un tocco di iodio e superbe note pepate chiudono la degustazione e stimolano l'appetito.