Stalle tascabili e banane di montagna: ecco gli oscar dell'agricoltura
Boom delle imprese giovani: una nuova nata ogni 3 giorni
Boom delle imprese giovani:
una nuova nata ogni 3 giorni
Volano le imprese giovani in Lombardia. Secondo un’elaborazione della Coldiretti regionale e della Camera di Commercio di Milano, nell’ultimo anno (fra il primo trimestre 2015 lo stesso periodo del 2016) in media ne è nata una ogni tre giorni, con un incremento di quasi il 78%, passando dalle 148 iscrizioni dell’anno scorso alle 263 attuali. In totale – continua l’analisi di Coldiretti e Camera di Commercio presentata a Milano in occasione della consegna degli Oscar Green - le imprese agricole con un titolare giovane sono oltre tremila, con un 22% rappresentato dalle ragazze. Stabili le cessazioni, a quota 56. Le province che hanno fatto registrare i maggiori incrementi di aperture sono Bergamo, Brescia, Mantova, Pavia e Sondrio. Il record in Valtellina con + 35 nuove aziende giovani fra il 2015 e il 2016
Secondo un sondaggio Coldiretti/Ixè il 57% dei giovani preferisce la gestione di un agriturismo rispetto lavoro in una multinazionale o all’impiego in banca. E questo anche perché il 78% di chi ha iniziato un’attività agricola è più contento di prima. In Lombardia – spiega la Coldiretti regionale – oltre 700 giovani imprenditori lavorano nella coltivazione dei cereali e del riso, quasi 250 nella viticoltura, più di mille nel settore dell’allevamento (da bovini ai suini, dagli avicoli agli ovicaprini) e delle coltivazioni legate alla zootecnia, 200 nel florovivaismo, quasi 170 si occupano di ortofrutta, ma anche di spezie e piante aromatiche, 119 sono impegnati nella silvicoltura e 12 si occupano di pesca in acqua dolce e di allevamento ittico.
Oggi le aziende agricole sono in mano a ragazzi sempre più preparati: la maggior parte di loro ha conseguito titoli specifici (perito agrario, agrotecnico, scienze agrarie, viticoltura ed enologia), ma non mancano meccanici, geometri, esperti di pubbliche relazioni e ingegneri elettronici che nonostante studi non agricoli hanno scelto il “ritorno alla terra”.
Negli ultimi 5 anni inoltre gli iscritti alla facoltà di Scienze Agrarie Alimentari e Ambientali della Cattolica nei campus di Piacenza e Cremona sono aumentati di quasi il 60%, mentre alla Statale di Milano la crescita sfiora il 48% visto che si è passati da 2.712 a oltre quattromila studenti. Dal 2010 a oggi sono cresciute anche le nuove immatricolazioni: +86% per le Scienze agrarie in Cattolica, +47% per Veterinaria alla Statale di Milano e +13% per Scienze agrarie e alimentari sempre nell’ateneo meneghino.
Banane di montagna e stalle tascabili
agli Oscar dell’agricoltura lombarda
Dal banano di montagna alla “stalla tascabile” a misura di smartphone, dal menù “parlante” all’orto delle stagioni a scuola: sono queste alcune delle innovazioni in agricoltura premiate con gli Oscar Green della Coldiretti durante il convegno “Il cuore e la terra: percorsi di cibo, cultura e innovazione” presso la sede di Regione Lombardia a Milano. “In un territorio che conta circa 48mila imprese, che produce oltre il 40% del latte italiano, che è la culla del pomodoro da salsa Made in Italy e che vanta un’agricoltura capace di rinnovarsi ogni anno – spiega Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia - le capacità creative dei giovani, il loro entusiasmo e il loro impegno sono elementi strategici di crescita e sviluppo dai quali non si può prescindere e che vanno riconosciuti e premiati”.
I premiati 2016 con gli Oscar Green dell’agricoltura in Lombardia sono: azienda “Mario e Martini” di Elena Lazzarini a Fontanella (Bergamo) per la categoria Impresa2.Terra, azienda “Del Battista” di Stefano Rota a Palazzago (Bergamo) per la categoria Fare Rete, azienda “Il frutteto dello Strone” di Andrea Alessandrini a Manerbio (Brescia) per la categoria Campagna Amica, azienda agricola di Adriano Galizzi a Leffe (Bergamo) per la categoria WeGreen, Istituto Comprensivo Varese 3 “Vidoletti” con il dirigente Antonio Antonellis per la categoria Paese Amico.
Ci sono poi 3 menzioni speciali: Azienda “Verdure sott’Oglio” di Vanessa Gandolfi a Marcaria (Mantova), Azienda “La Fontana di Comazzo” di Ulderico Brambilla a Comazzo (Lodi) e Floricoltura “Lampugnani Walter” di Beatrice Lampugnani a Orsenigo (Como).
GLI OSCAR GREEN 2016
Categoria Impresa 2.Terra
Portarsi l’azienda in tasca con lo smartphone
Azienda “Mario e Martini” di Elena Lazzarini, Fontanella (Bergamo)
“Il mio smartphone è una finestra sempre aperta sull’azienda. L’impianto fotovoltaico che ho sul tetto della stalla in caso di anomalie mi manda un sms così posso intervenire e risolvere il problema. Ho inoltre il collegamento con alcune telecamere che ho posizionato nella stalla per controllare gli animali. Per le bovine gravide invece uso un sensore che al momento del parto mi manda un segnale sul cellulare e quindi intervengo per assistere l’animale. Essendo sola in azienda questa tecnologia mi è molto utile per ottimizzare lavoro e tempo libero”.
Categoria Fare Rete
Agri menù senza segreti con il QRcode
Azienda “Del Battista” di Stefano Rota, Palazzago (Bergamo)
“Per me è importante che gli ospiti del mio agriturismo sappiano tutto dei piatti che porto in tavola, dagli antipasti fino ai dolci, in modo che possano scegliere con consapevolezza cosa mangiare. Per questo propongo loro un menù senza segreti, dove ogni portata ha il proprio codice Qr da leggere con lo smartphone per vedere tutti gli ingredienti e anche gli eventuali allergeni. Inoltre grazie alle informazioni del QR code si vede che tutto è prodotto nella mia azienda agricola con un filiera completa: allevamenti, caseificio, laboratori di norcineria”.
Categoria Campagna Amica
Oltre il mais con il banano di montagna
Azienda “Il frutteto dello Strone” di Andrea Alessandrini, Manerbio (Brescia)
“Nuovi frutti nascono tra i campi di mais: una sintesi dell'idea imprenditoriale che l'azienda sta portando avanti. L'intento è quello fare reddito con nuove coltivazioni in una zona dominata dal granoturco. Ma l'obiettivo è coltivare e vendere direttamente frutti nuovi e frutti antichi. Nuovi come la Asiminia triloba detta "banano di montagna" dal sapore tropicale, antichi come le vecchie varietà di melo e pesco dal gusto di vecchie emozioni. Il tutto gestito con tecniche innovative per garantire l'assoluta sicurezza del prodotto”.
Categoria We Green
Lo “Spinato di Gandino” fra tradizione e futuro
Azienda di Adriano Galizzi, Leffe (Bergamo)
“Siamo l'unica azienda in Lombardia a produrre gallette di mais a chicco intero a livello semi-industriale. Partiamo da un produzione di cereali senza alcun uso di sostanze chimiche. Sgraniamo a vista le pannocchie per selezionare le migliori e ottenere una qualità del prodotto finito eccellente. Coltiviamo l'antica varietà denominata "Mais Spinato di Gandino" contribuendo allo sviluppo sociale del nostro territorio, che parte dal coinvolgimento delle scuole nei campi e in classe. Ho 26 anni e né i miei genitori né i miei nonni coltivavano mais. Mi sono reinventato agricoltore”.
Categoria Paese Amico
A scuola per imparare dalla terra
Istituto Comprensivo Varese 3 “Vidoletti”, Dirigente Antonio Antonellis
“Il Vidoletti vanta una lunga tradizione di attenzione ai temi legati all'ambiente, alla biodiversità, all'alimentazione, al cibo come riscoperta di tradizioni e incontro tra culture. Per questo abbiamo organizzato laboratori di approfondimento sui prodotti della terra e sulla salvaguardia del territorio, visitato realtà produttive agricole locali; incontrato agricoltori in aula, in campo, nell'agrimercato di Campagna Amica, abbiamo realizzato e curato un orto didattico per fare conoscenza con i valori e i preziosi doni della stagionalità”
Menzione speciale
Londra addio, meglio l’orto in Italy
Azienda “Verdure sott’Oglio”, Vanessa Gandolfi, Marcaria (Mantova)
“Coltivo un ettaro di orto nel parco del fiume Oglio, con verdure di stagione, fiori commestibili, zafferano, erbe aromatiche e selvatiche. Non uso diserbi né fertilizzanti chimici, faccio tutto a mano e vendo i miei prodotti nel punto vendita aziendale totalmente eco e a km zero, senza luce, gas e acqua. Ho studiato come corrispondente in lingue estere e ho fatto anche un’esperienza a Londra, poi sono rientrata in Italia ho deciso di aprire questa azienda agricola: garantire ai clienti prodotti sani e genuini, coltivati in un orto d'altri tempi che accoglie tutto quello che le stagioni suggeriscono è una scelta di vita”.
Menzione speciale
Dal foraggio al formaggio nel segno del bio
Azienda “La Fontana di Comazzo”, Ulderico Brambilla, Comazzo (Lodi)
“Il nostro slogan è Dal foraggio al formaggio: alleviamo vacche di razza Jersey seguendo il metodo biologico, che applichiamo anche alle nostre coltivazioni. Nel caseificio aziendale produciamo formaggi al 100% di origine italiana, che poi vendiamo direttamente nel mercato di Campagna Amica a Paullo. Italialleva ha certificato che i nostri animali producono latte con beta caseina A2A2: si tratta di una variante che, secondo recenti studi, ha effetti positivi sulla salute umana, come ad esempio la maggiore digeribilità”.
Menzione speciale
Fra gerani e agavi con la “tata dei fiori”
Floricoltura “Lampugnani Walter”, Beatrice Lampugnani, Orsenigo (Como)
“Nel nostro vivaio coltiviamo piante particolari, rare e insolite. Abbiamo una collezione unica in Italia di hosta, una pianta erbacea perenne di cui abbiamo circa 350 varietà. Abbiamo anche una raccolta con oltre 300 varietà di pelargonium e una collezione di piante grasse, in modo particolare di agavi di tutte le dimensioni. Da qualche anno abbiamo deciso di trasmettere a tutti la passione con cui coltiviamo le nostre piante: organizziamo laboratori in serra dove facciamo anche educazione botanica e ambientale per bambini”.