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Tagliatelle all'uovo, non tutte sono uguali. Ecco le migliori: la classifica

di Redazione

La classifica di Altroconsumo per supportare i consumatori nella scelta delle migliori tagliatelle secche all'uovo

Tagliatelle all'uovo, ecco le migliori secondo il test di Altroconsumo

Il trend in forte crescita di piatti veloci e facili da preparare sta crescendo a dismisura. Un'indagine di Altrocumsumo ha messo alla prova quindici marche di tagliatelle secche all’uovo.

Quelle maggiormente vendute al supermercato sono state selezionate attraverso attenti criteri: qualità della materia prima, consistenza e gusto.

Le uova nelle tagliatelle: la classifica

Come riporta il sito, per legge, la pasta all’uovo destinata alla vendita, fresca o secca che sia, deve rispettare determinate carattestiche. Una delle più importanti riguarda gli ingredienti: secondo il Dpr 187 del 2001, infatti, deve essere prodotta esclusivamente con semola di grano duro almeno quattro uova intere di gallina, per un peso complessivo non inferiore a 200 grammi di uovo, per ogni chilo di semola. Le uova, dice ancora la normativa, possono essere sostituite da una corrispondente quantità di ovoprodotto liquido, che però deve essere fabbricato esclusivamente con uova intere di gallina.

Quasi tutte le tagliatelle analizzate rispettano il numero di uova minimo previsto dalla legge: chi ottiene un voto sufficiente ne ha il minimo, ovvero quattro per chilo di semola (Belli, Coop e Divella); chi invece ne ha di più ottiene via via un giudizio più alto, come Luciana Mosconi e Pasta di Camerino che per questo parametro ottengono il voto massimo, cinque stelle, perché contengono rispettivamente sette e otto uova per chilo di semola. Un prodotto invece non raggiunge nemmeno la sufficienza: si tratta di Giglio Le sfogliatelle, la cui ricetta non rispetta il quantitativo minimo di quattro uova per chilo di semola stabilito dalla legge.

Micotossine: ecco il prodotto bocciato

Un altro aspetto importante che abbiamo verificato con questo test riguarda la presenza di micotossine all’interno della pasta, sostanze tossiche prodotte naturalmente da funghi e muffe.

Tutte le tagliatelle analizzate sono in regola con la normativa sulle micotossine ma abbiamo premiato con voti buoni o ottimi i prodotti che non contengono micotossine e quelli che presentano tracce di quelle meno pericolose, mentre sono state penalizzate le tagliatelle in cui sono state riscontrate tracce di ocratossina A, una micotossina potenzialmente cancerogena, e quelle che contengono deossinivalenolo (Don), una tossina che può dare problemi gastrointestinali. Voto insufficiente alle tagliatelle Carrefour Original n. 224, per la presenza in quantità elevata di ocratossina A.

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