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Allarme ANBI: la crisi idrica cambia l'habitat del NordEst italiano
Vincenzi (ANBI): "Quanto sta accadendo al Nord incide sull’economia dei territori, fortemente legati alle attività del settore primario"
Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche: la siccità sta modificando l'habitat del nordest italiano
La crisi climatica sta comportando cambiamenti epocali per le aree costiere del NordEst italiano, dove decine di chilometri di ingressione marina stanno trasformando l’habitat, contaminando le falde superficiali e costringendo alla chiusura delle prime prese irrigue secondo una prassi che, perdurando le attuali condizioni, interesserà prossimamente anche attingimenti per usi potabili. In Piemonte sono numerose le zone ormai tecnicamente a rischio desertificazione e la presenza di ampie distese di colza testimonia la trasformazione agricola padana.
Le piogge sporadiche, per quanto utili a ristorare il territorio, non sono sufficienti a contrastare la salinizzazione di aree che, strette fra bracci fluviali, si stanno trasformando in autentiche penisole marine: cambiano flora e fauna, ma anche le tradizionali attività agricole e lagunari. A segnalarlo è l’Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche, il cui report settimanale evidenzia come le perturbazioni, che aleggiano sulla Penisola, stiano apportando benefici principalmente ai corpi idrici dell’Italia centrale e meridionale, incidendo assai poco sulla gravissima crisi idrica dei distretti padano e delle Alpi Orientali.
"Quanto sta accadendo al Nord incide sull’economia dei territori, fortemente legati alle attività del settore primario", commenta Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI). "Le forti valenze turistiche, che li caratterizzano, trovano un elemento distintivo proprio in quelle peculiarità".