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ANBI, il 18 marzo gli impianti idraulici italiani saranno illuminati con il tricolore

Vincenzi (ANBI): “L'obiettivo dell'iniziativa è ribadire ancora una volta come la gestione delle risorse idriche debba essere una questione nazionale”

​​​​​ di Redazione

ANBI, la notte del 18 marzio verranno illuminati gli impianti idraulici italiani con il tricolore: ribadire la centralità delle problematiche idriche

Martedì 18 marzo l’Italia si accenderà di luce e consapevolezza con l’iniziativa “Bagliori nella notte”, promossa dall’Associazione Nazionale Consorzi Gestione e Tutela del Territorio e Acque Irrigue (ANBI). L’evento vedrà l’illuminazione tricolore di diverse opere idrauliche sparse lungo la Penisola, con l’obiettivo di porre l’attenzione sulla fondamentale attività dei Consorzi di bonifica e irrigazione.

In occasione di un’iniziativa dal forte valore simbolico, gli impianti idraulici lungo la Penisola saranno illuminati con i colori della bandiera italiana. L’evento, promosso da ANBI, mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della gestione delle risorse idriche e sulla necessità di finanziamenti adeguati per affrontare le sfide legate alla crisi climatica.

Una rete operativa di oltre 8.000 lavoratori è attualmente impegnata a garantire l’equilibrio idrico del Paese, con interventi che spaziano dalla prevenzione delle alluvioni in Toscana ed Emilia-Romagna alla lotta contro la siccità in Puglia e Sardegna. Tuttavia, questa silenziosa ma essenziale opera di gestione delle risorse idriche necessita di investimenti infrastrutturali urgenti.

L’iniziativa “Bagliori nella notte” non è solo un gesto simbolico: vuole spingere le istituzioni ad accelerare l’attuazione del Piano Bacini Idrici Multifunzionali (Pi.B.I.M.), promosso da ANBI e Coldiretti, e del Piano Nazionale di Interventi Infrastrutturali e per la Sicurezza del Settore Idrico (P.N.I.I.S.S.I.).

Secondo Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI, l’iniziativa non è solo un tributo al valore delle opere idrauliche, ma un chiaro messaggio rivolto alle istituzioni affinché si investa concretamente nel settore: “Con questo gesto vogliamo rilanciare ancora una volta come la gestione delle risorse idriche debba essere una questione nazionale e come le opere idrauliche siano un patrimonio dell’intero Paese, che spesso non ne conosce l’indispensabile funzione”.

L’illuminazione tricolore degli impianti idraulici vuole anticipare la Giornata Mondiale dell’Acqua del 22 marzo, auspicando che non si riduca a una semplice celebrazione simbolica, ma che si concretizzi in investimenti tangibili per migliorare la resilienza delle comunità di fronte ai cambiamenti climatici.

Si tratta di una rete capillare che non solo distribuisce l’acqua necessaria alla produzione agricola, ma protegge anche il 30% delle aree di pianura dal rischio di trasformarsi in acquitrini, grazie alle oltre 900 centrali idrovore attive in Italia”, ha spiegato Vincenzi.

Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI, ha sottolineato due priorità fondamentali per il settore: il Piano Invasi, elaborato con Coldiretti, che prevede la realizzazione di 10.000 bacini multifunzionali entro il 2030, di cui 400 già cantierabili. Per realizzare questo piano, ANBI chiede di destinare parte dei 7 miliardi di euro del PNRR, precedentemente definanziati.

Lo sblocco della burocrazia, affinché almeno 946 milioni di euro della prima tranche di finanziamenti del Piano Nazionale di Interventi Infrastrutturali e per la Sicurezza del Settore Idrico (PNISSI) possano essere utilizzati rapidamente. Questo piano prevede un investimento complessivo di 10 miliardi di euro nell’arco di dieci anni, essenziale per migliorare l’efficienza della rete idrica nazionale.

L’iniziativa dell’ANBI arriva in un momento in cui l’Italia si trova sempre più spesso ad affrontare eventi climatici estremi, tra siccità e alluvioni. La gestione dell’acqua non può più essere rinviata e necessita di un impegno concreto e immediato.

Il Direttore Generale dell’Associazione, Massimo Gargano, ha sottolineato l’importanza di far emergere il valore di questa attività: “Siamo parte di quell’Italia indispensabile ma spesso invisibile, perché il nostro lavoro consiste nel mantenere e migliorare le condizioni esistenti. Accendendo i fari tricolore su questa realtà, vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica e superare gli ostacoli burocratici che impediscono di avviare le necessarie opere di adattamento alla crisi climatica”.