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Cite, arriva la conferma: stop a nuove auto a motore termico entro il 2035

Cite, phase out per le nuove con motore a combustione interna entro 2035

Ambiente: Cite, stop auto nuove con motore termico entro 2035

Il phase out delle automobili nuove con motore a combustione interna dovrà avvenire entro il 2035, mentre per i furgoni e i veicoli da trasporto commerciale leggeri entro il 2040. É quanto è stato deciso in occasione della quarta riunione dei Cite, il Comitato interministeriale per la Transizione ecologica.

In questo percorso, si legge in una nota del Mims, "occorre mettere in campo tutte le soluzioni funzionali alla decarbonizzazione dei trasporti in una logica di 'neutralità tecnologica' valorizzando, pertanto, non solo i veicoli elettrici ma anche le potenzialità dell’idrogeno, nonché riconoscendo - per la transizione - il ruolo imprescindibile dei biocarburanti, in cui l’Italia sta costruendo una filiera domestica all’avanguardia".

Per quanto riguarda i costruttori di nicchia, infine, misure specifiche potranno essere eventualmente valutate con la Commissione europea all'interno delle regole comunitarie.

Elkann, "In 10 anni il 70% delle vetture in Ue saranno ibride plug-in o elettriche"

"Nei prossimi cinque anni a sostegno della strategia di elettrificazione dei suoi modelli, il Gruppo spenderà 30 miliardi di euro. Se guardiamo all'Europa, nel giro di 10 anni, il 70% delle auto Stellantis vendute in Europa sarà ibrida plug-in o elettrica pura". Ad affermarlo John Elkann, presidente Stellantis, nel suo intervento pubblicato sul numero speciale per i 35 anni di Milano Finanza, in edicola da domani per tutta la settimana. "Già oggi il numero di modelli a basso impatto ambientale che offriamo ai nostri clienti è cresciuto a 29 e la Nuova Fiat 500 full electric, bella almeno quanto sofisticata dal punto di vista tecnologico, è la best seller elettrica in nove mercati nazionali" continua ELKANN che nel suo intervento affronta anche il ruolo dell'Italia in questo processo di innovazione. "In questa rivoluzione elettrica, l'Italia sta giocando un ruolo di primo piano, a tutti i livelli: produzione dei nuovi modelli, assemblaggio delle batterie, ricerca applicata e sperimentazione delle infrastrutture di ricarica e di trasmissione di energia". "E' una fase entusiasmante, ricca di progetti e di nuove idee, che ci ricollega alla fase pionieristica dei nostri padri fondatori" continua il presidente di Stellantis, secondo cui il settore della mobilità in questo momento è particolarmente attraente per i migliori talenti a causa della sua evoluzione tecnologica: "il mondo dell'auto è tornato a destare l'attenzione del mondo accademico, della ricerca, e anche dei mercati finanziari, come non accadeva dagli anni in cui è nato Milano Finanza. Capacità  manifatturiere e know-how di ingegneria meccanica continuano a essere alla base dell'industria automotive, ma è dal software e dalla digitalizzazione di tutti i processi che arrivano le novità più prorompenti".