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I lombardi vogliono una mobilità con auto pulite e sicure

di Daniele Rosa

L’auto è considerata ancora il mezzo più sicuro

'Verso una nuova normalità: come la pandemia ha cambiato le esigenze di mobilità dei lombardi tra nuove paure, necessità e abitudini’ sono i temi che la seconda edizione dell’Osservatorio Mobilità e Sicurezza realizzato da Continental in occasione del Giro d’Italia, ha cercato di rispondere. Lo studio ha tracciato una fotografia del vissuto, delle percezioni e delle aspettative degli utenti della strada oggi e nel prossimo futuro.  Continental si è affidato ai due importanti istituti di ricerca Euromedia Research e Ernst & Young.

In questo momento di ricerca di una nuova normalità e di convivenza con il Covid-19, l’automobile è ritenuta dal 64,6% dei lombardi il mezzo più sicuro con cui muoversi, ed è percepita oggi come sinonimo di prudenza e responsabilità. Un dato rilevante, spiegabile soprattutto dal sentimento negativo di ansia (24,6%) che accompagna gli abitanti della regione e che si configura come il motivo principale dei loro cambiamenti di abitudini. 

Chi dichiara di spostarsi in modo differente rispetto al periodo pre Covid-19 (32,8%), lo fa principalmente per timore di prendere i mezzi pubblici (33,8%) o perché sta sperimentando le nuove modalità di lavoro e studio come lo smartworking o la didattica a distanza (15,4%). 

Da questo ultimo punto ne deriva anche una riduzione drastica degli spostamenti (31,6%) e del conseguente bisogno di mobilità.

La domanda sorge spontanea: queste nuove abitudini sono destinate a perdurare nel tempo? In linea con i risultati ottenuto a livello nazionale, anche in Lombardia non si prevede di tornare alle abitudini pre-covid a breve: ben l’85,3% manterrà le nuove abitudini “sicure” di spostamento anche in autunno e in inverno, il 64,8% anche quando sarà finita la pandemia e arriverà il vaccino. 

Dal cambio delle abitudini e dalle intenzioni di comportamento futuro emerge una mobilità che ha ancora, al centro, l’automobile come il principale mezzo di trasporto. Un mezzo che gli intervistati desiderano sostenibile sia dal punto di vista economico che da quello ambientale e in grado di garantire spostamenti sicuri, efficienti e puliti. 

Ma i lombardi sono orientati ad acquistare un nuovo veicolo e a cambiare quello attuale? La maggioranza dice di no (66%) o perché ritiene ancora affidabile il proprio mezzo (33,6% del sub campione) o per motivi economici (il 29,6%).

Lo scenario cambia davanti all’ipotesi di poter usufruire di incentivi per l’acquisto di nuovi autoveicoli ecologici: in presenza di aiuti da parte dello Stato o delle Regioni, il 63,6% si dichiara propenso ad utilizzarli e cambiare la propria auto. In questo contesto il 34,8% sceglierebbe un autoveicolo ad alimentazione ibrido benzina, il 24,1% ibrido plug-in, il 16,3% elettrico e il 10,6% a benzina.

In previsione di un ritorno alla completa “normalità”, si avverte la necessità di ripensare la struttura, la viabilità e le infrastrutture delle città. Ben l’82,7% dei lombardi infatti desidera una mobilità fatta di sostenibilità vera che rispetti l’ambiente e che veda come protagonisti autoveicoli sicuri ed ecologicamente “puliti”, e non una mobilità fatta di monopattini elettrici, mono-ruota o biciclette (11,6%). 

Consultati sulle misure utili per mantenere le città decongestionate dal traffico e più vivibili da un punto di vista di qualità dell’aria, il 48,2% propone il potenziamento dello smartworking e dei servizi di prossimità, il 36,6% punta su una pianificazione degli orari di ingresso a scuola e a lavoro differenziata, per ridurre le ore di punta e il 25,3% consiglia di puntare sull’elettrificazione dei veicoli.

Il desiderio di trasformazione però si scontra con la percezione delle persone (54%) che credono che il proprio Comune non sia ancora pronto ad accogliere questi cambiamenti di tipo sociale e strutturale.

 

 

 

I blocchi della mobilità e delle attività produttive che hanno caratterizzato il lockdown hanno inciso positivamente sull’ambiente e, di pari passo, sembrava essere aumentata la consapevolezza e la sensibilità degli italiani rispetto al tema “ecosostenibilità”. Tuttavia, finita la fase emergenziale, questo trend sembra diminuire: più della metà degli intervistati lombardi (60,4%) dichiara infatti di prestare attenzione alle tematiche green come prima dell’emergenza sanitaria, se non in maniera inferiore.

 

 

 

Il 77,2% si sente sicuro delle proprie capacità alla guida del proprio mezzo di trasporto. 

Da cosa dipende la sicurezza stradale secondo i cittadini? L’elemento più importante viene ricondotto alla figura del guidatore (54,2%). Seguono poi i sistemi di guida assistita (12,3%), i freni (8,9%) e le cinture (8%).

In questo contesto rispettare il codice della strada significa compiere un atto di responsabilità verso sé stessi e gli altri utenti della strada (73,3%), adottare un comportamento che tutela dal rischio di incidenti (15,2%) ed evita di incorrere in sanzioni (6%), mentre per il 4,1% è un limite che impedisce di godere appieno delle prestazioni del proprio veicolo.