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Onu: "L'innalzamento dei mari causerà un esodo di proporzioni bibliche"

di redazione green

Il livello del mare aumenta. Guterres, il segretario generale delle Nazioni Unite, mette in guardia gli Stati del mondo

Le conseguenze dell'aumento del livello del mare

Quando i livelli del mare aumentano alla velocità degli ultimi anni, anche un piccolo aumento può avere effetti devastanti sugli habitat costieri verso l’entroterra: erosione distruttiva, allagamento di zone umide, contaminazione di falde acquifere e terreni agricoli da salsedine e perdita di habitat per pesci, uccelli e piante.

Anche gli uragani dipendono dall'innalzamento del livello del mare. Uno studio riporta che tra il 1963 e il 2012, quasi la metà di tutte le vittime degli uragani atlantici sono state causate dalle mareggiate.

Le inondazioni nelle zone di costa bassa stanno già costringendo le persone a migrare in aree più alte e altri milioni di persone sono vulnerabili al rischio di alluvioni e altri effetti del cambiamento climatico. La prospettiva dell’innalzamento delle acque costiere minaccia servizi di base come l’accesso a internet, in quanto gran parte delle infrastrutture per le comunicazioni si trova ad altezze che potrebbero essere sommerse.

Innalzamento del livello del mare: i 3 fattori principali

L’innalzamento del livello del mare è uno degli effetti del cambiamento climatico. Il livello medio del mare è salito di oltre 20 cm dal 1880. Ogni anno, il livello del mare aumenta di circa 3,2 mm. Una ricerca pubblicata il 15 febbraio 2022 mostra che l’aumento del livello del mare sta accelerando e si prevede che raggiunga i 30 cm entro il 2050.

Il cambiamento nel livello del mare è correlato a tre fattori principali, tutti indotti dal cambiamento climatico in corso:

Espansione termica: circa metà dell’aumento del livello del mare verificatosi negli ultimi 25 anni è attribuibile al riscaldamento degli oceani, che semplicemente occupano più spazio, perchè riscaldandosi si espandono.

Scioglimento dei ghiacciai: le grandi formazioni di ghiaccio si sciolgono naturalmente un po’ ogni estate. In inverno, la neve, formata principalmente dall’acqua marina evaporata, in genere è sufficiente a compensare quello scioglimento. Di recente, l’aumento delle temperature causato dal riscaldamento globale ha portato a uno scioglimento estivo superiore alla media, che si accompagna a minori nevicate. Questo crea uno squilibrio tra deflusso ed evaporazione oceanica, che porta il livello del mare a salire.

Perdita di massa delle calotte glaciali di Groenlandia e Antartide: come accade per i ghiacciai di montagna, il riscaldamento globale provoca un più rapido scioglimento anche delle massicce calotte glaciali che ricoprono la Groenlandia e l’Antartide. Gli scienziati ritengono inoltre che l’acqua di disgelo da sopra e l’acqua marina da sotto stiano penetrando la copertura di ghiaccio della Groenlandia, “lubrificando” i flussi di ghiaccio e accelerandone così lo spostamento verso il mare.