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Osservatorio ANBI, crisi idrica in Italia: preoccupano neve scarsa e siccità

Vincenzi (ANBI): "È sempre più pesante l’impatto della crisi climatica sulla vita del nostro Paese"

di Redazione

Osservatorio ANBI: grave crisi idrica in Italia, scarse nevicate al nord e siccità nelle campagne foggiane

L'Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche ha lanciato un allarme riguardo alla persistente scarsità di acqua in molte aree del Paese, un fenomeno che continua a preoccupare particolarmente il settore agricolo e l'ambiente. Le anomalie termiche registrate durante l'inverno meteorologico (dal 1° dicembre al 28 febbraio) sono state evidenti, con temperature spesso superiori alla media e ondate di caldo che hanno interessato gran parte del territorio nazionale. In molte città del centro-sud, le temperature non sono mai scese sotto lo zero, mentre al sud si sono registrate condizioni quasi primaverili, con temperature che si sono avvicinate ai 20 gradi.

Nel frattempo, le campagne foggiane continuano a soffrire una grave mancanza di acqua. Questo inverno, infatti, ha suscitato domande importanti: “C’è stato davvero un inverno?” La situazione risulta allarmante, soprattutto in Puglia, dove la scarsità d'acqua si fa sentire con forza, tanto che le dighe della Capitanata trattengono solo il 23,42% dell'acqua invasabile, ben al di sotto dei livelli necessari per affrontare la stagione agricola. Nel 2024, la diga di Occhito aveva raccolto quasi 11 milioni di metri cubi in un periodo simile, mentre quest’anno i bacini del Tavoliere hanno trattenuto appena 43 milioni di metri cubi, quasi la metà rispetto all'anno scorso.

Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI, ha sottolineato l’impatto crescente della crisi climatica sulla vita quotidiana degli italiani. “E’ sempre più pesante l’impatto della crisi climatica sulla vita del nostro Paese”, ha dichiarato, evidenziando come il riscaldamento globale stia influenzando in modo marcato gli ecosistemi e l’economia, con perdite significative dei ghiacciai mondiali e il conseguente innalzamento del livello del mare, che minaccia diverse aree costiere italiane.

La situazione in Sicilia sembra essere più positiva, grazie a piogge abbondanti che hanno contribuito ad aumentare le riserve idriche della regione, seppur lentamente. Attualmente, le riserve d'acqua nella regione ammontano a circa il 47,5% dei volumi invasabili, ma meno della metà di queste riserve sono effettivamente utilizzabili. Anche in Sardegna si sono registrati miglioramenti, soprattutto nei bacini di Gallura e Ogliastra, ma restano emergenti alcune aree, come il sud-ovest dell'isola, dove i sistemi idrici sono ancora in grave difficoltà.

Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI, ha fatto notare che sebbene l'Italia Settentrionale disponga ancora di abbondanti risorse idriche, è necessario monitorare attentamente alcune aree che mostrano segnali di fragilità, in particolare per la scarsità di neve in montagna. Questo fenomeno ha un impatto diretto sul rimpinguamento dei bacini idrici a valle, e regioni come il Piemonte meridionale stanno già affrontando le difficoltà legate alla mancanza di precipitazioni nevose. A febbraio, ad esempio, il deficit nevoso in Piemonte è stato del 61%, e non è stato sufficiente il surplus pluviometrico dell'autunno-inverno per compensare la carenza di neve.

La situazione è simile in altre regioni del nord, come la Valle d'Aosta, dove la neve è stata inferiore rispetto all’anno scorso. A Gressoney Saint Jean, ad esempio, la neve è scesa di circa 62 cm rispetto all'anno precedente. Le scarse precipitazioni e l’aumento delle temperature invernali non fanno che intensificare i segnali di crisi che stanno minacciando il benessere del Paese e la sostenibilità delle sue risorse idriche.

In conclusione, l’Italia si trova di fronte a una crescente emergenza idrica che non riguarda solo la scarsità di piogge, ma anche l’impatto dei cambiamenti climatici e la gestione delle risorse naturali. È fondamentale che il Paese si adatti rapidamente a queste nuove sfide per garantire un futuro più sicuro e sostenibile.