Osservatorio ANBI: la crisi climatica pregiudica ormai ogni previsione - Affaritaliani.it

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Osservatorio ANBI: la crisi climatica pregiudica ormai ogni previsione

di Redazione

Vincenzi (ANBI): "La Penisola paga lo scotto di un’inattesa accelerazione della crisi climatica, accentuata dall’imprevidenza del Paese"

Per quanto riguarda la condizione idrologica della Penisola, i grandi laghi abbandonano la situazione di grave crisi idrica, in cui versavano fino a poco più di un mese fa: Maggiore è al 93,5% di riempimento, Sebino al 98,6% (vicino al massimo storico), Lario a 80%; il bacino del Garda cresce di ulteriori 9 centimetri e finalmente raggiunge un rassicurante valore di riempimento (75,7%), avvicinandosi alla media del periodo.

In Valle d’Aosta, dove il mese di maggio è stato leggermente più “bagnato” della media (mm.129 di pioggia a fronte di uno “storico” di 113 millimetri), in una settimana la Dora Baltea perde oltre la metà della propria portata. Pur restando abbondante, cala anche il flusso del torrente Lys (6,60 metri cubi al secondo). Grazie a un maggio estremamente piovoso soprattutto nella parte meridionale ed occidentale della regione (+200% nei bacini di Pellice ed Alto Po), i corsi d’acqua del Piemonte mantengono livelli confortanti ed inusuali da tempo; molta pioggia si è registrata sui bacini dei fiumi Stura di Demonte, Tanaro, Varaita e Maira (tra +170% e +193%). Nel complesso, il surplus pluviometrico sulla regione si attesta all’80%, mentre il deficit nivale (SWE) si riduce a -18%; il livello della falda superficiale aumenta in tutta la regione, principalmente nel cuneese, anche se i livelli di soggiacenza delle acque sotterranee (la distanza tra il piano campagna e il livello dell'acqua di falda) permangono ampi (fonte: Arpa Piemonte).

In Lombardia è netta la ripresa del fiume Adda, la cui portata (mc/s 245) registra un livello superiore a quella del biennio 2021-2022; crescono anche i livelli di Serio e Oglio. Nella regione, il deficit delle riserve idriche si riduce al 16,4% quando solo un mese fa era superiore al 50%. In Veneto crescono i fiumi Piave, Bacchiglione e soprattutto Livenza; calano invece i livelli di Adige e Brenta. In Emilia-Romagna, i fiumi appenninici permangono ricchissimi d’acqua e spicca la performance della Secchia in forte crescita (mc/s 58,82); tra i bacini delle dighe piacentine, Mignano è praticamente colmo (99,8%), mentre Molato fatica a riempirsi (oggi è al 41,6%).