Osservatorio ANBI: la crisi climatica pregiudica ormai ogni previsione - Affaritaliani.it

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Osservatorio ANBI: la crisi climatica pregiudica ormai ogni previsione

di Redazione

Vincenzi (ANBI): "La Penisola paga lo scotto di un’inattesa accelerazione della crisi climatica, accentuata dall’imprevidenza del Paese"

Continua l’andamento “a fisarmonica” del fiume Po, condizionato dagli apporti derivanti da fenomeni pluviali: pur in forte calo, le portate in Piemonte si mantengono al di sopra delle medie storiche, mentre nei tratti lombardo ed emiliano le portate tornano sotto i livelli del periodo. In Liguria sono decrescenti i livelli dei fiumi Entella e Vara, mentre crescono quelli di Magra ed Argentina, che, a ponente, ha beneficiato finalmente di una piovosità superiore al resto della regione. In Toscana, dove in alcune zone è piovuto abbondantemente (in provincia di Pistoia, nel Chianti, nella Val d’Elsa, in Maremma, sull’Elba, sulle pendici del monte Amiata), alcuni fiumi hanno registrato un repentino aumento di portata (Arno, Sieve, Ombrone), superando i livelli medi mensili in anni recenti.

Nelle Marche si alzano in maniera consistente i livelli dei fiumi Potenza, Esino e Tronto, grazie alle forti piogge, di cui hanno beneficiato anche i bacini regionali, che attualmente raggiungono quasi il 98% del valore di riempimento autorizzato. In Umbria, nonostante la pioggia, il lago Trasimeno ristagna ormai da molto tempo al di sotto del metro sullo zero idrometrico (-m.1,07); in forte crescita, invece, sono i fiumi Tevere e Nera, così come positivo è l’andamento del Chiascio. Nel Lazio, i livelli dei laghi di Nemi e Bracciano sono in leggerissimo aumento (+ cm. 2). Cresce anche la Fiora, la cui portata (mc/s 15,59) è nettamente superiore alla media del periodo; sopra media sono anche Tevere (mc/s 168,7) ed Aniene (mc/s 25), mentre cala il livello del Liri. In Molise, il livello idrico nell’invaso della diga del Liscione registra un aumento di oltre un metro in un mese; lo scarto positivo tra il livello dello scorso anno e quello di quest’anno a maggio si attesta a m. 4,7 (fonte: Molise Acque).

In Campania, il fiume Volturno registra incrementi nelle sezioni prossime alla foce; cresce anche il livello del Sele, mentre cala, dopo gli exploit delle settimane scorse, il Garigliano, che comunque si mantiene ad una quota nettamente superiore al recente passato. In Basilicata, nonostante una riduzione dei volumi trattenuti nei bacini, il surplus d’acqua invasata rispetto all’anno scorso si amplia, superando i 52 milioni di metri cubi. In Puglia, ancora maggiore è il gap positivo dei volumi invasati dalle dighe a servizio del Tavoliere: + 62 milioni di metri cubi. Infine la Sardegna, dove gli invasi, grazie ad un incremento di 46 milioni di metri cubi d’acqua in 30 giorni, raggiungono il 79% del riempimento consentito, rimanendo però al di sotto delle quote registrate lo scorso anno.