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Toscana, ANBI: avviato il progetto per salvaguardare la riserva naturale della Diaccia Botrona
Vincenzi (ANBI): "Questa importante area naturalistica è un ulteriore esempio della minaccia rappresentata dall’ingressione del cuneo salino, conseguenza dell’innalzamento del livello dei mari"

ANBI: avviato progetto per salvare la Diaccia Botrona, importante area naturalistica minacciata dal cuneo salino e simbolo della Maremma nel mondo
Un importante passo avanti per la salvaguardia e il rilancio della riserva naturale della Diaccia Botrona. Il Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud ha ottenuto un finanziamento di 1.890.000 euro da Sviluppo Toscana per un progetto che mira al recupero e al miglioramento della circolazione idrica nell’area protetta. Si tratta di un intervento atteso da tempo, che consentirà di affrontare il problema della crescente salinizzazione, una minaccia per questo prezioso ecosistema della Maremma.
L’iniziativa prevede una gestione equilibrata del flusso idrico, regolando sia l’ingresso dell’acqua salata attraverso le maree, sia l’apporto di acque dolci provenienti dal canale Molla e dal trattamento delle acque reflue del depuratore di Castiglione della Pescaia. L’obiettivo è contrastare il degrado ambientale e ripristinare gli habitat tipici delle zone d’acqua dolce, molti dei quali sono scomparsi negli ultimi anni. Secondo le stime, saranno 92 tra habitat e specie di interesse comunitario a beneficiare di questa operazione, che interesserà un’area di 880 ettari.
“Questa importante area naturalistica è un ulteriore esempio della minaccia rappresentata dall’ingressione del cuneo salino, conseguenza dell’innalzamento del livello dei mari: nel mondo ci sono 87 milioni di ettari a rischio, di cui 8 nell’area mediterranea e quindi lungo le coste italiane che, in molta parte, sono sotto il livello marino ed esistono solo per la costante azione di pompaggio delle centinaia di centrali idrovore, gestite dai Consorzi di bonifica” evidenzia Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI).
“Migliorare la circolazione idrica nella riserva naturale", afferma Diego Martelli, tecnico ambientale di Cb6, che ha curato il progetto, "permetterà di contrastare la regressione ambientale dell’area, sempre più a rischio a causa dell'aumento della salinità, in particolare durante il periodo estivo e di recuperare alcuni habitat Natura 2000, tipici delle aree d’acqua dolce e che oggi sono totalmente scomparsi. Stimiamo che 92 tra habitat e specie di interesse comunitario potranno beneficiare di un intervento, che si estenderà su un’area di 880 ettari”.
L’intervento nella Diaccia Botrona prevede anche il ripristino dell’impianto di sollevamento idraulico connesso al depuratore di Castiglione della Pescaia, l’utilizzo di sistemi di fitodepurazione per migliorare la qualità delle acque, nuove opere idrauliche e interventi di consolidamento spondale attraverso tecniche di ingegneria naturalistica, come la piantumazione di specie arbustive.
“Ancora una volta, la soluzione proposta da un Consorzio di bonifica combina interventi idraulici e salvaguardia ambientale, utilizzando anche tecniche naturali come la fitodepurazione e nuove risorse come le acque depurate", aggiunge Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI. "Questo è conseguenza della nuova cultura, che permea il nostro mondo e che, proprio in Toscana, ha evidente espressione nella cosiddetta manutenzione gentile”.
Il Presidente del Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud, Federico Vanni, esprime grande soddisfazione per l’inizio di questo intervento, che si inserisce nelle strategie delineate dal Consiglio Europeo per il ripristino di almeno il 20% delle aree terrestri e marine entro il 2030. Anche Fabio Zappalorti, Direttore Generale del Consorzio, ribadisce l’importanza della collaborazione tra enti locali, comuni e associazioni per raggiungere l’obiettivo di recupero della riserva.
Il Sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, sottolinea il valore fondamentale della Diaccia Botrona per il territorio e considera il miglioramento della circolazione idrica un passo decisivo per garantirne la tutela nel lungo periodo. Anche la Sindaca di Castiglione della Pescaia, Elena Nappi, pone l’accento sull’importanza dell’acqua per l’equilibrio dell’ecosistema della riserva, definendola un tesoro di biodiversità senza eguali in Toscana e una risorsa strategica per l’economia locale.
Oltre alla conservazione ambientale, il progetto migliorerà anche la fruibilità della riserva. Verranno ripristinati sentieri con strutture in legno e ristrutturati i capanni di avvistamento, rendendo l’area più accessibile anche alle persone con disabilità. Un’azione concreta che unisce tutela ambientale e valorizzazione del patrimonio naturalistico della Maremma.