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I consumatori si ribellano alle pubblicità ingannevoli

Dal latte ai quasi ‘veri prosciutti’ è obbligo difendersi

Succede sempre più spesso in Spagna, ma pure in Italia e in Europa, ed allora è arrivato il momento per i consumatori di ribellarsi.

Di cosa stiamo parlando?

Delle tante pubblicità ingannevoli e pure false che ogni giorno entrano nelle case, nei supermercati in televisione raccontando di succhi di frutta che non sempre sono succhi di frutta al cento per cento, o di prosciutti che non sono del tutto prosciutti e pure di sconti che nascondono piccoli imbrogli.

 

La rivolta è partita dalla Spagna che, qualche giorno fa, per mano dell’Organizzazione dei Consumatori e degli Utenti (OCU) ha lanciato un’iniziativa per scoprire tutti questi messaggi ingannevoli. L’iniziativa si chiama ‘ diffondila con l’astag#e non nasconderla’.

Pubblicità ingannevole. Un indirizzo elettronico per denunciare

I consumatori avranno a loro disposizione un indirizzo elettronico dove mandare le proprie denunce che verranno controllate e gestite dal Comitato OCU.

 

#No Cuela (non nascondere) è la seconda campagna di protezione dei consumatori organizzata da Organizzazione dei Consumatori. Segue a ruota la prima iniziativa tesa a denunciare le ‘Etichette imbroglio’, principalmente per quanto riguarda i prodotti alimentari.         

In questo caso l’OCU ha confermato che queste pratiche , non sempre provocate da malintenzionati, ma spesso da ‘furbetti’, possono comunque essere pericolose per la salute del consumatore finale.

Pubblicità ingannevole. Molti casi di comunicazione distorta.

E i casi di ‘comunicazione distorta’ o messaggi non rispondenti alle aspettative non si sono certo fatti attendere.

Tra questi:

La marca ‘York’ venduta come prosciutto, prosciutto non lo è. Ocu ha scoperto che è un prodotto con carne di maiale lavorata come se fosse prosciutto ma con parti del maiale meno ‘nobili’.

 

E poi un paio di marche conosciute ( Granini e Don Simon) vendevano loro prodotti come succhi di frutta mentre in realtà solo il 50% del contenuto era frutta, il resto della buona acqua.

Pubblicità ingannevole. Campagna sconti un po' fumosa

E pochi giorni fa OCU ha allentato i consumatori riguardo la campagna ‘ Operazione sconto’ della Carrefour ritenuta meno chiara di quello che avrebbe dovuto essere.

Carrefour con questa iniziativa ha assicurato infatti di fare sconti fino ad un 80% su più di 10000 prodotti, con un 10% di sconto garantito.

Ma, secondo l’Organizzazione dei Consumatori, non si tratta di uno sconto diretto, ma di uno sconto che può essere usato soltanto la settimana successiva all’acquisto. Inoltre i prodotti della promozione sono segnalati ma l’acquirente conoscerà il loro prezzo solo alla cassa. Insomma, secondo OCU,  una comunicazione un po’ ‘nebbiosa’.

 

E ancora altre ‘chicche’ come il latte speciale per gli over 50, venduto nelle Asturie, con tutti i nutrimenti per quel target. Peccato che l’Organizzazione confermi che basta seguire una dieta corretta , indipendentemente dall’età, e non si ha bisogno di alcun latte dedicato che, fra l’altro costa un 30% in più di quello normale.

Ed infine uova da galline garantite essere state allevate all’aria aperta, mentre nella realtà di aperto avevano solo ‘il becco’ per lamentarsi.

 

Insomma casi ingannevoli che, pur non avendo i confini delle truffe vere e proprie, continuano a mantenere un ‘non rispetto’ di sua maestà il consumatore.