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Inghilterra-Danimarca: bufera sul rigore che vale la finale contro l'Italia
Due palloni in campo e il tuffo di Raheem Sterling, gli opinionisti concordi: "Il rigore non c'era assolutamente"
Il rigore grazie al quale l’Inghilterra ha battuto la Danimarca ai supplementari, conquistandosi la finale contro l’Italia, sta causando furiose polemiche. Non solo Raheem Sterling è sembrato andare a terra un po’ facilmente, ma in quel momento c’erano anche due palloni in campo.
Raheem Sterling, protagonista dell’azione, non ha dubbi: “Sono entrato in area e Maehle ha allungato la gamba toccando la mia, quindi era un rigore chiaro”. Tuttavia, i media inglesi la pensano molto diversamente. Il primo a parlare di un “rigore molto generoso” è stato Roy Keane, per molti anni capitano del Manchester United. “Non era rigore! Decisione molto, molto generosa”, ha detto l’irlandese.
Rivalità tra britannici? Non proprio. Anche Gary Neville, suo ex compagno nel Manchester United e per molti anni difensore della nazionale inglese, ammette: “Se dobbiamo essere onesti, nel caso avessero fischiato un rigore del genere contro di noi ora ci sentiremmo devastati”.
Categorico anche il francese Arsène Wenger, per due decenni allenatore dell’Arsenal: “Non era rigore. Non capisco perché in casi del genere l’arbitro non vada al VAR per rivedere l’azione. Ci vuole una certezza assoluta per prendere decisioni di questo tipo”.
Ian Wright, ex centravanti dell’Arsenal di Wenger e dell’Inghilterra, ha concordato sulla definizione di “rigore molto generoso”, pur aggiungendo che la nazionale di casa ha meritato “il colpo di fortuna” avendo giocato meglio degli avversari.
Peter Schmeichel è stato molto pesante nei confronti dell’arbitro: “Errore enorme. Se ne discuterà per molto tempo, perché non era per nulla rigore”. Certo, l’ex portiere del Manchester United è anche il papà di Kasper Schmeichel, battuto da Harry Kane dopo aver inizialmente respinto il discusso rigore, ma il suo non è “solo” il parere del diretto interessato. Schmeichel Senior era anche il portiere della Danimarca che nel 1992 vinse gli Europei da ripescata e vedere sfumare il sogno di un clamoroso bis in questo modo fa davvero male.