Innovazione
Digitale. Visioni di impresa e Industria 5.0, come cambia la quotidianità
La rivoluzione tecnologica che investe il nuovo modo di lavorare e la stessa esistenza. Il cambiamento culturale secondo Fabio De Felice e Antonella Petrillo
Ormai fa parte della nostra vita quotidiana e sta cambiando drasticamente le nostre abitudini. Di cittadini e della stessa organizzazione delle imprese. Una rivoluzione, quella tecnologica, che sta ridisegnando lo scenario ed i modelli organizzativi delle aziende fino ad adattarli al raggiungimento del nuovo business e alla stessa leadership. Individuare e delineare questi cambiamenti tecnologici, culturali, organizzativi, sociali, e manageriali è l’obiettivo che anima il nuovo libro di Fabio De Felice e Antonella Petrillo, “Effetto digitale. Visioni di impresa e Industria 5.0”, edito da McGraw-Hill. Sette capitoli in cui attraverso analisi e confronti con alcuni dei protagonisti dei radicali cambiamenti che hanno investito il nostro modo di lavorare, di produrre e condividere valore, la nostra stessa esistenza si parla di Industria 5.0, Tecnologie abilitanti, Intelligenza artificiale, Quantum Computing, Robotica e Bioeconomia nonché degli impatti delle nuove forme di organizzazione del lavoro sul piano sociale, dalla necessità di riformare i percorsi formativi ai pericoli di nuove forme di autoritarismo e disuguaglianza sociale. Che questi temi non siano appannaggio esclusivo di scienziati o filosofi, ma, piuttosto, che questi siano argomenti che ci riguardano tutti da vicino, lo abbiamo capito sin troppo bene in questi mesi. Il tentativo del testo proposto è proprio quello di coniugare aspetti tecnici legati alla tecnologia, con raffigurazioni e visualizzazioni di cambiamenti connessi al digitale che investono la nostra quotidianità e la trasformazione del mondo che ci circonda.
“Oggi -sottolinea Fabio De Felice, docente di Ingegneria degli Impianti industriali all’Università di Cassino, tra i massimi esperti italiani di digitalizzazione delle imprese, nonché fondatore di Protom,realtà imprenditoriale che è oggi la prima Kti (Knowledge & Technology Intensive) company italiana- stiamo assistendo alla più grande migrazione dell’umanità dallo spazio fisico newtoniano, a quello digitale. Lo abbiamo vissuto sulla nostra pelle durante il lockdown, quando a scuole e uffici chiusi solo chi ha avuto il privilegio di vivere nella “sfera digitale” ha potuto continuare a seguire corsi, sostenere esami, confrontarsi con colleghi, clienti e vendere prodotti. Pertanto che l’innovazione digitale sia distribuita in maniera capillare è una questione di civiltà prima ancora che di opportunità di sviluppo. Sono convinto che oggi l’Italia abbia una grande opportunità da cogliere per proiettarsi verso l’Industria 5.0. Industria che vede una completa compenetrazione tra il mondo fisico digitale e biologico. Dipende da noi. Dipende dal nostro cambiamento culturale di cittadini prima ancora che imprenditori, professionisti ed intellettuali. L’innovazione è come un processo latente, subliminale, carsico. Poi qualcosa a un certo punto funge da catalizzatore del cambiamento. E infine emerge in tutta la sua portata. Si potrebbe evocare il processo di ebollizione dell’acquaoppure il passaggio dall'acqua liquida al ghiaccio. Essa impiega un periodo relativamente lungo per solidificare. Le sue molecole iniziano a disporsi per un certo lasso di tempo in modo ordinato, formando un reticolo cristallino del congelamento. Ma la solidificazione avviene tutt’a un tratto, in maniera assai repentina”.
Accanto ad analisi delle principali tecnologie, sul loro impatto sui processi di produzione e sull’organizzazione del lavoro, il volume è arricchito da intervista ad alcuni dei protagonisti della rivoluzione in corso, tra i quali Alberto Baban (Venetwork/Confindustria), Luca Moschini (Laminazione Sottile), Paolo Boccardelli (Luiss), Roberto Pieraccini (Google), Enrico Pandian (frescofrigo), Marco Celani (Italianway), Maurizio Giubilato (Flexsim), Nicolò Nicolosi (Festo), Bruno Siciliano (Università Federico II), Silvia Bordin (InfiniteArea), John Saaty (Decision Lens), Maria Umar (Women's Digital League).