Sabino Frassà primo italiano a conseguire "Emmio"
La Fondazione Giorgio Pardi continua il suo forte lavoro per combattere la fuga di cervelli
LA FONDAZIONE GIORGIO PARDI CONTRO LA FUGA DI CERVELLI:
SABINO MARIA FRASSA’
E' IL PRIMO ITALIANO A CONSEGUIRE "EMMIO"
DI ONU & SDA BOCCONI PER
I MANAGER INTERNAZIONALI Di OGGI E DI DOMANI
La Fondazione Giorgio Pardi continua il suo forte lavoro per combattere la fuga di cervelli ed investire nei più talentosi giovani in Italia (oltre 100 in 8 anni).
Grazie alla Fondazione, Sabino Maria Frassà è così il primo e unico italiano (su 22 partecipanti) a conseguire il prestigioso master Executive EMMIO (Management of International Organizations), frutto della sinergia tra SDA Bocconi e ONU (International Training Center of the International Labour Organisation - ITCILO; United Nations System Staff College - UNSSC) per formare i manager internazionali di oggi e di domani.
22 professionisti provenienti da 19 Paesi (dal Giappone alla Guinea, all'Uruguay, dai 30 ai 50 anni) con significative esperienze lavorative internazionali (19 funzionari ONU, 3 rappresentanti di ONG e settore non profit con alle spalle almeno 10 anni di esperienza), per 9 mesi si sono confrontati su come e cosa fare per un Mondo migliore, in un contesto socio-politico sempre più complesso. Una sfida non facile, che può essere colta in primo luogo da chi opera all'interno di organismi internazionali e non profit.
Come ricorda Greta Nasi, Direttore del Master, "Le organizzazioni internazionali giocano un ruolo cruciale in un contesto globale in continuo cambiamento. Il master EMMIO si pone l'obiettivo di fornire ai "public servants" internazionali strumenti e competenze intra-inter settoriali, che gli consentano di affrontare al meglio le sfide di oggi e di domani"
Sabino Maria Frassà, riguardo la sua esperienza in EMMIO, conclude "Il Mondo lo si cambia in primo luogo dal di dentro. Questo è lo spirito di EMMIO che ha promosso per 9 mesi a Milano il confronto di colleghi e docenti internazionali su come ognuno di noi possa realmente contribuire ad affrontare proattivamente le sfide post-globalizzazione di oggi: crisi economica, fame nel mondo, inquinamento.Tanti gli spunti di riflessione, primo tra tutti la necessità e conferma che l'unione (pubblico-privato-non profit) sia l'uni chiave possibile per un futuro reale e migliore"
Sabino Maria Frassà, originario di Ivrea, nasce il 4 aprile 1985. Consegue la laurea magistrale (110 lode) in Economia delle Amministrazioni Pubbliche e Istituzioni internazionali all'Università Luigi Bocconi. Dopo aver conseguito un master in CSR (Corporate Social Responsibility) a Ginevra, ha ricoperto ruoli gestionali di crescente responsabilità (nel settore profit e non-profit) fino a divenire Segretario Generale della Fondazione Giorgio Pardi. Nel 2015 Sabino Maria Frassà porta la Fondazione Giorgio Pardi ad essere uno dei partner scientifici di Padiglione Italia all'interno di EXPO 2015. Nello stesso anno vince il premio come migliore giovane ricercatore nell'ambito della nutrizione umana in Italia (conferito dalla SINU).
Grande appassionato d'arte, dopo aver studiato a Milano e Londra, è stato tra i fondatori del Premio cramum per l'arte contemporanea, di cui dirigerà anche la V edizione (2017). Ha curato diverse mostre e pubblicazioni in Italia e all'estero.
FONDAZIONE GIORGIO PARDI
La Fondazione Giorgio Pardi lavora dal 2008 per migliorare la qualità della vita delle nuove generazioni. L’ente non-profit che ricorda l’opera del Professor Giorgio Pardi, combatte la fuga di cervelli e sostiene i migliori giovani italiani (più di 100 in 8 anni). "Sapere, Saper Fare, Saper Essere. Gli italiani devono imparare a superare le divergenze e fare squadra per affrontare con successo un mondo sempre più complesso." Nel 2015 la Fondazione Giorgio Pardi è tra i partner scientifici di Padiglione Italia all'interno di EXPO 2015.
http://amanutricresci.com/fondazione-giorgio-pardi-an/
EMMIO di SDA Bocconi
EMMIO è un master executive ideato da SDA Bocconi rivolto a professionisti in ambito pubblico-internazionale, che affrontano sfide sempre più complesse e mutevoli (i partecipanti nel 2016 hanno un'esperienza in media di 11 anni). L'obiettivo è quello di fornire capacità di agire strategicamente sugli scenari internazionali, sviluppando la loro attitudine all'efficacia ed efficienza. L'obiettivo finale è quindi quello di preparare al meglio i nuovi manager internazionali di oggi e di domani.