Istat, Paolo Capone, UGL: “Governo favorisca contratti a tempo indeterminato"
Il Segretario Generale dell'UGL, Paolo Capone, commenta i dati Istat sull'occupazione: bene il Decreto Dignità, ma ora bisogna agevolare l'indeterminato
L'Istat annuncia un'inversione di tendenza sull'occupazione, con un incremento di 387 mila occupati. "Il Governo proceda su questa strada", commenta Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL.
L'Istat ha rilasciato le statistiche flash sul mercato del lavoro. L'andamento tendenziale mostra un incremento di 387 mila occupati (+1,7% in un anno), concentrata tra i dipendenti a termine a fronte del calo di quelli a tempo indeterminato (+390 mila e -33 mila, rispettivamente) e della crescita degli indipendenti (+30 mila).
“Non possiamo gridare al miracolo, ma di sicuro gli ultimi dati Istat lasciano intravedere una ripresa del Paese, con il numero degli occupati che aumenta e torna ai livelli pre-crisi del 2008. È una crescita veloce, tant’è che si parla di 387mila occupati (+1,7% in un anno), mentre nel secondo trimestre del 2018 il tasso di disoccupazione scende al 10,7% e tocca il livello minimo da sei anni", commenta in una nota Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL.
"È presto per dirlo, ma siamo probabilmente, di fronte a un’inversione di tendenza che per anni ci ha restituito una triste fotografia socioeconomica del Paese, a danno dei lavoratori e del sistema welfare. Auspico che il Governo, grazie anche ai nuovi provvedimenti legislativi proceda lungo questa strada del cambiamento. Siamo certi che il Decreto Dignità rappresenterà una stangata ai contratti a termine e al lavoro precario. In questo senso, bisogna provvedere a favorire l’aumento dei consumi e l’incremento dei contratti a tempo indeterminato, anche attraverso nuovi incentivi per le aziende”, conclude il sindacalista di UGL.
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