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Candido oggi è un rider sfruttato in una società sopraffatta dalla tecnologia
Un imminente futuro fa da cornice a un mondo nel quale la tecnologia, invece che emancipare il genere umano, ha moltiplicato a livello esponenziale lo sfruttamento e le diseguaglianze sociali, arrivando a esercitare un controllo asfissiante sull’esistenza degli uomini. Candido torna dal passato del capolavoro filosofico di Voltaire, stavolta nei panni di un rider che, per guadagnarsi da vivere, pedala senza sosta su e giù per la città al soldo dei colossi del delivery.
Un misterioso algoritmo, che tutto sorveglia e tutto stabilisce, è il sovrano indiscusso, sostenuto con forza da un novello Pangloss che appare sotto forma di ologramma sulle facciate dei palazzi e la cui voce riecheggia in ogni angolo della città per ribadire il potente mantra: “Tutto va bene”. Ben presto però l’ottimismo di Candido si affievolisce scontrandosi con la dura realtà quotidiana: un lavoro sfiancante e uno stipendio che non basta mai; una madre di cui occuparsi e una casa che cade a pezzi; un amore virtuale che non può dargli ciò che lui davvero desidera.
Una serie di tragicomici eventi fa maturare in lui il disincanto ed esplode la rabbia di chi si accorge di essere solo una minuscola parte di un ingranaggio di una società al collasso nella quale solo i più ricchi possono sopravvivere.
Candido – dal cui concept è ispirato un film recentemente co-prodotto dal collettivo I Diavoli – ribalta l’entusiasmo dei tecno-utopisti per restituire al lettore le brucianti contraddizioni del capitalismo contemporaneo, di un florido avvenire che poteva essere e, a quanto pare, non è.
Gli autori
Guido Maria Brera
Nel 1999, non ancora trentenne, è fra i tre soci fondatori del Gruppo Kairos. A più riprese tra i migliori gestori hedge d’Europa, oggi è capo degli investimenti del Gruppo Kairos Julius Baer. Nel 2014 ha pubblicato il romanzo I Diavoli. La Finanza Raccontata dalla sua Scatola Nera, best seller da cui è stata tratta la serie tv di enorme successo su Sky con Patrick Dempsey e Alessandro Borghi. Nel 2017, con il premio Strega Edoardo Nesi, per La nave di Teseo ha scritto Tutto è in Frantumi e Danza. Del 2020 è invece La fine del tempo edito sempre da La Nave di Teseo.
Collettivo i Diavoli
Il collettivo I Diavoli è un laboratorio di narrazioni nato sul web per espandere l’universo dell’omonimo romanzo di Guido Maria Brera (Rizzoli, 2014). Col tempo, l’ensemble – che mischia competenze e saperi diversi – ha sperimentato molteplici forme di scrittura spaziando dalla fiction alla fact fiction, dal reportage narrativo alla saggistica disinvolta e pop.
“Informare raccontando” è la formula che restituisce il senso di un’attività di produzione on line e non solo, volta a raccontare i grandi eventi di questo tempo, esplorando i territori, fisici e virtuali, che compongono l’articolato scenario della contemporaneità, e affrontando temi come la flessibilità, la cybercultura, l’hackeraggio, il trading, le politiche monetarie, l’automazione, il controllo, le trasformazioni urbanistiche, la gig economy, la questione ambientali.
Il collettivo è un osservatorio multidisciplinare che legge tra le righe del presente per cogliere le tendenze future, muovendosi tra le mille pieghe dell’immaginario.