Libri & Editori

Coronavirus. Fase 2, 700 scrittori siciliani: "Salvate editori indipendenti"

"Non permettiamo che la piccola e media editoria possa non tornare a esserci dopo questo terribile momento"

L'appello degli scrittori siciliani a sostegno della cultura e delle case editrici indipendenti

Un manifesto che unisce circa 700 scrittori siciliani a sostegno della cultura e delle loro case editrici. Hanno scelto di unirsi firmando un documento che fotografa lo stato attuale della cultura e del mondo editoriale dell'Isola in questo difficile momento storico. È stata Mari Albanese, autrice di Navarra Editore, a proporre la stesura di un testo che mettesse assieme tutte le realtà culturali. Attraverso un tam tam veloce, in meno di 24 ore, a rispondere sono stati in oltre 500, tra scrittrici e scrittori siciliani - da Roberto Alaimo a Stefania Auci - presto diventati 700, per sposare l'appello a sostegno delle loro case editrici. Il manifesto si coniuga con la proposta avanzata, pochi giorni fa, da 50 editori indipendenti all'Assemblea regionale siciliana e che andrà in discussione all'interno della Finanziaria della Giunta Musumeci. Tante sono state le firme di figure di primo piano della scrittura siciliana a sostegno del mondo editoriale, inteso come "avamposto a difesa della nostra cultura e del nostro sapere". 

"Fiere, festival...non potranno mai essere sostituiti dalle modalità social"

Le case editrici indipendenti, imprese culturali coraggiose, si legge nel manifesto, "stanno pagando un prezzo altissimo e la ripresa sarà molto dura sia per loro che per noi. Una casa editrice è come una famiglia, un libro che vede la luce è una creatura di cui prendersi cura fino a farle spiccare il volo". Tutto questo ha subito un arresto. Fiere, Festival ed eventi sono stati annullati, occasioni mancate che "non potranno mai essere sostituite dai mille modi social che noi, stiamo portando avanti per rimanere accanto alle nostre lettrici e ai nostri lettori. Ci uniamo pertanto alla battaglia del nostro mondo editoriale, che poi ci appartiene come una seconda pelle, siamo al loro fianco in questo momento difficile". Quel mondo che "non si regge sui grandi numeri, sui nomi importanti, sulla pubblicità che spesso annienta i rapporti sociali, ma che ha il coraggio di far crescere i sogni e di investire nella bella scrittura, in quel segmento di bellezza che spesso rimane in penombra, offuscato dalle copertine patinate messe in vetrina". Un appello alle istituzioni, alle librerie, "alla sensibilità delle tante donne e dei tanti uomini che amano la lettura invitandoli a sostenerci. Comprare un nostro libro, regalarlo o consigliarlo è un atto d’amore ed un’esperienza unica per chi ancora desidera meravigliarsi dinanzi alla scoperta.  Aiutateci, sostenete le vostre autrici e i vostri autori siciliani, divulgate la bellezza che la nostra terra è ancora in grado di donarci. Non permettiamo che la piccola e media editoria possa non tornare ad esserci dopo questo terribile momento".