Libri & Editori
Donato Carrisi è il re delle librerie: romanzo e favola già bestseller
“La casa delle luci” ed “Eva e la sedia vuota” sono tra i libri più venduti durante le festività natalizie, entrambi editi da Longanesi
Un romanzo e una favola. Ecco come Donato Carrisi ha stregato ancora una volta i lettori di tutta Italia, dominando le classifiche di vendita negli ultimi mesi del 2022
Chi nel periodo natalizio entrava in una qualunque libreria d’Italia non aveva bisogno di cercare troppo per trovare lui, Donato Carrisi, uno degli autori più venduti e anche più prolifici del nostro Paese. Quest’anno sono arrivati in commercio quasi insieme, poco prima dell’inizio delle festività, il nuovo romanzo La casa delle luci e un libricino dal titolo Eva e la sedia vuota, entrambi editi da Longanesi. Consigliamo ai nostri lettori di acquistarli insieme, non perché risultino incompiuti se presi singolarmente, ma in considerazione del fatto che le due opere sono strettamente correlate: Eva è infatti la protagonista de La casa delle luci. Vediamo di scoprire qualcosa in più su entrambi, iniziando dal romanzo.
La casa delle luci è un libro adatto a chi ama tenere alto il tasso di adrenalina e suspense, ma anche a chi non si lascia spaventare da una storia che intreccia mistero ad esoterismo, ipnosi, psicologia, sovrannaturale. Eva, protagonista tanto del romanzo quanto della fiaba illustrata, è una bambina che vive sola in un’inquietante casa in cima a una collina; o meglio, non del tutto sola: con lei ci sono una governante e una ragazza finlandese temporaneamente in zona per un’esperienza alla pari. Da qualche tempo, tuttavia, alle tre donne si è unito l’amico immaginario di Eva, che come potrete immaginare non è affatto un bambino di fantasia innocuo, tipico fenomeno di una certa fase di crescita. La voce che attraverso Eva parla all’uomo in ascolto appartiene a qualcuno che conosce, sa la verità… è forse esistito? E perché svela particolari segreti circa il passato del celebre ipnotista chiamato ad occuparsi di lui?
Occorre a questo punto precisare che l’ipnotista Pietro Gerber non è alla sua prima apparizione: chi segue Carrisi con un po’ di costanza saprà che l’autore ha dato vita a un vero e proprio ciclo incentrato sul personaggio dell’addormentatore di bambini, che qui sta passando un periodo difficile a causa della separazione dalla moglie e dal figlio. Dopo La casa delle voci e La casa senza ricordi, stavolta lui stesso viene messo a dura prova dall’amico immaginario di Eva, il quale sembra sapere che cosa accadde davvero in quel lontano 1997, anno cruciale per Pietro. È così che il confine tra mondo dei vivi e dei morti si fa incerto, forze oscure permeano l’atmosfera del romanzo e la trama diventa sempre più avvincente, ammesso che non abbiate paura di proseguire.
Sono tanti i temi che Carrisi affronta in questo romanzo ricco e coinvolgente, così come numerosi sono i fili della trama che si intrecciano tra loro, rendendo quest’opera un mosaico di fatti, emozioni, attimi di sospensione e colpi di scena, domande che si aprono e risposte che sorprendono. Non è di certo semplice confezionare un libro del genere, ma ancora una volta Carrisi si mostra abile, mettendo peraltro alla prova sé stesso e la sua capacità di evolversi, senza mai ripetere il format a cui deve il successo, a cominciare da La ragazza della nebbia o L’uomo del labirinto. Migliora – se possibile – anche la narrativa: fluida, veloce, scattante per stare al ritmo con i capitoli incalzanti, all’apparenza semplice e lineare, molto probabilmente studiata con accuratezza per dare un tocco di eleganza al tutto, senza però disturbare gli avvenimenti e i personaggi, veri protagonisti di ogni opera firmata da Donato Carrisi.
Di tutt’altra natura è il libricino Eva e la sedia vuota, che si costituisce di poche frasi accompagnate dalle illustrazioni in bianco e nero di Paolo d’Altan. Disegnatore per l’editoria d’infanzia e destinata ai ragazzi, Paolo collabora da anni con le principali case editrici italiane e la sua arte è ormai ampiamente apprezzata anche all’estero, avendo partecipato a mostre internazionali e ricevuto validi riconoscimenti, tra cui ricordiamo il Premio Andersen come miglior illustratore. Questo libretto in bianco e nero è pensato per il pubblico dei più piccoli, ma non è soltanto ad essi che si rivolge: nel corso delle festività natalizie è stato infatti regalato anche a molti adulti, specialmente se fan di Carrisi.
Dunque un modo diverso di raccontare la stessa storia – seppur semplificata e sintetizzata in poche pagine – attraverso un altro linguaggio: quello delle immagini, dei dialoghi, ma soprattutto dell’immaginazione, dal momento che chi legge è stimolato a creare da sé quei dettagli che troviamo invece nel romanzo, o magari a declinare la trama in maniera soggettiva, interagendo quindi in modo attivo. Di certo, è un’idea originale affiancare al libro tradizionale questa favola illustrata in bianco e nero, motivo per cui – come già detto – suggeriamo di riporli insieme nella propria libreria.