Libri & Editori
“Emigrazioni oniriche”: saggi sull’arte a cura di Giorgio Manganelli
Continua l’opera di pubblicazione degli scritti di Giorgio Manganelli da parte di Adelphi
Emigrazioni oniriche, da poco nelle librerie pubblicato da Adelphi, è una raccolta di saggi e articoli scritti nell’arco di una vita, nei quali Manganelli si occupa di arti visive. Come dice Andrea Cortellessa, curatore del volume, la pubblicazione di Emigrazioni oniriche è più che mai importante e necessaria, perché la passione per le arti visive, in particolare la pittura, accompagna Manganelli fin dall’inizio della sua carriera. Attraverso questi scritti è così possibile seguire il percorso e la maturazione del pensiero di Manganelli, una sorta di viaggio parallelo rispetto a quello che lo scrittore compie nel campo della letteratura. Si tratta per la maggior parte di testi brevi – di “improvvisi” – nei quali l’autore scatena il proprio virtuosismo stilistico ed estro creativo.
Il rapporto con le immagini non è quasi mai giocoso; è anzi spesso angosciante o persecutorio, perché Manganelli riconosce il potere intrinseco delle immagini stesse, i sortilegi di cui sono custodi, la violenza sull’osservatore di cui sono capaci. I pittori non sono più i testimoni della realtà, come vuole la storia dell’arte, ma diventano dei mistificatori, dei creatori di figure apparenti, illusorietà in cui albergano fantasmi e apparizioni. Poco importa che molti di questi spettri siano proiezioni dello stesso Manganelli, il quale spesso usa le opere come schermi magici sui quali trasferire le proprie idee e ossessioni.