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Fontana, Kehlmann, Nevo, Parrella, Shafak finalisti del Premio Lattes Grinzane

La somma da sempre destinata a un autore di fama internazionale quest’anno sarà devoluta alla Protezione Civile impegnata nell’emergenza sanitaria Covid-19

Premio Lattes Grinzane 2020, i finalisti

Giorgio Fontana, Daniel Kehlmann (Germania), Eshkol Nevo (Israele), Valeria Parrella, Elif Shafak (Turchia)
sono i finalisti del Premio Lattes Grinzane 2020.
Da Trieste a Lampedusa, gli studenti delle Giurie Scolastiche leggeranno poi i cinque romanzi finalisti per votare a ottobre il vincitore 2020.

Giorgio Fontana con Prima di noi (Sellerio), Daniel Kehlmann (Germania) con Il re, il cuoco e il buffone (traduzione di Monica Pesetti; Feltrinelli), Eshkol Nevo (Israele) con L’ultima intervista (traduzione di Raffaella Scardi; Neri Pozza), Valeria Parrella con Almarina (Einaudi) ed Elif Shafak (Turchia) con I miei ultimi 10 minuti e 38 secondi in questo strano mondo (traduzione di Daniele A. Gewurz e Isabella Zani; Rizzoli) sono i finalisti del Premio di quest'anno, riconoscimento internazionale giunto alla decima edizione, che fa concorrere insieme autori italiani e stranieri ed è dedicato ai migliori libri di narrativa pubblicati nell’ultimo anno.

La somma di 10.000 euro andrà alla Protezione Civile

Il Premio Speciale Lattes Grinzane, da sempre dedicato a un autore internazionale che nel corso del tempo abbia riscosso condivisi apprezzamenti di critica e di pubblico, in questo anno drammatico che vede il pianeta duramente colpito dalla diffusione del contagio da Covid-19, viene riconosciuto alla Protezione Civile italiana. La somma di 10.000 euro, di consueto destinata a una scrittrice o a uno scrittore internazionale (come Haruki Murakami nel 2019, Ian McEwan nel 2017, Amos Oz nel 2016, Javier Marías nel 2015), sarà devoluta all'ente impegnato nell'emergenza sanitaria Covid-19.

La giuria tecnica

I cinque romanzi finalisti sono stati scelti dalla Giuria Tecnica: il presidente Gian Luigi Beccaria (linguista, critico letterario e saggista), Valter Boggione (docente), Vittorio Coletti (linguista e consigliere dell'Accademia della Crusca), Giulio Ferroni (critico letterario e studioso della letteratura italiana), Loredana Lipperini (scrittrice, giornalista, conduttrice radiofonica), Bruno Luverà (giornalista), Alessandro Mari (scrittore ed editor), Romano Montroni (presidente del Centro per il libro e la lettura), Laura Pariani (scrittrice), Lara Ricci (giornalista culturale) e Bruno Ventavoli (giornalista, critico letterario).

Le dichiarazioni della Fondazione Bottari Lattes e della giuria tecnica 

"Insieme con la Giuria Tecnica" spiega Caterina Bottari Lattes, presidente della Fondazione Bottari Lattes "ho deciso di donare alla Protezione Civile la somma che ogni anno è destinata alla vincitrice o al vincitore del Premio Speciale Lattes Grinzane, per ringraziare dell’immenso lavoro che tutte le strutture dell’ente svolgono e stanno continuando a svolgere, in questa drammatica emergenza sanitaria. La mia gratitudine e riconoscenza, e quelle di tutti i miei collaboratori, vanno a operatori, professionisti, volontari, medici e infermieri che si sacrificano per salvare le nostre vite. Il loro coraggio, la loro passone civile e il loro altruismo sono un esempio per tutti noi. E desidero ricordare con profonda commozione tutti coloro che hanno perso la vita per questo impegno straordinario".

"In questo momento di universale sofferenza e difficoltà", spiega la Giuria Tecnica nella motivazione al Premio Speciale Lattes Grinzane "abbiamo deciso, d’accordo con Caterina Bottari Lattes, di interrompere per un anno l’assegnazione del Premio alla carriera a uno scrittore di valore e fama mondiali, per assegnarlo alla Protezione Civile. Non si tratta di una svalutazione della lettura e della cultura di fronte alle ragioni della vita biologica: crediamo anzi che il lungo periodo di reclusione sia stato un’occasione importante non soltanto per riprendere in mano i libri come oggetto di compagnia, ma per riflettere attraverso di essi sulla bellezza e sui limiti della condizione umana. Si tratta invece di una compartecipazione più stretta, di una condivisione doverosa e per certi versi inevitabile con il nostro Paese, con le sofferenze e i bisogni degli uomini, di cui la letteratura e la cultura non possono non farsi carico. Intorno alla Protezione Civile si sono raccolti, in questi mesi, tutti gli sforzi dell’Italia per rispondere all’emergenza: intorno alla Protezione Civile intendiamo raccoglierci anche noi con il nostro Premio, per testimoniare che anche la letteratura può e deve contribuire a costruire un nuovo futuro".

A proposito dei finalisti 

"Per la cinquina del Premio Lattes Grinzane 2020" spiega la Giuria Tecnica "sono stati scelti romanzi che abbracciano ambiti, generi e temi diversi, ma sempre attenti a esplorare la realtà, i sentimenti, l’umanità nella loro complessità, tra passato e presente, per cercare di fornire chiavi interpretative alle azioni dell’uomo sia quando si muove nella sfera privata sia quando lo scenario si fa collettivo".

Giorgio Fontana è finalista con Prima di noi (Sellerio): epopea di una famiglia del Nord Italia, i Sartori, attraverso quattro generazioni tra inizio Novecento e il tempo presente, in cui l’autore intreccia le vicende dei singoli con la grande Storia, partendo dalla disfatta di Caporetto e arrivando fino al 2012.

Daniel Kehlmann (Germania) è finalista con Il re, il cuoco e il buffone (traduzione di Monica Pesetti; Feltrinelli): ambientato nel XVII secolo durante la Guerra dei Trent’anni, tra politica e potere, fame e guerre, conflitti e devastazioni, ricostruisce con talento ironico la figura del più grande inventore di burle del Medioevo mitteleuropeo, Tyll Elenspiegel, ritessendo anche un’amara metafora del mondo odierno.

Eshkol Nevo (Israele) è finalista con L’ultima intervista (traduzione di Raffaella Scardi; Neri Pozza): romanzo costruito sotto forma di intervista a un sito internet, in cui uno scrittore decide di rispondere alle domande di un giornalista con totale onestà, mettendosi a nudo (da segnalare alcune sue pagine dedicate all’esercizio della scrittura come via di fuga da domande e situazioni più stringenti e tragiche).

Valeria Parrella è finalista con Almarina (Einaudi): racconto intimo di espiazioni e di desiderio di ricominciare, è la storia dell’incontro nel carcere minorile di Nisida fra Elisabetta, insegnante di matematica cinquantenne, e Almarina, ragazza romena di sedici anni con alle spalle una storia di violenza familiare.

Elif Shafak (Turchia) è finalista con I miei ultimi 10 minuti e 38 secondi in questo strano mondo (traduzione di Daniele A. Gewurz e Isabella Zani; Rizzoli): appassionata storia di Leila, prostituta turca in fin di vita, che nell’attimo immediatamente successivo alla sua brutale morte rivive alcuni momenti della propria esistenza, tra sapori, ricordi, profumi, e muore in una città lacerata che sogna la libertà.

Le tappe del premio e le  giurie scolastiche

La parola passerà ora ai giovani: i cinque libri finalisti saranno letti, discussi e votati da studenti delle Giurie Scolastiche presenti in diversi istituti italiani e in una scuola di Parigi. Variano a ogni edizione per permettere una più ampia partecipazione al progetto e alla lettura. A ottobre i loro voti decideranno il vincitore.

"Il nostro Premio si rivolge in maniera privilegiata ai giovani, nell’ottica di una crescita che trova nella lettura e nel dibattito delle idee e nella ricerca della bellezza gli strumenti per comprendere e interagire con il mondo".

Le ventiquattro scuole che fanno parte delle Giurie Scolastiche 2020 sono: Istituto di Istruzione Superiore “G. Govone” di Alba (Cuneo), segnalato da Banca d‘Alba; Liceo Ginnasio di Stato “Francesco Scaduto” di Bagheria (Palermo); Istituto di Istruzione Superiore “M. Pagano” di Campobasso; Liceo “Luigi Garofano” di Capua (Caserta); Istituto di Istruzione Superiore "La Rosa Bianca" di Cavalese (Trento); Istituto di Istruzione Superiore “Cataldo Agostinelli” di Ceglie Messapica (Brindisi); Liceo Classico Statale “G. Cevolani” di Cento (Ferrara); Liceo Scientifico "Giandomenico Cassini" di Genova; Istituto Omnicomprensivo "Luigi Pirandello" di Lampedusa (Agrigento); Liceo Classico Statale “A. Manzoni” di Lecco; Liceo Classico – Linguistico “G. Leopardi” di Macerata; Istituto di Istruzione Superiore Statale “Carlo Alberto Dalla Chiesa” di Montefiascone (Viterbo); Liceo Classico Statale “A. Gramsci” di Olbia; Liceo Scientifico “Michelangelo Grigoletti” di Pordenone; Liceo Classico “Quinto Orazio Flacco” di Potenza; Istituto di Istruzione Superiore “Arimondi – Eula” di Savigliano (Cuneo); Istituto di Istruzione Superiore “Sansi – Leonardi – Volta” di Spoleto (Perugia); Liceo Classico “Francesco Corradini” di Thiene (Vicenza); Liceo Classico Statale “Massimo D’Azeglio” di Torino; Liceo “Carducci – Dante” di Trieste; Istituto di Istruzione Superiore “Lagrangia” di Vercelli; Liceo Classico “G. Carducci” di Viareggio (Lucca); Istituto di Istruzione Superiore “Morelli – Colao” di Vibo Valentia; Istituto Statale Italiano "Leonardo da Vinci" di Parigi.

I finalisti ricevono un premio di 2.500 euro ciascuno e al vincitore va un ulteriore premio di 2.500 euro.

I vincitori delle passate edizioni del Premio Lattes Grinzane sono stati: Alessandro Perissinotto nel 2019 (Mondadori); Yu Hua nel 2018 (Feltrinelli); Laurent Mauvignier nel 2017 (Feltrinelli); Joachim Meyerhoff nel 2016 (Marsilio); Morten Brask nel 2015 (Iperborea); Andrew Sean Greer nel 2014 (Bompiani); Melania Mazzucco nel 2013 (Einaudi); Romana Petri nel 2012 (Longanesi); Colum McCann nel 2011 (Rizzoli).

Le giornate dedicate agli scrittori e alla loro premiazione sono previste per venerdì 9 e sabato 10 ottobre 2020 nelle Langhe. Lo spoglio dei voti delle Giurie Scolastiche per proclamare il vincitore avverrà nel corso della cerimonia finale sabato 10 ottobre 2020 al Castello di Grinzane Cavour (Cn) alle ore 16.30.