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Libri & Editori
I 5 libri da leggere nell'inverno 2021, tra bestseller e grandi autori
 

Punto pieno di Simonetta Hornby Agnello (Feltrinelli)

Chi ha amato La ricamatrice di Winchester di Tracy Chevalier non potrà farà a meno di appassionarsi anche a questa storia, ambientata però nella Sicilia del secondo dopoguerra. Come da suo stile e abitudine, una volta ancora Simonetta Hornby Agnello ci immerge nelle atmosfere di una parte d’Italia che è sempre rimasta a sé stante, ancor più se torniamo indietro di una cinquantina d’anni. Il contesto storico è affascinante e realistico, con dettagli che ci lasciano intuire il grande lavoro di ricerca alle spalle di questo libro; tuttavia, quando si inizia a scorrere le pagine, è la storia che assorbe ogni pensiero: un omicidio, insabbiato dal figlio illegittimo del barone Sorci, è il pretesto da cui prendono avvio una serie di vicende aventi come protagonista la già nota famiglia Sorci

Va infatti detto che Punto pieno è il terzo e ultimo volume di una trilogia siciliana iniziata con Caffè amaro, proseguita con Piano nobile e conclusasi con questo ultimo libro. In tre opere diverse la Hornby Agnello ripercorre tutto il Novecento d’Italia e, nello specifico, della Sicilia, seguendo le vicissitudini dapprima della bella Maria, poi della famiglia Sorci con tutti i suoi stravaganti personaggi che si muovono attorno alla figura centrale del barone, infine delle cosiddette Tre Sagge. Bisogna però precisare che chi non abbia ancora letto i primi due titoli della trilogia non deve lasciarsi scoraggiare, poiché il romanzo si apprezza benissimo anche come opera a sé stante

Questa volta l’interesse dell’autrice è quello di riportare alla luce la pratica del ricamo, molto sentita all’epoca: riesce a farlo raccontando per l’appunto la storia delle Tre Sagge – ovvero le zie così soprannominate dai Sorci –, le quali fondarono nella sagrestia della chiesa dei Santi Scalzi il Circolo del Punto Pieno. È, quest’ultimo, non soltanto un luogo in cui la creatività e l’arte del ricamo prende vita giorno dopo giorno, grazie a un lavoro incessante e molta pazienza, ma anche un centro di ritrovo in cui si genera una particolare sorellanza tra donne. In una società in cui il ruolo femminile è secondario, un simile circolo ridà valore al gentil sesso, facendo emergere confessioni, segreti, solidarietà e traumi tanto personali quanto sociali, che ci portano a sentire le protagoniste di un’epoca ormai lontana quanto mai moderne, a noi vicine.  

Lo consiglio perché: oltre ad essere un ottimo romanzo storico con un’ambientazione interessante e curata, rientra appieno nel filone della narrativa per le donne, a favore di un sempre crescente femminismo e della rivalutazione del ruolo che le mogli, le madri e persino le “zitelle” hanno avuto nel nostro passato. Ovviamente da non perdere per chi ha già letto i primi due volumi della saga.

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