Libri & Editori

I 5 libri da leggere nell'inverno 2021, tra bestseller e grandi autori

di Chiara Giacobelli

Affaritaliani.it ha selezionato per voi 5 titoli da non perdere in questa stagione invernale, decidendo stavolta di dare spazio ai grandi autori bestseller

I rondoni di Fernando Aramburu (Guanda)

Mettetevi comodi in poltrona e preparatevi a partire per un viaggio commovente, profondo, così intenso da entrare nell’animo del lettore e restarci per parecchio tempo. In questo lungo ma mai noioso romanzo edito da Guanda, lo scrittore Fernando Aramburu, che abbiamo imparato a conoscere ed apprezzare grazie al bestseller Patria, racconta la storia di un professore di filosofia che non è né depresso né folle, ma semplicemente stanco di vivere

All’età di 54 anni, il bilancio della sua esistenza non è affatto positivo: poche – se non scarse – le soddisfazioni professionali, un matrimonio deludente, un figlio problematico e nessuna vera ragione per continuare a svegliarsi la mattina: sono lontani i tempi delle gioie, della felicità, degli affanni, dei sorrisi e della passione, eppure ci sono stati, anche se adesso sembrano appartenere a un altro uomo. 

Così, Toni decide di fare due cose: la prima è abbandonare durante le sue passeggiate in giro per Madrid con l’amata cagnolina Pepa oggetti e ricordi che hanno permeato il suo vissuto, nell’intenzione di distaccarsi dalla vita; quelle cose presto non gli serviranno più, perciò tanto vale disfarsene e sperare che trovino una migliore casa. La seconda è scrivere un diario dove estrapolare e immortalare come delle fotografie momenti del suo passato; ed è proprio da questa seconda attività che riemergeranno a poco a poco, in maniera prepotente, le emozioni e i sogni messi da parte, fino a quando quella speranza a cui ormai aveva imparato a rinunciare si farà di nuovo strada nel suo cuore, dapprima timidamente, poi in maniera sempre più intensa. 

I rondoni è una storia intimista e al contempo universale, dove il grande tema della vita si intreccia a quello della libertà, qui simboleggiata proprio dal volo dei rondoni. Anche il protagonista, giorno dopo giorno, tornerà a liberarsi di quel peso che lo schiaccia a terra e ricomincerà a volare grazie all’amicizia e all’amore, inteso non soltanto nei confronti degli altri, ma anche di sé stesso. 

“Arriva un giorno in cui uno, per quanto limitato sia, inizia a capire certe cose. A me è successo all’età dell’adolescenza, forse un po’ più tardi, perché sono stato un ragazzo dallo sviluppo lento e, secondo Amalia, incompleto. 

Alla meraviglia iniziale è seguita la delusione e poi è stato tutto un trascinarsi sul suolo della vita. (…) Non mi piace la vita. La vita sarà pure tanto bella come afferma qualche cantante e poeta, ma a me non piace. Che nessuno mi venga a tessere lodi al cielo del tramonto, alla musica o alle strisce della tigre. Al diavolo tutti quegli ornamenti. Per me la vita è un’invenzione perversa, mal concepita e peggio realizzata”. 
Questo l’incipit di un romanzo che va letto con il giusto stato d’animo e una predisposizione nei confronti della sofferenza: solo così ci si potrà davvero risollevare in volo insieme a Toni e ai suoi rondoni. 

Lo consiglio perché: è un libro originale e di grande profondità, una voce fuori dal coro che si alza da uno dei migliori scrittori contemporanei. Con I rondoni Aramburu conferma il talento già manifestato in Patria, perciò merita di essere letto, con calma e attenzione.