Libri & Editori

Speciale regine e principesse: i 5 libri da non perdere

di Chiara Giacobelli

Imperatrici, regine, principesse, nobildonne: ecco i titoli da segnare in agenda per chi ama le grandi figure femminili della storia

Ci sono state donne che hanno cambiato le sorti della storia: alcune in maniera piuttosto evidente, assumendo ruoli di potere come imperatrici e sovrane, altre restando nell’ombra ma orchestrando gli equilibri tra Stati e forze politiche in maniera molto abile. Sono state però anche amanti appassionate, costruttrici del proprio destino, coraggiose battagliere che non si sono sottomesse alle regole imposte dalla società e talvolta, purtroppo, vittime di inganni, tradimenti, congiure.

Per lungo tempo la letteratura le ha dimenticate, raccontando per lo più le gesta degli uomini; negli ultimi anni, tuttavia, un rinnovato movimento femminista sta accendendo i riflettori sulle donne che hanno il merito e il diritto di essere ricordate. Ecco allora una selezione di cinque titoli di recente pubblicazione che non potete perdere se siete amanti dei romanzi storici e, in particolare, se parteggiate per il sesso “debole”. Buona lettura!

La regina guerriera di Federica Introna (Tre60)

1   La regina guerriera
 

Occorre tornare molto indietro nel tempo per incontrare la straordinaria protagonista di questo romanzo, una di quelle donne che nascono ogni secolo a dir tanto. La regina guerriera di cui parla il libro di Federica Introna, edito da Tre60, altri non è se non la celebre Zenobia, sovrana del regno di Palmira nella seconda metà del 200 d.C.. Oggi non abbiamo probabilmente memoria di quella terra lontana, tuttavia all’epoca Palmira era un luogo strategico al confine tra l’Oriente e l’Occidente, dunque da una parte un’oasi felice sempre prospera, ma dall’altra centro di continue contese tra i popoli circostanti; tanto più considerando che era governato da una donna.

Ebbene, non furono né i persiani né i romani a riuscire nel loro intento di conquistare il regno e imprigionare Zenobia per piegarla al proprio dominio, e neppure ci riuscirono gli uomini che ella incontrò nella sua vita. Simbolo di tenacia, coraggio, intraprendenza, nonché di una visione del mondo che doveva apparire estremamente all’avanguardia per l’epoca, Zenobia cadde mille volte e altrettante si rialzò, continuando imperterrita a mantenere il potere che aveva ottenuto alla morte del marito, quando era divenuta per tutti l’imperatrice Augusta.

Non fu certo un’esistenza semplice, la sua, costellata di tradimenti, delusioni, inganni, perdite e dolori da affrontare; nonostante ciò, la si ricorda oggi non soltanto per il carisma con cui guidò il suo popolo, ma anche per essersi lanciata alla conquista dei territori d’Oriente, battendo sul campo persino l’impero romano.  

Lo consigliamo perché: è un romanzo intenso, coinvolgente, ricco di colpi di scena e al contempo fedele alla verità storica nel racconto di una donna che non può essere dimenticata, poiché costituisce un esempio di forza, indipendenza e determinazione ancora attuale.    

Caterina e L’imperatrice illuminata di Susan Hastings (Piemme)

2   Caterina
 

Sono ben due i volumi necessari per raccontare la lunga e incredibile vita di Caterina II di Russia, da noi tutti oggi conosciuta come Caterina la Grande. Dunque, un immenso lavoro di ricerca storica e approfondimento da parte di Susan Hastings, scrittrice di successo in Germania, che ormai da molti anni pubblica romanzi storici sotto pseudonimo. A tradurre in Italia questa importante opera, che deve necessariamente conquistare un posto di rilievo nella libreria di ogni amante della storia che si rispetti, è la casa editrice Piemme, con due titoli che costituiscono l’uno il seguito dell’altro: Caterina. Una principessa tra amore e potere e L’imperatrice illuminata.     

La rilevanza di questa donna che non ha eguali nel mondo intero la si deduce prima di tutto dal soprannome che fu coniato per lei, in secondo luogo dalla durata del regno – oltre trent’anni – nel pieno del turbolento Settecento, in ultima istanza dal Paese di cui stiamo parlando, ovvero la Russia, dove il ruolo femminile è sempre stato secondario e persino la rivoluzione economico/sociale/culturale ha tardato non poco ad arrivare. Inutile sorvolare sulle tante dicerie, con un certo fondamento di verità, che la vogliono amante insaziabile e sovrana lussuriosa: Caterina fu effettivamente moderna anche in questo, poiché non poteva accettare né le rigide regole del protocollo imperiale, né la freddezza del marito Pietro il Grande, scelto per lei dalla zarina Elisabetta I.

Dapprima principessa, poi imperatrice ben conscia del proprio potere e dei talenti di cui la natura l’aveva dotata, Caterina II fu la prima donna che soppiantò un uomo alquanto incapace nel governo di un territorio immenso, permettendosi ricchezza, gestione degli affari di Stato e persino l’amore. Una storia travolgente, che farà sognare ogni lettrice.

Lo consigliamo perché: è sicuramente una delle più importanti saghe storiche comparse negli ultimi anni in Italia, dedicata a una figura immensa che andrebbe conosciuta fosse solo per cultura personale. La Hastings ce la racconta con vivacità, leggerezza e rispetto dei fatti, così da farne un ritratto memorabile.  

Indomabile. Il romanzo di Giovanna la Pazza di Alexa Hennig von Lange (Editrice Nord)

3   Indomabile
 

Ecco un’altra figura femminile che è stata oggetto di non poche manipolazioni e mistificazioni nel corso dei secoli. Di follia nel sangue di Giovanna di Castiglia ne scorreva ben poca; di anticonformismo e volontà di determinare il proprio destino sì. Ci troviamo, tuttavia, alla fine del 1400 e i tempi non sono ancora maturi – non lo sono per molti versi neppure oggi – per far sì che due uomini (il padre Ferdinando e il marito Filippo) accettino di essere comandati da una donna.

È proprio a lei, infatti, che va il trono della Castiglia dopo la morte della madre Isabella la Cattolica, con la quale Giovanna ebbe sempre un rapporto molto conflittuale: erano, d’altronde, due personalità estremamente diverse ma al contempo simili, testarde e imperterrite nel voler perseguire i propri scopi, sebbene questi fossero piuttosto diversi. Se la madre era assetata di potere, di conquiste e pervasa dal fervore cattolico, la figlia mostrò sin dalla giovane età una spiccata sensibilità, il desiderio di pace e di amore, ma anche l’intolleranza verso le imposizioni esterne.

 Indomabile. Il romanzo di Giovanna la Pazza, pubblicato da Editrice Nord, è il tentativo, a nostro parere ben riuscito, di restituire verità, dignità e giustizia a una delle figure femminili più violentate dalla storia, tanto quella a lei contemporanea quanto quella successiva. Il libro di Alexa Hennig von Lange, attualmente una delle autrici più lette in Germania, intende infatti mostrare come Giovanna fosse in realtà una personalità in anticipo sui tempi; fu proprio questo che la condusse alla rovina, in una terra e in un’epoca in cui la libertà, l’autodeterminazione e l’innamorarsi in maniera pura non erano affatto contemplati.

Lo consigliamo perché: nonostante siano state scritte tante biografie su Giovanna la Pazza, nessuno fino ad ora aveva ricostruito il profilo di questa donna tormentata in maniera così intimista e personale, scegliendo una narrativa scorrevole per far emergere dallo sfondo i tratti che caratterizzarono una delle maggiori vittime della letteratura scritta dagli uomini.   

La Signora delle Fiandre di Giulia Alberico (Piemme)

4   La Signora delle Fiandre
 

Margherita d’Austria è un’altra di quelle regine di cui si è molto scritto e parlato, sono stati realizzati film, tratte colonne sonore. Pensiamo ormai di conoscerla bene, eppure Giulia Alberico, insegnante, scrittrice e giornalista, ce la presenta qui da un punto di vista diverso: quello della donna matura che, giunta al capolinea di un’intensa e travagliata esistenza, resta sola con i propri pensieri per poter riflettere sul passato e fare dunque un bilancio della propria vita.

Per la prima volta, ci confrontiamo con una Margherita non più giovane e bella, sposa prima di un Medici e poi di un Farnese; non più governatrice e duchessa impavida dai cui ordini dipendeva il destino di migliaia di persone; non più madre di Alessandro, il quale passerà alla storia come uno dei maggiori condottieri del suo tempo. In questo libro originale e intimista, Margherita si spoglia dei suoi lussuosi panni per raccontare al lettore la vera sé stessa, la sua interiorità e le ultime volontà, senza più il peso dei gioielli, delle vesti e degli sfarzi che tanto aveva amato da ragazza.

La Signora delle Fiandre, edito da Piemme, si caratterizza per il taglio particolare e insolito con cui l’autrice sceglie di farci conoscere i retroscena di una grande signora, nata figlia bastarda eppure sin da piccola molto amata dal padre, ben presto determinata ad avviare una scalata verso il potere. Anche la location che la Alberico sceglie per ambientare questo romanzo di recente pubblicazione è insolita, non banale: Ortona a Mare nel 1585. È proprio qui, infatti, nel selvaggio Abruzzo, che Margherita intende far costruire uno splendido palazzo sul mare, specchio della sua anima e memoria per i posteri. Oggi, proprio come avrebbe desiderato, la sua creazione è ancora là con il nome di Palazzo Farnese e ospita il Museo civico d’Arte contemporanea di Ortona.

Lo consigliamo perché: oltre ad essere un tassello di conoscenza in più nella storia di Margherita d’Austria, questo romanzo ci restituisce il passato e il significato di un palazzo tuttora attivo, restaurato e visitabile. È così che l’autrice riesce a dare vita a un luogo e a riportare alla luce la carismatica figura che ne volle ardentemente la realizzazione.    

La corona contesa di Elizabeth Chadwick (Tre60)

5   La corona contesa
 

L’esercito di lettrici che attende l’arrivo di una nuova avventura da affrontare ogni qual volta termina un romanzo di Elizabeth Chadwick ha ormai varcato i confini dell’Inghilterra per conquistare il mondo intero. Considerata una delle più importanti e autorevoli autrici di romanzi storici contemporanee, la Chadwick – dalle sue piovose terre inglesi – ci ha dapprima regalato l’appassionante trilogia dedicata ad Eleonora d’Aquitania, poi la struggente storia de La principessa d’Irlanda e ora torna finalmente a farci immergere nelle atmosfere di un’epoca lontana grazie a La corona contesa. Il romanzo di Matilde d’Inghilterra.

A pubblicarla in Italia è sempre la casa editrice Tre60, a cui la scrittrice si affida ormai con gioia: d’altra parte, il suo pubblico italiano è salito a dismisura e di certo non resterà deluso da questa nuova storia, che ci racconta le vicende di Matilde, figlia di Enrico I.

A livello temporale ci troviamo molto prima rispetto ai noti Plantageneti e Tudor, quando ancora l’Inghilterra era un regno in pieno Medioevo e il Sacro Romano Impero aveva un ruolo fondamentale nello scacchiere europeo. Matilde viene data in sposa a Goffredo V, figlio del Conte d’Angiò, tuttavia le sue nozze incontrano la disapprovazione di numerose famiglie nobili e di certo l’ambizione della ragazza, determinata a conquistare per sé il titolo di sovrana d’Inghilterra, non aiuta. È così che, alla morte del padre, si scateneranno sanguinose battaglie e guerre intestine tra regni e famiglie, in nome della sua legittimità o meno al trono. Ma Matilde, sprezzante e coraggiosa, battagliera con una sola alleata dalla sua parte, non sarà disposta a fermarsi davanti a nulla, neppure al cugino Stefano I.

Come sempre accade nei libri della Chadwick, ecco un romanzo in cui la personalità femminile della protagonista riesce a spiccare sullo sfondo di un contesto turbolento e alquanto intricato, fatto di parentele, diritti di successione mai del tutto certi e alberi genealogici complicati come solo la storia inglese ha saputo produrre. 

Lo consiglio perché: è la nuova opera di un’autrice da milioni di copie vendute nel mondo, un punto di riferimento per tutti gli amanti del romanzo storico, specie quello ambientato nell’Inghilterra medievale.