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Mandarini e glicemia: quanti mangiarne e quando-BENEFICI E CONTROINDICAZIONI

I mandarini sono utili in caso di glicemia alta o fanno male? Ecco tutti i benefici del frutto e le controindicazioni. Quanti mangiarne al giorno e quando?

Mandarini e glicemia: qual è il collegamento?

I mandarini sono frutti tipicamente invernali, ricchi di proprietà benefiche per la nostra salute. In molti però si chiedono quale sia la quantità ideale da consumare. Nell’opinione comune infatti, la frutta è spesso associata al diabete. Il dottor Danilo Cariolo, biologo e nutrizionista, ha spiegato a diabete.com che “gli agrumi possono rappresentare un valido alleato per chi soffre di diabete di tipo 2 e non solo. I frutti derivanti dalle piante del genere “Citrus” possono essere d’aiuto anche in condizioni di obesità, uricemia e gotta, ipertensione, arteriosclerosi, sindrome metabolica”. Bisogna però fare attenzione alle quantità.

Mandarini e glicemia: quanti mangiarne

I mandarini aiutano nella lotta contro la glicemia alta, ma non bisogna eccedere nella quantità. Nonostante il loro sapore aspro e nonostante non rientrino tra i principali frutti “zuccherini, contengono comunque zuccheri semplici che non vanno assunti in dose eccessive.

La quantità consigliata di mandarini deve essere parametrata in base alle caratteristiche di ogni singola persona. Benchè numerosi siti raccomandino un massimo di due mandarini al giorno, il dottore Cariolo spiega che la quantità “deve essere commisurata al singolo individuo, alla sua condizione fisio-patologica e alla sua attività fisica”.

Quando e come mangiare i mandarini: il consiglio degli esperti

Il medico precisa che è opportuno non consumare mandarini al termine di un pasto ricco di carboidrati.

“Se il pasto è stato equilibrato, cioè la quota di carboidrati entro gli 80 g di un primo piatto, con una fonte proteica e una porzione abbondante di verdure, allora anche una porzione di frutta alla fine può andare bene” spiega il biologo, aggiungendo: “Tenere la frutta e quindi anche gli agrumi lontani dal pasto, come spuntino, non ha, quasi mai, controindicazioni”.

I mandarini possono dunque tranquillamente costituire un gustoso e salutare spuntino lontano dai pasti. Per ottenere tutti i benefici, è poi opportuno consumare il mandarino intero, dopo averlo sbucciato e diviso in spicchi.

Mandarino, proprietà e calorie: i benefici per la salute

Il mandarino ha molteplici proprietà benefiche per il nostro organismo. È ricco di Vitamina C ed è fonte anche di vitamine dei gruppi A, B e P. Contiene inoltre numerosi minerali fra i quali potassio, magnesio, ferro e calcio. I mandarini sono caratterizzati dalla presenza di bromo, una sostanza in grado di favorire il rilassamento e il sonno.

Il notevole apporto di fibre che donano questi frutti aiuta inoltre a regolarizzare la funzionalità intestinale. Si tratta di agrumi altamente digeribili, molto utili anche nella prevenzione di malattie legate al raffreddamento. Proteggono inoltre le ossa ed i capillari, favorendo anche l’attività del cuore. I mandarini combattono poi l’ipertensione, arterosclerosi, l’uricemia, sindrome metabolica, la gotta e l’obesità.

La buccia del mandarino è inoltre ricca di limonane, una sostanza dal potere antiossidante. Dalla buccia si ricava un olio che ha proprietà utili contro la cellulite. I mandarini rientrano inoltre tra i frutti consigliati, accanto soprattutto a quelli rossi, in caso di cistite.

Mandarini controindicazioni

Il consumo di mandarini e degli agrumi in generale, può talvolta contrastare con i farmaci. Prima di assumere mandarini, soprattutto se si seguono delle terapie, è opportuno chiedere consiglio al proprio medico di fiducia.

Curiosità sui mandarini: utilizzati per le decorazioni

Il mandarino viene spesso utilizzato come decorazione commestibile, soprattutto nel periodo natalizio. La buccia può essere fatta essiccare, ottenendo così una polvere da usare per guarnire dolci o altri piatti.