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Ascolti Tv, cosa non ha capito Lilli Gruber della "pancetta" di Salvini
L'ostentazione del corpo è per il leader della Lega un efficacissimo strumento di propaganda mediatica, ma la Sinistra continua a non capirlo
In una recente puntata di Otto e mezzo in onda in access prime time su La7, Lilli Gruber ha punzecchiato ironicamente il leader della Lega Matteo Salvini riguardo all'esibizione - a parere della giornalista smodata - della "pancetta" in spiaggia. Rimessa immediatamente in riga dallo stesso senatore che le ha ricordato il fatto che, sugli arenili, si sta notoriamente in costume e quindi con la pancia esposta, la conduttrice non ha compreso un elemento essenziale che noi avevamo già sviscerato un anno fa.
Le nudità "normali" e del tutto "ordinarie" ostentate con tanta tranquillità da Salvini non sono frutto di delirio narcisistico ma sono in realtà una formidabile macchina da consenso. L'ex inquilino del Viminale non soffre di alcuna inibizione o remora nel mostrare il proprio corpo non scolpito dalla palestra o, meglio ancora, non ritoccato da filtri digitali; un evento del tutto epocale nell'era di photoshop in cui anche il verduriere ultracinquantenne o la docente universitaria di Filosofia Teoretica non resistono alla tentazione di abbellirsi e cancellare le magagne fisiche, anche le più insignificanti, quando pubblicano un selfie su facebook o su instagram.
La Gruber (e la Sinistra) schifata dalle prodezze balneari di Salvini non capisce quanto invece quella "pancetta" nuda spiattellata senza alcun pudore arrivi a colpire l'immaginario del "popolo". Per anni i professoroni e gli esimi politologi si sono profusi in dotte elucubrazioni sulla comunicazione verbale del leader del Carroccio, definendola "di pancia" e atta a "vellicare gli istinti più bassi degli italiani", accusandolo di demagogia bieca e di ricalcare certe caratteristiche dell'ars oratoria di Benito Mussolini. Ebbene, oggi, passando dalla comunicazione verbale a quella fisica, con la sua pancia in bella mostra Salvini compie un ulteriore passo avanti, superando lo stesso Duce, ma anche Grillo, Putin, lo stesso Berlusconi, perfino l'insospettabile Obama.
Con il suo ordinariamente morbido addome Salvini abbatte il mito del leader politico che trascina le folle complice anche la prestanza fisica. Il capo politico Salvini non ha bisogno di sfoggiare un corpo tonificato dalla "dura e virile fatica"; non necessita di imprese titaniche come l'attraversamento dello stretto di Messina; non abbisogna di pettorali possenti e di addominali scolpiti da vantare in fotografia; è sordo alle lusinghe delle sirene della chirurgia estetica come il Cavaliere. Né si occupa di far sparire dalla circolazione le foto meno riuscite. No, Salvini conquista con la sua "normalità", facendo scattare nel prossimo l'identificazione, la più strategica ed efficace delle armi politiche. Se prima con i suoi discorsi diceva al potenziale elettore: "Tu e io parliamo la stessa lingua, la pensiamo allo stesso modo" ora con quelle foto al naturale aggiunge: "Guardami, io sono come te anche fisicamente. Non ho paura di mostrarmi come sono. Sono vero, sono genuino, sono sincero. Puoi fidarti di me". E questo funziona sia con gli uomini sia con le donne. Quel corpo del tutto ordinario sfoggiato senza problemi non crea scompensi in chi è fisicamente svantaggiato, e al tempo stesso aumenta l'autostima di chi invece è fisicamente dotato.
La "pancetta" di Salvini è, politicamente e mediaticamente, un atto del tutto "rivoluzionario". E il fatto che sia lui stesso a esporla così com'è senza attendere le classiche foto rubate da spietati paparazzi estivi sguinzagliati da Novella 2000 pronti a carpire bucce d'arancia, seni cascanti, sederi cellulitici, rotolini o rotoloni delle celebrità, è ulteriormente d'impatto sull'immaginario collettivo.
All'epoca, nell'estate 2018, scrivevamo che "presto sarà il momento di rivestirsi per affrontare le sfide dell'autunno, e - vista la velocità con cui i leader politici oggigiorno nascono e si consumano nello spazio di pochi anni, spesso anche solo di mesi (vedi Emmanuel Macron) - non si può dire se la popolarità di Matteo Salvini, ora alle stelle, crescerà ulteriormente, resterà stabile o crollerà".
Oggi il Governo giallo-verde non esiste più, Salvini ha perso il Viminale e attualmente si trova all'opposizione. I consensi sono diminuiti, ma la sua Lega supera ancora il 30%, è a tutt'oggi il primo partito distaccando M5s e Pd, e - a giudicare dalle tantissime critiche che hanno subissato la Gruber dopo il suo commento a Otto e mezzo - quella pancetta resta ancora un efficace strumento di propaganda. E Lilli e la Sinistra si ostinano a non capirlo.