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Ascolti tv, i 10 anni a Mediaset, Piersilvio Berlusconi, Mike Bongiorno e... L'INTERVISTA A PIERO CHIAMBRETTI
Piero Chiambretti torna su Rete 4 con CR4 - La Repubblica delle donne. E si racconta in questa intervista ad Affaritaliani.it
Piero Chiambretti a tutto campo: "I miei 10 anni a Mediaset, Piersilvio Berlusconi, i consigli di Boncompagni-Costanzo, gli insegnamenti di Mike Bongiorno e…". L’intervista
Piero Chiambretti riparte #CR4 – La Repubblica delle Donne (da mercoledì 27 novembre nel prime time di Rete 4). La prima puntata sarà dedicata alla pelle, ospiti in studio sono le Gemelle Kessler e ci sarà un cameo di Pippo Baudo in collegamento da Roma. "Anche senza fare della politica, si fa della politica. La prima puntata l'ho voluta dedicare alle pelle, che è una forma di bellezza. Vorrei fare un programma di assoluta evasione. Ma nella leggerezza ci può essere la profondità". La seconda sarà dedicata a un abbraccio, la terza parlerà di Dalidà. Dopo il successo delle passate edizioni, il cast che percorrerà con lui questo viaggio è composto da Tiziana Catalano, Valeria Marini, Iva Zanicchi, Antonella Elia, Francesca Barra, Lory Del Santo, Maria Vittoria Longhitano, Cristiano Malgioglio, Massimo Lopez, Lidia Carew, Ubaldo Lanzo, Klaudia Pepa, Vittorio Feltri, Alfonso Signorini, Drusilla Foer, Katia Follesa, Rosalia Porcaro.
Intanto Chiambretti festeggia i 10 anni a Mediaset e si racconta in questa intervista ai microfoni di Affaritaliani.it. Ci racconti un tuo ricordo di quest’avventura e il tuo rapporto con Piersilvio Berlusconi che ha sempre creduto tantissimo in te?
“Parto dalla fine. Il rapporto con Piersilvio è di stima reciproca. Non ci vediamo mai, non ci sentiamo mai se non a Natale. Non abbiamo rapporti interpersonali. Anche se mia figlia ha l’età del suo figliolo e io punterei a un matrimonio d’interesse (ride, ndr). Detto questo, non ho rapporti se non di stima. E visto che Piersilvio dà stima a chi gliene riserva, il rapporto si basa sul fatto che faccio un lavoro che credo a lui piaccia. Al di là del fatto che i miei programmi hanno avuto alti e bassi, sono sempre state trasmissioni servite a dare complessivamente più voci alle sue reti”
CR4 - LA REPUBBLICA DELLE DONNE, IL CAST E'... UN'OPERA D'ARTEGuarda la gallery
I 10 anni a Mediaset..
“Sono stati belli, ma anche molto sofferti perché sono arrivato sulla coda del grande successo commerciale di Mediaset, sono entrato nella crisi economica globale e quindi ho dovuto abbandonare il ‘Chiambretti Night’ - un programma che oggi potrebbe essere tranquillamente al decimo anno e anche riferimento per la televisione italiana e quella più che altro dei ragazzi – per fare programmi più piccoli, più corti. Ho saltato anche un anno, ma ho mantenuto sempre la posizione. E come si dice nel calcio, mi sono sempre fatto trovare pronto ogni volta che c’è stata l’occasione di tornare. Questa è una delle occasioni...”
CR4 – La Repubblica delle donne è un programma che lavora sulla continuità, però ci sono anche tante novità…
“No, io non le chiamerei novità. Le chiamo variazioni. Si gioca sulle parole, perché le parole per me sono ancora molto importanti. Nessuna novità. E’ il programma dell’anno scorso, nel segno della continuità con una squadra - facendo una metafora calcistica - che, dopo aver vinto molte partite, l’anno successivo mette qualche tassello in più per rafforzarsi. Ma resta la stessa squadra e la stessa filosofia: d’improvvisazione, di preparazione, di spiazzamento. Un programma che dovrebbe fare informazione con la licenza di qualche sana risata. Che in televisione se ne fanno sempre meno...”
Restiamo sulla metafora calcistica. CR4 – La Repubblica delle donne ha una super ‘squadra: da Vittorio Feltri a Massimo Lopez, passando per Valeria Marini, Francesca Barra, Lory Del Santo e molti altri. Ti senti un po’ – per fare il paragone con il tuo amato Torino – il Belotti della formazione che andrà in gol negli ascolti tv di Rete 4?
“Non lo so. Noi facciamo un programma che esula dagli appuntamenti quotidiani delle Rete. Come al solito bisognerà aspettare qualche puntata per stabilire quale pubblico potrà avere questa trasmissione e quanti numeri. Perché poi siamo una rete commerciale e non ci dobbiamo nascondere sotto al dito. E poi, io come artista non amo essere visto solo da quelli del videocitofono. Se si dovesse stare sotto a una cifra improbabile faremo delle variazioni..”
E ci scherza su… “Cambieremo Paese. Tenterò la fortuna in Nuova Guinea dove sto preparando un programma molto bello che vi voglio già presentare perché ha meno rischi di questo. Dura un minuto, ha cento ospiti e quando sono arrivato a elencare il trentatreesimo parte la sigla di chiusura. Lo trovo perfetto”
Poi torna sulla metafora calcistica e ci spiega: “Sì Belotti… ci andrei cauto. Io sono un artigiano. Sono come un calzolaio che si fa le scarpe da solo prima che gliele facciano gli altri (ride, ndr)”
PIERO CHIAMBRETTI E IL DIRETTORE DI RETE 4, SEBASTIANO LOMBARDI
Un Chiambretti beato tra le donne in questo programma di Rete 4. Come si riesce a spiegare bene le donne?
“Per spiegare bene le donne ci vuole un uomo e penso di poter fare bene l’altra faccia del mondo che mi circonda: un mondo di donne, che nel corso della trasmissione, come già successo l’anno scorso, alla fine mi metteranno in cerchio e diventerò da sultano a vittima. Non sono affatto l’imperatore di questa ‘Chiambretti land’. Sono una ‘vittima’ di queste donne”.
In CR4 – La Repubblica delle Donne hai detto che cercherete di ridurre al massimo gli ospiti perché in tv ce n’è troppi…
“Tra opinionisti e ospiti la televisione dovrebbe costituire un sindacato. Gli ospiti sono importanti perché danno vivacità e luce ai programmi. Però farli solo con ospiti e opinionisti credo sia diventato un leit motiv che deve probabilmente finire per dare spazio a delle idee. Non dico che io le abbia. Però perlomeno metto in cantiere l’eventualità di trovarne una che possa sostituire un ospite. Ci sono due signori che mi hanno insegnagno una cosa su questo tema. Uno è Maurizio Costanzo che quando gli dicevano ‘Guarda che è venuto a mancare quel tale ospite’, la sua risposta era ‘Togli la sedia’. E l’altro era Gianni Boncompagni che per lui gli ospiti erano assolutamente inutili. Se uno parte da due maestri come loro si capiscono tante cose”