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Ascolti tv, Rai e Mediaset perdono spettatori. Crolla La7

Nel settore televisivo, gli ascolti medi giornalieri del primo semestre dell’anno mostrano, rispetto al corrispondente periodo del 2022, una flessione del 3,4% nel giorno medio, passando da 8,87 a 8,56 milioni di telespettatori; un simile andamento con un calo del -3,2% si registra anche per la fascia oraria del prime time che da 20,67 passa a 20,01 milioni di telespettatori. A metterlo in rilievo è l'AgCom nel rapporto dell’Osservatorio sulle Comunicazioni.

Ampliando l’arco temporale dell’analisi, si segnala come gli ascolti del 2023 si siano ridotti di 2,53 milioni di unità (-11,2%) nella fascia prime time e di poco più di 1 milione (-10,5%) nel giorno medio rispetto al corrispondente valore dei primi sei mesi del 2019, ovvero al periodo pre-Covid, "anche per effetto della competizione esercitata dalle offerte in streaming di contenuti video".

Di maggiore ampiezza è la riduzione (rispettivamente circa -5,0 milioni di spettatori giornalieri nel prime time e -2,4 nel giorno medio) degli ascolti registrati nel primo semestre del 2020, condizionato dalla pandemia.

Nei primi sei mesi dell’anno, con riferimento agli ascolti medi giornalieri dei principali gruppi editoriali televisivi, nel giorno medio la Rai guida la classifica con 3,27 milioni di spettatori (38,2% di share), seguita da Mediaset con 3,21 milioni (37,5%); maggiormente distanziati risultano Discovery (680 mila), Comcast-Sky (620 mila) e Cairo Communication-La7 (con circa 320 mila telespettatori).

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Rispetto ai corrispondenti dati del 2022, nel giorno medio si osserva un calo maggiormente intenso per la Rai (160.000 spettatori giornalieri in meno) rispetto a Mediaset (-100.000 spettatori); Cairo Communication-La7 mostra una flessione di 80 mila ascolti giornalieri. Per Discovery e Comcast-Sky non si osservano variazioni di rilievo.

Tendenza analoga si registra nel prime time: nel periodo gennaio-giugno 2023 la Rai ha avuto ascolti medi giornalieri per 7,81 milioni (39,0% share), contro i 7,53 di Mediaset (37,6% share), con una flessione degli spettatori rispetto al corrispondente periodo del 2022 che risulta pari a 520 mila per Rai e a 280 mila per Mediaset.

Allo stesso tempo, il gruppo Cairo Communication-La7 nel prime time registra ascolti pari a 1,01 milioni (5,0% di share), in calo di circa 120.000 ascoltatori rispetto al primo semestre 2022. Crescono gli spettatori di Comcast-Sky, che passano da 1,40 a 1,50 milioni di spettatori (+7,3%), così come gli ascolti di Discovery, anche se in misura più contenuta (da 1,33 a 1,40 milioni, +5,4%). Gli ascolti dei gruppi televisivi minori mostrano, nel periodo gennaio-giugno, una leggera crescita sia nel giorno medio (+40.000 spettatori) che nel prime time (+90.000 spettatori) rispetto al 2022. Ma tra il 2019 ed il 2023 il loro peso sugli ascolti complessivi nella fascia oraria giorno medio è sceso dal 6,9% al 5,2% e dal 4,7 al 3,8% nel prime time.

Con specifico riferimento all’andamento dei principali canali dei gruppi editoriali analizzati (Rai 1, Rai 2, Rai 3, Rete 4, Canale 5, Italia 1, La7, Tv 8 e Nove), complessivamente nel giorno medio, su base annua, si registra una diminuzione di 330.000 spettatori (da 5,94 a 5,62 milioni, pari a una riduzione del 5,5%), con flessioni non marginali per La7 (-20,5%), Rete 4 (-11,8%) e Rai 3 (-7,6%), mentre TV8 aumenta gli ascolti giornalieri del 12,4%.

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Analogo andamento si osserva nel prime time, dove gli spettatori complessivamente persi giornalmente dai nove canali considerati, su base annua, risultano 790.000 (-5,4%) e di quasi 2 milioni rispetto al 2019 (-12,4%). I tre canali della Rai flettono nel complesso per circa 500.000 spettatori (da 7,16 a 6,66 milioni di spettatori, pari a -7,0%), con Rai 1 e Rai 2 che mostrano riduzioni rispettivamente pari al -8,2% e -8,6%, mentre Rai 3 mostra un più contenuto -1,7%.

I principali canali di Mediaset mostrano una diminuzione di circa 290.000 spettatori, (-5,2%), con una riduzione contenuta per Canale 5 (-2,4%), del 5,1% per Italia 1, mentre Rete 4 mostra un più rilevante -15%. Gli ascolti di La 7 si riducono del 13,3% (da 1,05 a 0,91 milioni di spettatori giornalieri), mentre quelli di Tv8 e Nove crescono, rispettivamente, del 21,6% (da 440 a 530 mila) e del 12,8% (da 360 a 410 mila spettatori).

Gli andamenti osservati per la televisione nel suo complesso si riflettono anche sugli ascolti delle edizioni dei principali dei telegiornali nazionali. L’analisi dell’andamento degli ascolti di quelli serali nel giorno medio, le edizioni in onda nella fascia oraria 18:30-20:30, infatti, evidenzia, nel corso della prima metà del 2023, una riduzione rispetto al corrispondente periodo del 2022 di 950 mila ascolti (da 16,80 a 15,85 milioni di spettatori), mentre una flessione leggermente minore, pari a 770 mila spettatori, si registra nella fascia oraria 12:00-14:30 (da 13,44 a 12,67 milioni di spettatori).

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Nella fascia serale, i Tg della Rai hanno perso su base annua l’11,1% degli ascolti giornalieri (da 10,47 a 9,80 milioni di spettatori), con una riduzione per il Tg1 delle 20:00 pari all’8,6% (da 4,99 a 4,56 milioni di spettatori), del 2,2% per il Tg3 delle 19:00 (da 1,84 a 1,80 milioni di spettatori) e dell’11,9% per il Tg2 delle 20:30 (da 1,28 a 1,13 milioni di spettatori).

I Tg serali di Mediaset, in media, hanno registrato una complessiva riduzione del 5,4% (da 5,23 a 5,03 milioni di spettatori): nello specifico, gli ascoltatori del Tg5 delle 20:00 passano da 4,02 a 3,90 milioni (-3,0%), quelli di Studio Aperto delle 18:30 da 570 mila a 530 mila (-7,4%), mentre gli ascolti del Tg4 delle 19:00 passano da 630 a 590 mila spettatori giornalieri circa (-6,1%). Sempre con riguardo alla fascia serale, il Tg La7 delle 20.00 passa da 1,1 a 1,02 milioni di ascolti (-7,3%).

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