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Ascolti Tv, Porta a Porta. Vespa si scusa in diretta per il caso Panigalli

Marco Zonetti

Ricordate le tante battaglie di Vespa per le donne. Lella Golfo: "Profondo e sincero interesse del conduttore e del programma per la causa femminile"

Porta a Porta torna sul caso Lucia Panigalli, ma quella che da molti viene vista come una "puntata riparatrice", dopo le polemiche scatenate dall'intervista della scorsa settimana, diviene in realtà ennesimo approfondimento della trasmissione, e servizio pubblico, riguardo alle violenze alle donne e ai femminicidi.

Ricordando che, nel lasciare lo studio la settimana precedente, la Panigalli aveva ringraziato conduttore e redazione (per poi dichiararsi vilipesa in seguito, e con lei il suo avvocato), Bruno Vespa si rivolge al pubblico chiedendo scusa se la sensibilità di qualcuno è stata offesa, ma procede immediatamente a ricordare - coadiuvato da una grafica - le tante trasmissioni dedicate alle donne fin dal 2000, "40 casi trattati e 127 puntate". Puntate che vorrei non aver fatto" dichiara Vespa, sottolineando con rammarico l'escalation e la piaga dilagante dei maltrattamenti, degli abusi e, spesso, degli omicidi con vittime le donne. Un'altra grafica mostra poi gli otto casi più "eclatanti" approfonditi da Porta a Porta con le protagoniste invitate in studio, fra i quali quelli di Tiziana Cantone (con la madre ospite a ricordare la figlia suicida), Lucia AnnibaliJessica Notaro, Valentina Pitzalis, Laura Roveri, Livia Vivoli.

Prima di passare poi la parola alle ospiti in studio, la senatrice del Pd e Presidente della Commissione Parlamentare d'Inchiesta sul Femminicidio Valeria Valenti, il Magistrato Simonetta Matone e Ombretta di Giovine, Professore Ordinario di Diritto Penale presso l'Università di Foggia, Vespa ha poi ricordato le parole rivolte alla trasmissione da parte di Lella Golfo, Presidente del Premio Belisario che storicamente nei decenni ha premiato le donne, la quale ha espresso per Porta a Porta e Vespa il suo ringraziamento per aver dimostrato sempre profondo e sincero rispetto per la causa femminile, sottolineando che i diritti delle donne rappresentano per il conduttore e la trasmissione una battaglia sacrosanta.