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Ascolti Tv: Tonfo di Conti e Maria, i talent e i reality "Vip" hanno stufato

Marco Zonetti

Auditel: Tale e Quale declina, Amici Celebrities viene battuto da Alberto Angela con Ulisse, e tutti i reality con protagonisti "famosi" deludono

Gli ascolti Tv e i dati Auditel di Tale e Quale Show, condotto da Carlo Conti su Rai1, e dell'Amici Celebrities di Maria De Filippi in onda su Canale 5, confermano un'unica inesorabile realtà già fotografata da Temptation Island Vip presentato da Alessia Marcuzzi sempre su Canale 5, dall'Isola dei Famosi Vip che vide naufragare la bionda conduttrice romana qualche mese fa e dal Grande Fratello Vip che vide Ilary Blasi fare flop nella scorsa edizione.

Mentre i vari reality e talent "Nip" (not important person) resistono più o meno egregiamente all'inclemenza del tempo e alla stanchezza dei format (il Grande Fratello di Barbara D'Urso la primavera scorsa è andato a gonfie vele), le loro versioni "Vip" arrancano e perdono terreno. Tre esempi eclatanti in questo periodo: Tale e Quale Show è sceso al 18.2% di share venerdì scorso (record negativo per la trasmissione) e Amici Celebrities è stato nuovamente battuto nella prima serata del sabato da Ulisse - Il Piacere della Scoperta, tanto da costringere Maria De Filippi a spostare il programma il mercoledì sera perché preoccupata che la conduzione di Michelle Hunziker che la sostituirà dalla prossima settimana possa fare anche peggio. Lo stesso Temptation Island Vip non arriva minimamente a emulare il suo predecessore "Nip" che ha sbancato l'Auditel la scorsa estate.

Il problema che affligge tutti i programmi di cui sopra è lo stesso: quelli sbandierati per "celebrità" sono ormai sempre più spesso volti non familiari ai più, talvolta dimenticati da tempo, spesso anonimi, quasi costantemente ignoti al grande pubblico, che a quel punto - nel caso dei reality - sceglie gli sconosciuti veri, in quanto meno vincolati a una "immagine" da difendere e quindi più "liberi". Il caso di Tale e Quale, sviscerato in questo nostro articolo (clicca qui per leggere), è emblematico nel momento in cui tutto il cast, a parte pochissime eccezioni, è ormai formato da personaggi non popolari, le cui imitazioni degli artisti, loro sì, quelli veri - mirabili o deludenti esse siano - interessano a quel punto poco.

In un ambiente dello spettacolo italiano, per giunta, nel quale per essere definito "Vip" basta quasi soltanto essere stato inquadrato una frazione di secondo in un programma o essere stato fotografato una volta su un tabloid, i confini tra "fama" e "oscurità" sono diventati sempre più labili e, con l'avvento dei social, si ritrova a essere paradossalmente più "noto" lo youtuber che pubblica video dalla cameretta di casa sua rispetto a chi sgomita nelle trasmissioni televisive e sui giornali scandalistici alla ricerca dei quindici minuti di celebrità tanto cari a Andy Warhol, ora ridotti anche solo a quindici secondi pur di "apparire". E nel momento in cui anche due mostri sacri dello spettacolo come Carlo Conti e Maria de Filippi vedono abbassarsi gli ascolti delle loro trasmissioni sedicenti "Vip", si rende necessaria una seria riflessione sul futuro di tali format.