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Ascolti Tv: Tutti contro Barbara D'Urso ... ma fanno a gara per imitarla
Barbarella finisce nel mirino per le sue interviste ad Adriano Panzironi, che tuttavia spopolò anche in molti programmi del Servizio Pubblico
Tutti contro Barbara D'Urso. La conduttrice di Domenica Live, Pomeriggio Cinque e Live - Non è la D'Urso è abituata a essere presa di mira dalla stampa, che a cadenza regolare le attribuisce magagne e nefandezze, accusandola di "alimentare colpevolmente il trash televisivo", di "soffiare sulle fiamme del peggior voyeurismo" e di "vellicare la pancia del telespettatore assecondandone i più bassi istinti"
Al momento Barbarella è nel mirino per le sue interviste ad Adriano Panzironi, ideatore del criticatissimo regime alimentare Life 120, che le sono costate le reprimende del critico Tv Aldo Grasso. Qualche settimana fa, la conduttrice era stata chiamata "velatamente" in causa da Massimo Giletti, conduttore di Non è l'Arena, sottolineando l'insistenza morbosa relativa al caso Mark Caltagirone-Pamela Prati, che aveva tenuto banco la scorsa primavera nei programmi della conduttrice Mediaset.
Già sottolineammo la peculiare crociata di Giletti che, sia nella prima puntata della nuova edizione di Non è l'Arena sia in quella di lunedì scorso, ha dedicato ampio spazio proprio alla vicenda di cui sopra con tanto di ospitata di Pamela Prati in studio (ma non era attenzione morbosa?), mentre nel caso di Panzironi è piuttosto divertente il fatto che quest'ultimo abbia spopolato anche e soprattutto nei programmi Rai. Storie Italiane, Vita in Diretta e Vita in Diretta Estate, perlopiù, ma anche Indovina chi viene a cena, spin-off dell'autorevole trasmissione di Rai3 Report.
Se è vera la legge del "purché se ne parli", ospitare o citare un personaggio in un programma televisivo equivale a offrirgli notevole visibilità, in particolar modo nei programmi del Servizio Pubblico Radiotelevisivo. Mediaset, lo ricordiamo, è un'azienda privata non sovvenzionata dal canone.
Quanto al ricorso agli "effettacci" acchiappa-audience, non possiamo non citare il tono dei servizi della Vita in Diretta (trasmesso nel pomeriggio di Rai1), per esempio quello relativo ai "Diavoli della Bassa" con tanto di testimonianze audio di bambini presuntamente abusati da adulti e addirittura da religiosi (evidenziate da sottotitoli) in fascia protetta (stigmatizzate dallo stesso Ad Fabrizio Salini), nonché, la settimana scorsa, un taglio cesareo in diretta con neonato tutto ricoperto di sangue esposto a favore di telecamera. Ricordando che, per aver trasmesso le riprese di un parto (nelle quali non si vedeva praticamente nulla), l'ex conduttore Michele Cucuzza anni fa fu messo alla gogna, ci si domanda come mai vi sia la corsa a crocefiggere la D'Urso (che opera nell'ambito delle reti private non pagate dal canone) mentre al tempo stesso, in quel della Rai (e anche, abbiamo visto, a La7), si gareggia a chi la copia più fedelmente. Peccato che però, in ultima analisi, sia lei a fare ascolti e che gli imitatori finiscano per soccombere - spesso piuttosto sonoramente - nel confronto Auditel.