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Auguri, Milva! L'Omaggio di Techetechetè per gli 80 anni dell'amatissima Rossa
Questa sera l'imperdibile puntata del programma di Rai1 che celebra il compleanno della "Pantera" e i suoi sessant'anni di carriera
Il 2019 è l'anno di Milva. Ieri, 17 luglio 2019, la diva rossa fuoco, cantante, attrice, teatrante, interprete sopraffina che ha saputo reinventarsi mille volte passando da Brecht alla disco dance, da Theodorakis a Battiato, da Vangelis a Dürrenmatt, dalla canzone popolare al recital, da Roma a Milano a Tokio passando per Berlino e Parigi stregando platee di spettatori estasiati dal suo talento e dalla sua inconfondibile - e inimitabile - voce "scura", ha compiuto gli anni. Ottanta, una cifra di tutto rispetto. Ma la data è doppiamente importante perché, quest'anno, la nostra diva più eclettica festeggia anche sessant'anni di carriera, da quando cioè, nel 1959, vinse il concorso di Voci Nuove alla Rai, classificandosi al primo posto su 7600 partecipanti.
Quel fatidico concorso alla Rai avrebbe aperto le porte della notorietà nazionale alla giovanissima Maria Ilva Biolcati, nata il 17 luglio 1939 a Goro (Ferrara), che aveva esordito come cantante di balera per dare una mano alla propria famiglia dopo un dissesto finanziario. Acerba ragazzina di provincia incontrò quindi Maurizio Corgnati, regista televisivo e "paparro" della loro unica figlia (Martina Corgnati, divenuta un'apprezzata e stimatissima storica dell'Arte nonché autorevole critico d'arte), e lo sposa, lasciandosi plasmare e tramutandosi così in un'interprete colta e raffinata, icona di stile e di eleganza. E di intelligenza. Sì, perché a parte la voce straordinaria e l'innegabile presenza scenica, Milva è dotata di un'intelligenza non comune cui si accompagna una buona dose di ironia e autoironia, non sempre percepite dal superficiale pubblico italico.
E' l'intelligenza di Milva a portarla a sperimentare strade sempre nuove e a rimettersi continuamente in gioco sfidando per esempio l'ostica lingua tedesca e divenendone una sorta di bandiera nella stessa Germania, dov'è venerata come una dea. Tanto che non esiste casa dalla Baviera allo Schleswig-Holstein in cui non vi sia almeno un disco di Milva, apprezzatissima dallo stesso statista Helmut Kohl, scomparso di recente. L'intelligenza di Milva conquista il grande Giorgio Strehler che la vuole per L'Opera da Tre Soldi di Bertolt Brecht: un'impresa titanica che Milva supera brillantemente mandando in visibilio pubblico e critica. L'intelligenza di Milva conquista il geniale Franco Battiato, che le regala album e singoli indimenticabili ancora oggi programmatissimi in radio. L'intelligenza di Milva conquista Astor Piazzolla, Georges Moustaki, Vangelis, Thanos Mikroutsikos. L'intelligenza di Milva conquista perfino la poetessa Alda Merini che le dedica la toccante poesia Gli occhi di Milva. Per non parlare di Aldo Busi, di cui Milva è lettrice e al quale dedicò lo straziante fado di Canção do Mar, omaggio ad Amalia Rodriguez, in una puntata de I Fenomeni presentato da Piero Chiambretti.
Un po' Marlene Dietrich, un po' Rita Hayworth, un po' Hedy Lamarr, carismatica mutaforma come Joan Crawford, talentuosa come Bette Davis, sul palcoscenico Milva non canta soltanto, Milva recita, divora la scena. Domina il palcoscenico in duetto con una molto più giovane Heather Parisi in Al Paradise; brilla come la luna piena sullo sfondo d'ombra di Enzo Jannacci - che ha scritto per lei la sua canzone icona, La rossa - in una divertente interpretazione di Il Dritto; snocciola un monologo appassionato in giapponese (sì, in giapponese) sul palcoscenico di Tokio prima di cantare la struggente Da troppo tempo, con cui arrivò terza a Sanremo (un sacrilegio non averle dato la vittoria) nel 1973; sgambetta irriverente nei panni di Capitan Uncino in Peter Uncino di Michele Serra... Insomma, Milva unisce la versatilità e l'audacia di Madonna a un talento colossale, con quel pizzico - per l'appunto - di autoironia che la porta nel 1985 a incidere perfino una canzone dance, Marinero, conquistando anche le discoteche.
Proprio l'interpretazione di Marinero aprirà l'omaggio che su Rai1 l'autore Massimiliano Canè ha realizzato per una puntata speciale di Techetechetè in onda questa sera, 18 luglio, interamente dedicata a Milva per festeggiarla come si conviene; puntata nella quale potremo assistere a tanti momenti indimenticabili della carriera della cosiddetta Pantera di Goro. Non per niente, il titolo dell'omaggio sarà per l'appunto - con un tocco cinematografico che non guasta - Il Bacio della Pantera.
Da diversi anni Milva, unica artista italiana a essere nel contempo Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, Cavaliere della Legion D'Onore della Repubblica Francese, Ufficiale dell'Ordre des Arts et des Lettres, Croce al Merito di I Classe dell'Ordine al Merito della Repubblica Federale di Germania, è lontana dalle scene per problemi di salute, assistita dalla sua fida segretaria Edith Meier che cura anche un seguitissimo gruppo Facebook, e la sua assenza rende il mondo dello spettacolo italiano senz'altro più buio, senz'altro più vuoto, ma soprattutto meno vibrante del fuoco appassionato della cultura e dell'autentico talento artistico. Quel fuoco che arde nella chioma, nel corpo e nel cuore di Milva e che ci auguriamo torni al più presto a illuminare gli animi incupiti di un paese sempre più spento e sempre meno pervaso dalla poesia. Perché, per dirla con Alda Merini ne Gli occhi di Milva, la poesia è una donna superba e ha la chioma rossa. Appuntamento dunque a questa sera su Rai1, dalle 20,30, con Techetechetè - Il Bacio della Pantera per augurare buon compleanno alla magica, meravigliosa, mirabolante Milva. Un augurio profondo e sentito al quale ci accodiamo anche noi con tanto affetto.