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Auto elettriche, tutti gli investimenti delle aziende di smartphone cinesi

Da Huawei a Xiaomi fino a Meizu, i colossi cinesi della telefonia mobile lanciano la sfida a Tesla

di Redazione Mediatech

Auto elettriche: sempre più produttori di smartphone fanno il loro ingresso nel settore dell'automotive. La prima è stata Huawei con Aito M5

I produttori cinesi di smartphone dopo aver scalato le classifiche di vendite con una discreta rapidità, mettendo in crisi colossi del settore come Apple e Samsung, hanno un nuovo pallino. Stiamo parlando delle auto elettriche.

Il primo marchio cinese a entrare nel mondo dell'automotive è stato Huawei nel 2021 con il suo suv ibrido plug-in Aito M5 (acronimo di Adding Intelligence to Auto) realizzato in collaborazione con Seres. Huawei si è occupata della parte software, dotando la vettura del suo sistema operativo HarmonyOS, già utilizzato sugli smartphone, mentre Seres di quella hardware.


 

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Nel 2023 è poi nata Harmony Intelligent Mobility Alliance, un sorta di consorzio automobilistico lanciato da Huawei che racchiude diversi costruttori. Oltre a Seres con Aito, all'alleanza appartengono anche Luxeed con CheryStelato con Baic e Maextro con Jac. Tutte le vetture utilizzano l'OS di Huawei e i prezzi vanno da 230mila a 1 milione di yuan (da circa 30mila a poco più di 131mila euro). Huawei però stando alle ultime indiscrezioni sarebbe pronta a lanciare un nuovo marchio low cost chiamato Shangjie in collaborazione con Saic Motor.

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Anche Xiaomi ha poi debuttato nelle campo delle auto elettriche con la sua berlina SU7 dal costo di circa 25mila euro. A giugno 2024 ne ha vendute più di 10mila unità, lasciando presagire che riuscirà non solo a raggiungere ma anche a superare l'obiettivo annuale di 100mila esemplari. Non si esclude poi che Xiaomi possa realizzare una versione ulteriormente migliorata di SU7.


 

Meizu invece l'anno scorso ha annunciato il suo ingresso nel settore dell'automotive con DreamCar MX. La vettura si può configurare direttamente dallo smartphone e si basa sulla piattaforma SEA (Sustainable Experience Architecture) di Geely, gruppo di cui fa parte il produttore di smartphone. La Cina ha quindi lanciato ufficialmente la sfida a Tesla per il dominio nel mercato dell'elettrico.

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