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Cairo: "Rcs potrebbe tornare ai libri, mercato pubblicitario in ripresa"

Piazza Affari/Cairo: Rcs potrebbe tornare nel settore dei libri, il mercato pubblicitario in Italia sta ripartendo

Rcs Mediagroup sta valutando di tornare nel settore dei libri da cui era uscita dopo la cession, nell’ottobre 2015, con closing nell’aprile dello scorso anno, e di Rcs Libri (a cui facevano capo marchi come Rizzoli, Bompiani, Adelchi e Marsilio) al gruppo Mondadori. “Stiamo pensandoci” ha confermato il presidente e amministratore delegato del gruppo Urbano Cairo, aggiungendo che “l’attività dei libri è importante. Abbiamo vincoli di non concorrenza con Mondadori che fissano un massimo di 110 libri all’anno, mentre dal primo gennaio 2019 avremo libertà di spaziare”.

 

“Ci tengo all’attività libraria - ha aggiunto Cairo - la ritengo importante per un gruppo come il nostro”. L’interesse di Cairo è comprensibile: secondo i dati dell’ultimo “Rapporto sullo stato dell’editoria in Italia 2017”, promosso dall’Associazione italiana editori (Aie), il mercato del libro si sta stabilizzando nel “bel paese”, con qualche segnale di ripresa per il futuro dopo un 2016 che ha registrato una prima crescita di fatturato dell’1,2%.

 

Lo scorso anno, in particolare, la produzione di titoli di ebook è cresciuta del 29,6% con 81.035 titoli rispetto ai 62.544 del 2015 e un fatturato arrivato a circa 63 milioni di euro (pari al 5,2% dei canali “trade”), il 23,5% in più dell’anno prima. Il fatturato complessivo, tra carta e digitale, ha invece raggiunto quota 2,56 miliardi di euro (+1,2% sul 2015, ma ancora al di sotto dei 3,1 miliardi registrati nel 2011).

 

Nel frattempo di valutare un ritorno all’editoria, Cairo può dirsi soddisfatto dei risultati ottenuti nel trimestre luglio-settembre (che ha visto la raccolta pubblicitaria lorda del gruppo Rcs sui mezzi propri in Italia salire del 3,4% annuo, grazie in particolare ad un +10% segnato in settembre) e delle “buonissime evidenze sulla raccolta pubblicitaria di ottobre, novembre e dicembre”.

 

“Abbiamo numeri buoni e, a pari data con l'11 ottobre dello scorso anno, abbiamo segno più, molto positivo. Il mercato si è accorto di noi e le aziende si sono accorte che stiamo investendo”, ha concluso l’imprenditore. Dichiarazioni che il mercato apprezza, col titolo che chiude la giornata di borsa a 1,30 euro per azione, in crescita dell’1,25% sulla chiusura precedente e del 35% rispetto a 12 mesi or sono.

 

Ma, avvertono i trader, le parole da sole non basteranno e occorrerà vedere l’evidenza, a partire dalla prossima trimestrale. Del resto, fanno notare a Piazza Affari, se gli analisti avessero la certezza che il 2017 si sta chiudendo con numeri “buonissimi”, avrebbero già alzato le stime per l’esercizio in corso, cosa che finora non è accaduta. Anzi gli uomini di Websim commentando le parole di Cairo hanno notato come la crescita del trimestre sia avvenuta principalmente nell’ultimo mese, mentre “nei primi due c’è stato un lieve calo”. E sul risultato di settembre hanno influito nuove iniziative editoriali e il rilancio dei magazine, in particolare di “Oggi”.

 

“Il balzo di settembre dovrebbe essere solo un episodio, nei messi successivi si tornerà al trend della prima parte dell’anno” aggiungono prudentemente gli analisti, notando come non siano neppure state fornite “indicazioni sulla raccolta in Spagna, dove ci aspettiamo una performance negativa”. Conclusione: “Rcs continua a battere il mercato di riferimento, ma quest’ultimo è molto debole”. Chissà che il prossimo ritorno nel settore dei libri non possa consentire di cavalcare se non una tigre almeno un cavallo vincente.

 

Luca Spoldi