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Canone Rai, la mappa dell'evasione città per città

Il canone Rai è tornato d'attualità con la proposta, poi entrata nella legge di Stabilità, di inserire la tassa nella bolletta elettrica. Una misura che, al di là della sua applicabilità, è stata pensata per abbattere l'evasione.

Ma quali sono le città che evadono di più? La forbice è molto ampia: si va da Paesi rigorosi (con una evasione del 3%) a imboscati del Fisco (con il 91% di inadempienti). I dati sono stati elaborati da Twig, una startup nata nel 2014 che integra data mining, information managing e data visualization.

Twig ha messo in rapporto il numero di abbonamenti Rai sottoscritti con il numero di famiglie residenti per provare a stimare quale sia la quota di evasione. Ne è venuta fuori una dettagliata mappa interattiva.

SOMMERSI E SALVATI
I numeri ci raccontano che, al 31 dicembre 2014, risultava inadempiente ben il 30,5% delle famiglie. Il tasso di evasione è molto differenziato sul territorio: 26% nel Nord, 29% nel Centro Italia, 37% al Sud e 40% nelle Isole.

I comuni più virtuosi d’Italia (con meno del 3% di evasione) sono Siculiana (AG), San Giacomo delle Segnate (MN), Carzano (TN), Terento (BZ).

La maglia nera, con il 91% di evasione, spetta a Ribordone (TO), Villa di Briano (CE), Parete (CE) e Casal di Principe (CE).

Svolgendo un’analisi per provincia risultata che le tre province più virtuose sono Ferrara, Rovigo e Bolzano, mentre le tre province dove si registra il più alto tasso di evasione sono nell’ordine Crotone (56% di evasione), Napoli (55%) e Catania (53%).

L'EFFETTO SUI BILANCI RAI
L’evasione crea un danno concreto per la RAI e si traduce in un mancato introito di oltre 600 milioni all’anno.

A ciò si aggiunge il problema dei morosi che coprono una percentuale in continua crescita: 7,67% nel 2014 traducibile in 1 milione e 287 mila persone.

Il bilancio Rai ne risente: i ricavi totali sono diminuiti del 18% in 5 anni ed il numero di nuovi abbonati, negli ultimi due anni, non ha superato il numero di disdette, generando quindi un saldo negativo.

Il canone è molto importante per la Rai in quanto costituisce la fonte principale di reddito: nel 2014 ha pesato per ben 62,8% sul bilancio per un valore di 1 miliardo e 590 milioni di euro. Sebbene il peso del canone sui ricavi totali sia aumentato di 6,9 punti percentuali dal 2010 ad oggi, in termini assoluti ha visto una riduzione del 5,6%.