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Cerno, opportunismo o confusione? L'uomo che tiene un piede in due scarpe

Di Giuseppe Vatinno

La strana parabola di Tommaso Cerno, senatore Pd, ex direttore de l’Espresso e Repubblica, ora direttore de l’Identità, “quotidiano conservatore”

Professionereporter.eu chiarisce che: “Proprietaria dell’Identità è la Cooperativa giornalisti europei, sei soci, lo stesso numero dei giornalisti in redazione. Consigliere delegato della società cooperativa era Claudio Capotosti, in passato presidente del consiglio di amministrazione de L’Opinione, diretta da Arturo Diaconale, mentre il presidente era l’ex parlamentare del Popolo della Libertà Marcello de Angelis. Adesso c’è il sostegno di un imprenditore veneto e uno siciliano. 'Due persone che credono in me' -dice Cerno”.

Due giorni dopo la vittoria del centro-destra, il 27 settembre, l’Identità è in edicola dichiaratamente schierata con il centro-destra. Da allora il popolo italiano impara a conoscere Tommaso che piomba in ogni talk show televisivo con il suo eloquio polemico e sovente stizzito che conduce spesso a bagarre. Ma quello che colpisce è che ora Cerno si presenta in veste di uomo di destra, anche se ufficialmente, vuole comparire come un ex sinistro deluso, ma tenere i piedi in due scarpe e sempre molto difficile e per un ex senatore del Pd impossibile.

Tuttavia una domanda è d’obbligo. Che ci fa un ex direttore de l’Espresso e di Repubblica alla guida di un quotidiano conservatore? Fatto salvo il diritto di ognuno di cambiare idea, tutto questo non nuoce all’immagine del giornalismo e alla sua credibilità? Come ci si può presentare ai lettori e nei talk show provenendo da mondi opposti e contrari?