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Chiamate dai call center, il Registro delle opposizioni è totalmente inutile

Di Tiziana Rocca

Il Registro delle opposizioni, strumento nato per evitare le continue telefonate commerciali dei call center, si è rivelato in pochi mesi uno strumento inutile

Una delle risposte, oltre a quella della vera e propria vessazione da parte di alcune compagnie telefoniche e delle cosiddette utilities che cercano di accalappiarti come nuovo clienteè quella che usando lo smartphone per qualsiasi acquisto di servizio o registrazione a un sito, viene chiesta in cambio l’autorizzazione al trattamento dei dati, che poi in maniera legittima (quando si acconsente alla cessione degli stessi a terzi) o in maniera fraudolenta, vengono venduti ad altre compagnie.

Il risultato è quindi che anche dopo aver chiesto la rimozione del numero con l'iscrizione al Registro pubblico delle opposizioni, con molta probabilità in poco tempo ricominciano le telefonate con l'iscrizione vanificata perché la telefonata arriva da call center abusivi, su cui il registro delle opposizioni non può agire.

Ma questo problema non si è mai risolto e inoltre, i vari call center da cui provengono molte telefonate sono strutture che chiamano dall'estero soprattutto dall'Albania e Romania dove l’utilizzo dei dati personali è molto più disinvolto e i controlli ovviamente sono molto più complessi. Quindi, uno cerca di difendersi come può, e blocca i numeri da cui si viene contattati. L'unica soluzione per gli smartphone nell'immediato è inserire i numeri nella lista nera del proprio telefono se ne è provvisto oppure si possono scaricare delle app come “Blacklist” per chi possiede l'IPhone.

Tra le più conosciute e meglio recensite per Android, invece, ci sono le app “Blocco chiamate”, “Calls Blacklist”, “Blocco chiamate e messaggi” e “Dovrei rispondere”. Il limite delle app è che vale solo per gli smartphone in quanto per i telefoni fissi non è possibile installarle. Inoltre, le compagnie di telemarketing, proprio per aggirare i blocchi, tendono ad avere diversi numeri da cui effettuano le chiamate e a cambiarli abbastanza spesso. Il problema è profondo e reale, tanto che, in Italia, il Garante della privacy ha imposto sanzioni milionarie a tutte le principali compagnie operanti nel settore delle telecomunicazioni e verso società operanti in altri settori ma che hanno violato, a loro volta, la normativa applicabile all’attività promozionale e di marketing.

Ma è negli Stati Uniti il record della sanzione più alta per chiamate telefoniche automatizzate illegali dove, l’Agenzia governativa indipendente che regola le comunicazioni, ha proposto una sanzione pari a 45 milioni di dollari a spese dell’Interstate Brokers of America. All'estero usano il pugno duro rispetto all'Italia, non solo sulle sanzioni. In Francia, i cittadini possono iscriversi ad un sito per farsi cancellare dagli elenchi posseduti dalle società di call center. Inoltre, il Parlamento è intervenuto con fermezza e intelligenza approvando una legge, secondo la quale ogni cittadino potrà creare un “conto personale” e indicare i numeri (sia fissi sia cellulari) dove non vuole essere disturbato. Le società di telemarketing avranno l’obbligo di adeguarsi ogni mese a tale lista ed eliminare quei numeri per  almeno tre anni.

In Spagna, esiste la “lista Robinson” alla quale iscriversi per non ricevere pubblicità non desiderata da imprese alle quali non hanno fornito i dati o delle quali non siano clienti. E la pubblicità, non arriva né per telefono, né per posta elettronica e neanche per sms. In Germania, c'è addirittura il divieto di fare pubblicità per telefono senza il consenso dell’interessato e di utilizzare numeri non richiamabili. Anche se poi le chiamate dai callcenter all'estero rendono, anche qui, difficile individuare i responsabili di eventuali violazioni.

Insomma, come al solito in Italia sembra che non si arrivi mai a risolvere certe questioni che riguardano da vicino i diritti del cittadino. Una soluzione potrebbe essere quella di permettere ad ogni utente che non vuole ricevere più telefonate di entrare attivamente nell’area riservata del sito del Registro delle opposizioni e poter controllare in tempo reale se e in quale database commerciale è inserito il suo nome e con un semplice click potersi cancellare da un elenco in particolare o da tutti. Oppure, potersi rivolgere con più facilità e in maniera diretta all’Autorità per le comunicazioni con la prova di essere stato disturbato da una compagnia che non ha il diritto a chiamarlo, con tutte le conseguenze del caso in termini di sanzioni nei confronti del disturbatore telefonico molesto.